Prima, e unica, sessione di prove libere del GP Austria particolarmente importante come sempre accade nei weekend Sprint, quando i team hanno a disposizione solo questi 60 minuti per mettere a punto le monoposto. Il miglior tempo è stato realizzato da Max Verstappen, dopo che l’olandese in precedenza era stato costretto a fermare la sua RB20 in pista, provocando una bandiera rossa. Buona impressione ha destato soprattutto la Mercedes, la più costante e attiva in pista, tanto che Lewis Hamilton ha sfiorato i 40 giri completati. La classifica è comunque ancora poco indicativa, sia per il diverso lavoro svolto dai team, sia per i numerosi tentativi di giro veloce abortiti nel finale.
Brivido Verstappen, Mercedes subito molto solida
Tempo soleggiato e temperature non troppo elevate al Red Bull Ring, con 23 gradi centigradi l’aria e 34 l’asfalto. Subito intensa l’attività in pista: in casa McLaren lavoro di comparazione tra la vecchia e la nuova ala anteriore per entrambi i piloti. Mercedes, che qui porta una nuova beam wing, inizia forte con le gomme Hard, con Lewis Hamilton e George Russell che si alternano nelle prime due posizioni della classifica nella prima metà di sessione. La pista breve non aiuta il lavoro dei team, con tantissimo traffico e numerose incomprensioni tra i piloti. Poco prima della mezz’ora i meccanici Ferrari hanno iniziato a lavorare sulla vettura di Charles Leclerc, modificando la barra antirollio e la barra di torsione. Le nuove strisce di ghiaia sembrano funzionare: i piloti rispettano molto di più i track limits, poche anche le uscite larghe che sollevano i temuti sassolini.
Al minuto 32 viene esposta la bandiera rossa: Max Verstappen si ferma con la sua Red Bull sul rettilineo del traguardo. L’olandese ha spiegato via radio di aver avuto un problema non appena ha cambiato un settaggio sul volante. Lo stop non è dovuto al motore: ricordiamo che il leader del mondiale ha già usato le quattro power unit concesse dal regolamento prima di incappare in penalità. La RB20 è stata velocemente riportata dai commissari di pista nel vicino box Red Bull, mentre la sessione è ripresa con 23 minuti a disposizione. Poco istanti dopo lo stesso Verstappen è rientrato in pista senza problemi.
I tempi: Verstappen stacca tutti, prima simulazione qualifica della Ferrari non convincente
Lungo lavoro sul passo gara per tutti i team: tempi medi sull’1:09 basso per le Ferrari e Lando Norris, un po’ più alti per i Mercedes che hanno però effettuato stint molto lunghi, mentre la Red Bull al solito ha utilizzato il motore in modalità depotenziata e andrà valutata nelle prossime sessioni. Da segnalare numerosi lavori effettuati nel garage su altezze e barre su entrambe le RB20. A 10 minuti dal termine sono finalmente iniziate le simulazioni di qualifica. Verstappen si è portato al comando con il tempo di 1:05.685 (siamo oltre un secondo sopra alla pole position del 2023), rifilando distacchi pesanti per una pista così breve alle due Ferrari. In seconda posizione si è inserito Oscar Piastri, mentre Norris e Russell hanno dovuto abortire i loro giri lanciati, il primo per un’escursione sulla via di fuga di curva 4, il secondo per traffico. Hamilton non ha invece provato il giro da qualifica e nonostante ciò con la sua prestazione realizzata su Hard a inizio sessione è a 2 decimi dal tempo di Leclerc.