FP1 Monza: Ferrari punta sui cavalli per lottare con Red Bull

Paolo D’Alessandro
1 Set, 2023

La F1 sbarca nel tempio della velocità, Monza. Il circuito di casa della Ferrari, ma non solo. Anche AlphaTauri ed Alfa Romeo rappresentano l’italianità in Formula 1, per non dimenticare piloti come, ad esempio, Pierre Gasly che vive a pochi chilometri dal circuito. Sperando che il weekend dia tregua rispetto agli ultimi appuntamento per quanto riguarda il meteo, intanto le FP1 si sono disputate con un tempo sereno, sotto il sole ed hanno mostrato, come sempre, una Red Bull competitiva soprattutto con Max Verstappen, in qualifica, mentre sul passo gara Sergio Perez ha fatto riscontrare tempi anche più interessanti. A Monza però Ferrari vuole essere protagonista ed inizia con il piede giusto, con un piano di lavoro simile a Red Bull. Dietro di loro è soprattutto Mercedes a far intravedere spunti interessante.

Ali da basso carico per le squadre, ma anche altre novità per McLaren ed Alfa Romeo

Come di consueto a Monza vediamo le squadre introdurre novità soprattutto alle ali, anteriori e posteriori. Qui va ricercata la massima efficienza possibile per i lunghi rettilinei, lasciando a fondo e corpo vettura, oltre che alla parte meccanica, il compito di generare il carico necessario per affrontare le varie chicane e (poche) curve di questo circuito. A Monza, soprattutto con queste nuove generazione di vettura, potrà fare la differenza l’agilità e il carico sviluppato nelle parti lenti, più che nelle curve veloci – come la parabolica – che le vetture ad effettuo suolo affrontano con meno difficoltà.

Ali da basso carico quindi sono state portate da tutti i team – anche se alcune squadre le avevano già utilizzate nel corso della stagione, come Haas che infatti non introduce nuove specifiche, ma sfodera nuovamente la versione posteriore con il flap mobile tagliato per ridurre drag. Ci sono squadre poi, come Ferrari, che introduce una nuova specifica, che tale poi non è. Per motivi di budget cap infatti la Scuderia di Maranello porta in pista la stessa specifica che abbiamo visto nel 2022 sulla F1-75, per questo a doppio pilone, e un’ala anteriore con flap superiore tagliato anch’esso per cercare maggiori velocità di punte.

Oltre queste novità specifiche, che praticamente tutte le squadre hanno introdotto, vediamo novità per McLaren anche nei corner ruota per provare a migliorare l’efficienza della MCL60, un fattore che potrebbe essere fortemente limitante in questo Gran Premio. Importante invece la modifica Alfa Romeo alla sospensione anteriore, come anticipato dallo stesso team, che anticipa alcune soluzioni che vedremo nel 2024 e punta, con tale modifica, a migliorare l’utilizzo delle gomme della C42, sia in gara che soprattutto in Qualifica, dove spesso Bottas e Zhou faticano ad estrarre il massimo potenziale nel giro singolo.

FP1: Red Bull parte carica, Ferrari inizia bene e prova diverse soluzioni. Mercedes si mostra nel ‘mini’ long run

In questa prima sessione di prove libere, come spesso accade, alcuni team optano anche per prove comparative, nonostante la conferma di un assetto da basso carico. Tra questi troviamo McLaren, che affida a Lando Norris un’ala posteriore più carica di quella di Oscar Piastri, per poter incrociare i dati e scegliere l’assetto migliore per la MCL60 a Monza. Sergio Perez, come accaduto nel 2022, ha la stessa specifica di ala posteriore del suo compagno di squadra, Max Verstappen, ma con il profilo dell’ala mobile tagliato per trovare maggiore velocità sul dritto. I team quindi si concedono una prima sessione con alcuni sperimenti per poi prendere scelte definitive andando verso le FP2.

Ad inizio sessione, come di consueto, diventano ufficiali le decisioni riguardo i motori. Charles Leclerc e Carlos Sainz – senza penalità – montano una nuova Power Unit. Novità a questi componenti anche per Valtteri Bottas, George Russell e i due alfieri dell’AlphaTauri, Yuki Tsunoda e Liam Lawson. Questo cambio porta con se anche un’importante novità per la Ferrari. Per regolamento i team possono, durante l’anno, usare un token sviluppo per i Software della Power Unit e la Scuderia di Maranello ha deciso di utilizzarlo qui. Motore fresco con un software aggiornato dunque per il Gran Premio di casa.

Monza

Da ricordare che in questo weekend c’è l’Alternative Tyre Allocation per Qualifica, come spiegato nell’Anteprima, e dunque le squadre avranno solo 11 Set di gomme d’asciutto per pilota, e non 13 come di consueto. Questo, in Ungheria, ha avuto un impatto sull’azione nel resto del weekend, limitando il minutaggio in pista ed i set usati durante le prove libere.

Una novità in Aston Martin, per questa prima sessione di prove libere, è la presenza di Felipe Drugovic al posto di Lance Stroll, per adempiere alle richieste della F1 di concedere due sessioni ad un pilota rookie al posto di un titolare.

Problemi iniziali per Alfa Romeo. Entrambi i piloti infatti non riescono nemmeno ad andare in pista poiché accusano un problema che porta le loro C42 in antistallo. Un problema al software costringe i meccanici a spingere nei box entrambe le vetture per tentare di risolvere il problema e non perdere troppo tempo in questa prima sessione di prove libere. Il team riesce a mandare in pista i suoi piloti, ma Valtteri Bottas chiede di rientrare dopo pochi giri annunciando che c’è ancora qualche problema sulla C42 al posteriore.

In casa Ferrari dopo un primo run su Hard, diviso anche da una sosta ai box, la Ferrari torna in pista con lo stesso set di pneumatici, dotando Leclerc anche di tanta flow viz nella parte posteriore, precisamente sulla beam wing della vettura del monegasco. La Ferrari ha svolto, durante le FP1, dei test comparativi tra i due piloti, montando su Carlos Sainz anche la specifica da singolo elemento.

Monza

La questione dell’allocazione degli pneumatici fa in modo che quasi tutti i piloti completino la sessione con un singolo set di gomme usate. Red Bull, Ferrari e Mercedes scelgono di usare la Hard in questi primi 60 minuti di lavoro. Media invece per Aston Martin ed Haas. Soft per tutti gli altri team. Unica squadra a fare un lavoro con due compound è la McLaren che con Lando Norris utilizza sial Media che la Soft.

Il propoising torna un tema importante in questo weekend. L’adozione di ali da basso carico e la natura del circuito di Monza – curve veloci ma anche chicane lente – costringe i team a trovare carico dal fondo ed adottare quindi altezze da terra minime e trovare il giusto setup delle sospensioni. Un’altezza troppo minima o una sospensione troppo morbida, viste le velocità che si raggiungono, portano l’immediato innesco dai saltellamenti sul dritto.

Sul finire di sessione c’è stato tempo anche per una simulazione di passo gara per tutti i piloti. Tempi di relativa importanza ma che mostrano una Ferrari ‘a livello’ di Red Bull ed una Mercedes molto veloce, facendo segnare i migliori rilevamente cronometrici in questi long run. Mappature delle Power Unit e quantità di carburante possono inficiare molto però, rendendo futili giudizi affrettati.

Autore: Paolo D’Alessandro

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