FP1 Bahrain: Red Bull parte forte, Ferrari e Mercedes rincorrono

Paolo D’Alessandro
03/03/2023

Il campionato riparte come si era concluso, con una Red Bull veloce e convincente che comanda le prime prove libere del Bahrain. Come nei test però, ‘sorprende’ vedere Sergio Perez in testa, seguito a breve distanza da Fernando Alonso sulla Aston Martin e Max Verstappen ‘solo’ in terza posizione. Il messicano con la gomma soft fa siglare un tempo di 1.32.758, +0.438 di Alonso e +0.617 sull’olandese. Seguono poi Lando Norris sempre su Soft e Charles Leclerc a +1.499 con gomma media. Il ferrarista è il primo e solo con la gomma C2 nei primi posti, poiché il secondo è Lewis Hamilton che chiude la top ten a +2.159 dalla vetta, sei decimi circa dalla numero 16.

Bahrain FP1

FP1: proseguono i test per molti team, mentre Red Bull prepara ‘la fuga’.

Prima sessione di prove libere della stagione e già una mole importante di lavoro per i team, che proseguono sulla falsa riga di quanto svolto settimana scorsa durante i test. Tanti team hanno portato pezzi nuovi per questo weekend, facendo debuttare così i primi aggiornamenti e – come di consueto – la prima sessione di prove libere risulta utile per testarli. Quasi tutti hanno testato sia la gomma Media, che quella Soft, nonostante il caldo del Bahrain, ad eccezione di Ferrari, Mercedes, Alpine, AlphaTauri e Williams che si sono concentrati sul compund medio.

Alpine A523

La novità meno tecnica ma più evidente è la colorazione dell’Alpine che quest’anno sarà colorata di rosa, per via della loro collaborazione con lo sponsor BWT, per le prime tre gare della stagione. Importante il lavoro del team francese che ha introdotto un primo pacchetto di aggiornamenti da cui si aspettano risultati importanti per migliorare la A523. L’inizio dell’azione infatti vede il team francese portare in pista ancora i vistosi ‘rastrelli’ per la raccolta dati. Molto lavoro anche per McLaren che scende in pista con flow viz sulla sospensione anteriore della vettura di Oscar Piastri. Purtroppo per ora si confermano diverse difficoltà, con una vettura che risulta anche difficile da guidare, con diversi errori dei due piloti. Da sottolineare il ritorno di Lance Stroll in azione, che è stato anche brevemente fermato da un problema identificato dal team sul sistema di iniezione della sua Power Unit, risolto piuttosto velocemente così da permettere al canadese di poter fare i suoi primi chilometri stagionali.

Red Bull RB19

Inizio di lavoro invece molto smooth per Red Bull, che dopo alcuni run su media è passata subito alla gomma morbida, mostrando ancora una volta sicurezza e convinzione sui dati e potenzialità della vettura, concentrandosi fin da subito sulla prestazione del fine settimana, mentre tanti altri team hanno usato l’inizio delle FP1 come un proseguo dei test. Tra questi la Mercedes che ha focalizzato il suo lavoro sulla gomma media, alternando stint brevi a stint leggermente più lunghi, senza però mai andare in doppia cifra. Nessun acuto ancora da parte loro, ma tanto lavoro per ottimizzare la W14, con la nuova ala posteriore da medio carico.

Mercedes W14

Nella giornata di ieri vi abbiamo mostrato la beam wing più carica di Ferrari ma nel box della rossa oggi ha fatto la sua comparsa di nuovo anche l’ala posteriore monopilone da medio-alto carico che però è rimasta per breve tempo sulla vettura di Charles Leclerc. La SF-23 numero 16 ha adoperato la soluzione più carica per un run, mostrando anche evidenti movimenti dell’ala, che poi è stata tolta per tornare alla versione utilizzata nei test, già montata sulla vettura dello spagnolo. Charles comunque ha migliorato il suo feeling con la vettura, anche grazie ad un posteriore più scarico.

Ferrari SF-23 in the Bahrain pit.

Prove di setup importanti invece per Carlos Sainz che durante la sessione ha avuto uno spin in approccio di curva 10. Questo ‘errore’ è stato dovuto ad un tentativo di abbassare la sua Ferrari SF-23 che però ha fatto ricomparire il bouncing che ha innescato questo spin per fortuna senza conseguenze. Subito lo spagnolo ha chiesto di tornare indietro con la scelta di assetto.

Autore: Paolo D’Alessandro

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