FP1 Ungheria: Ferrari in testa nel torrido Hungaroring

Paolo D’Alessandro
19/07/2024

Prima sessione di prove libere che si dispute con temperature quasi record, vicine ai 60 gradi di asfalto della pista ed oltre i 30 gradi d’aria. La Ferrari riparte con una buona prestazione sul giro secco e nella mini simulazione di long run, con un primo e terzo tempo. Tra di loro Max Verstappen alle prese con un lavoro intenso di analisi del nuovo pacchetto di sviluppo portato da Red Bull all’Hungaroring. Convincente la prestazione di McLaren, specialmente sul passo gara, dove è stata molto consistente. Mercedes si conferma in alto e rimane a tiro dei team migliori, con buoni riscontri nei vari giri veloci ed anche con più carico di benzina. La pista è ancora molto sporca e l’evoluzione del tracciato, insieme alle temperature, saranno fattori che potranno fare la differenza nell’arco del weekend.

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A chiarire ancor di più l’importanza di questi primi 60 minuti, alcune vetture tra cui Ferrari e Red Bull, adottano importanti rastrelli su una delle due monoposto, per la raccolta dati. Questo è un passaggio fondamentale per constatare la correlazione galleria – pista ed esaminare i flussi che investono la macchina. Posizionati sul muso, come nel caso della RB20 e la SF-24, analizzano l’aria che viene modulata dall’ala anteriore e dalle sospensioni, prima di ‘colpire’ poi pance e fondo. Alcune novità, prima di iniziare, anche a livello di Power Unit. Mercedes è riuscita a salvare, con il ritiro preventivo durante la gara di Silverstone, il motore di George Russell. L’inglese infatti adotta qui la stessa unità, con il sistema di raffreddamento che si era danneggiato che è stato prontamente sostituito, senza penalità o ulteriori problemi.

Programmi di lavoro diversificati tra i vari team. Gomma Hard per Ferrari, che inizia un importane lavoro di raccolta dati e per Aston Martin. Gomma Media invece per la stragrande maggioranza delle altre vetture, con solamente Red Bull che scende in pista subito con gomma Soft. I tempi sono poco rappresentativi nella prima parte di sessione, vista la pista sporca ed, appunto, i tanti piani di lavoro differenti. Da segnalare però alcuni problemi per Oscar Piastri, che scende in pista con qualche minuto di ritardo con la squadra impegnata a lavorare sulla propria vettura, mentre Guanyu Zhou è costretto ad una sosta ai box poiché alcuni componenti dei sidepdos si staccano dalla macchina.

Primo run che vede Max Verstappen ripartire dal vertice con un tempo di 1.19.831, con circa due decimi e mezzo di vantaggio su George Russell e la Mercedes, equipaggiata con Media. Le Ferrari continuano il loro programma su gomma Hard e rimangono così inizialmente un po’ più attardate, svolgendo però un primo run più lungo di altri piloti, migliorando i loro riferimenti. Ma il focus non è il tempo sul giro, così come per Aston Martin che sta analizzando le novità portate qui all’Hungaroring. Circuito che si presenta molto sporco, nonostante già alcuni giri da parte delle F1 e dalle categorie propedeutiche. soprattutto nei tratti fuori dalla linea ideale.

I primi piloti a partire con il loro run sulle Soft – fatta eccezione per Red Bull che ha iniziato la sessione su quelle gomme – sono Alexander Albon, che fa registrare il miglior tempo per 37 millesimi su Verstappen, e poi le due Haas, Vallteri Bottas e, prime tra i big, le due Mercedes. George Russell fa segnare il tempo di 1.19.137 con +0.657 di vantaggio sul riferimento di Albon, scavalcato anche da Lewis Hamilton che si ferma a +0.150 dal compagno di squadra. Breve Virtual Safety Car a 28 minuti dal termine per recuperare un detrito in pista, mentre vanno in pista le due McLaren equipaggiate di gomma Soft, e rientrano invece i piloti che hanno già compiuto il giro veloce.

Primo colpo per le due McLaren, con Lando Norris che si mette a 74 millesimi da Georgee Russell e Piastri alle sue spalle a poco più di un decimo. Poco dopo di loro arriva Charles Leclerc, a chiudere il proprio giro e mettersi in cima alla lista dei tempi, in 1.19.011 con poco più di un decimo di vantaggio su George Russell, con un terzo settore rallentato dal traffico. A sorpresa si porta in alto anche Guanyu Zhou, che porta la sua Stake F1 Team a meno di 2 decimi dal riferimento fatto segnare dal monegasco, davanti a Lando Norris. Primo colpo anche per Carlos Sainz che consolida il ‘vantaggio’ Ferrari, per il momento chiudendo in 1.18.713 con quasi 3 decimi di vantaggio sul compagno di squadra.

Terminato il proprio giro, Carlos Sainz si prepara a rientrare per eseguire il proprio long run. Charles Leclerc ha provato invece a fare un secondo giro, senza migliorare i riferimenti, non peggiorando poi molto, ma dopo un errore è rientrato anche lui a box, preparandosi al lavoro per l’ultima parte di sessione. Già in pista invece le due Mercedes con gomma Media, per un inizio di long run. Non buone segnalazioni invece, via radio, per Aston Martin sia da parte di Lance Stroll, equipaggiato con la AMR24 ‘vecchia’, che da Fernando Alonso, che dispone invece degli ultimi aggiornamenti. Secondo set di gomme Soft per Max Verstappen e il suo tempo lo porta in seconda posizione, poco davanti a Charles Leclerc, distaccato anche lui più di due decimi dal riferimento che rimane di Carlos Sainz. Ferrari, Mercedes e McLaren vanno sulla simulazione di passo gara negli ultimi 15 minuti, mentre Red Bull rimane focalizzata ancora sulla simulazione di gira veloce. Gomma Soft per Sainz, Hard per Leclerc, Media per Mercedes e McLaren.

In casa Red Bull si continua con una serie di cambi setup e analisi, provando entrambe le specifiche di ali anteriori presenti in quel di Budapest, un atteggiamento non sicuramente usuale per gli uomini di Milton Keynes. Riscontri nei passi gara che mostrano una Ferrari competitiva anche in quel frangete, con McLaren che però con gomma media mostra una ottima costanza nei tempi, soprattutto di Oscar Piastri. Mercedes sta comunque confermando i progressi, rimanendo in quella fascia di valori, non distante dai top team. FP2 saranno molto importanti dopo le tante analisi che gli ingegneri avranno modo di fare la raccolta dati in questi 60 minuti di analisi.

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