Si sono conclusi poche ore fa i test che Pirelli ha svolto sul circuito di Spa-Francorchamps. Dopo un weekend piuttosto tribolato dal punto di vista meteorologico, anche nelle giornate di martedì e mercoledì la pioggia ha fatto capolino sul circuito belga, cadendo con regolarità al mattino e a tratti nel pomeriggio, tanto che l’asfalto è rimasto sempre bagnato. Il lavoro di Pirelli si è concentrato così sul confronto fra diverse soluzioni di gomme intermedie e da bagnato in vista della prossima stagione. Una sessione importante perchè Pirelli ha potuto confrontare l’intermedio attuale con la specifica 2024, che come la Full Wet non necessiterà più di termocoperte. In pista sia Aston Martin che Mclaren, con la prima squadra che ha compiuto 123 giri. Al volante Lance Stroll e Stoffel Vandoorne, che è tornato al volante di una monoposto di Formula 1 dopo quasi tre anni di assenza. Per Mclaren invece entrambi i piloti ufficiali, con 87 giri complessivi percorsi.
Pirelli propone la Super Intermedia ma prima la Fia deve decidere se far correre le F1 sul bagnato estremo
Pneumatici da bagnato estremo che sono stati nuovamente criticati dai piloti dopo la gara sprint dello scorso fine settimana. George Russell ha ribadito che la Full Wet è una gomma “inutile”, ma anche altri suoi colleghi lo hanno sottolineato, con un suo utilizzo solamente quando è obbligatoria in termini regolamentari, come nelle fasi di partenza dietro la Safety Car in condizioni di bagnato. Il vero problema è legato ad un delta prestazionale intermedie/full wet ancora troppo ampio. “Quando abbiamo testato la nuova gomma da bagnato senza termocoperte, abbiamo riscontrato che le prestazioni a Fiorano e al Paul Ricard erano cinque o sei secondi più veloci rispetto alla vecchia gomma e il warm-up non è stato un problema” ha fatto sapere Mario Isola. Il fatto che i chilometri siano stati percorsi su queste due piste, e non su piste più probanti come Spa o Silverstone, dove questi pneumatici tendono a surriscaldarsi, ha portato fuori strada Pirelli nelle reali valutazioni, tanto che sulla pista belga si è trovato un crossover del 120% rispetto ad “115, 116% che è un numero giusto considerando il crossover tra intermedio e bagnato” ha fatto sapere lo stesso manager italiano.
Tuttavia, Pirelli vuole capire ora dove la Federazione vorrà arrivare sul bagnato con queste F1. Mercedes ha portato in pista la prima specifica di paraschizzi, pensati per migliorare notevolmente la visibilità, ma senza alcun successo. “Se l’idea è continuare a cercare un dispositivo in grado di ridurre gli spruzzi, e quindi poter far correre le vettura in condizioni di pieno bagnato, dobbiamo chiaramente mantenere ancora la Full Wet.” ha affermato Mario Isola. Ma nel caso quel dispositivo venga abbandonato perché non può funzionare, e quindi le vetture non possano girare a causa della visibilità, Pirelli ha proposto pubblicamente una prima soluzione ossia l’introduzione di un nuovo pneumatico posizionato tra l’intermedio e la full wet. “In questo caso, la soluzione è probabilmente quella di sviluppare uno pneumatico intermedio, chiamiamolo super-intermedio, intermedio-plus o come volete, cioè un intermedio più adatto alle condizioni di bagnato” ha concluso l’italiano. Una decisione che non può essere slegata ad un futuro nemmeno troppo lontano, ossia al fornitore di pneumatici dalla stagione 2025 in poi.
Non c’è nessuna deadline ma la decisione su chi fornirà pneumatici dal 2025 al 2027 (opzionale il 2028) sembra possa avvenire in questo mese
Il contratto attuale di Pirelli scadrà alla fine della prossima stagione, con un tender già in corso per la scelta del prossimo fornitore, tra il costruttore di pneumatici italo cinese e Bridgestone. Dagli ultimi rumors emersi, l’attuale fornitore di pneumatici ha dalla sua, l’importante pro della certezza tecnica, da non sottovalutare in una F1 ormai sempre più limitata e che non permette nemmeno più a chi fornisce gli pneumatici di sviluppare illimitatamente le gomme, mentre Bridgestone ha spinto molto sull’offerta economica. Ancora nessuna decisione in tal senso è stata presa, e nessuna deadline è stata fissata dalla Federazione, tuttavia si crede che questo sia il mese in cui possa avvenire l’importante scelta, salvo sorprese, da cui ne dipenderanno tante altre nelle successive settimane.
La scorsa settimana, la F1 Commission ha bocciato l’introduzione delle slick senza termocoperte già dalla prossima stagione, senza quindi anticiparne l’utilizzo visto che i piani erano stati pensati per un loro utilizzo solo dalla stagione 2025. Nella riunione svoltasi nella tarda mattinata di venerdì scorso a Spa, Pirelli ha presentato lo stato dell’arte dello sviluppo e, come riconosciuto anche dal comunicato della FIA, gli obiettivi di luglio sono stati tutti raggiunti. Tuttavia, gli pneumatici non sono ancora totalmente pronti, con Pirelli che avrebbe poi terminato lo sviluppo con ulteriori 7-8000 km di test entro la fine dell’anno, per arrivare pronta alla data di omologazione, fissata per dicembre, con il prodotto finito. Durante la F1 Commission, di comune accordo e senza alcuna votazione, è stato deciso di mantenere i piani attuali, introducendo le gomme da asciutto senza termocoperte solamente dalla stagione 2025. Ora per Pirelli è sorta la necessità di capire se apportare modifiche al prodotto attuale per il prossimo anno, certamente non un lavoro così complesso, e sempre sperando che dai team escano dati di simulazioni affidabili sui carichi. Mentre il programma di sviluppo delle slick senza termocoperte proseguirà, anche oltre il prossimo dicembre, ma solo se il costruttore italo cinese rimarrà fornitore ufficiale F1 di pneumatici.
Autore: Piergiuseppe Donadoni