FP3: Ferrari ritrova il passo, Mercedes possibile outsider

Paolo D’Alessandro
21 Mag, 2022

Autori: Paolo D’Alessandro & Giuliano Duchessa

Le FP3 erano attese per fornire principalmente due risposte riguardo il lavoro svolto nella notte in Ferrari e una conferma da parte di Mercedes. La Red Bull invece – dopo aver compiuto una simulazione di passo gara molto promettente – doveva lavorare per trovare un bilanciamento migliore nella simulazione di Qualifica.

Le FP3 su quest’ultimo quesito ci hanno detto che Max Verstappen sembra trovarsi maggiormente a suo agio con la sua RB18 a differenza di Sergio Perez che infatti rimane più attardato. Le ultime risposte arriveranno però in Qualifica, con il team di Christian Horner che si è sentito sicuro nel non provare ulteriormente il passo gara.

Ferrari lavora sul setup per migliorare passo gara.

La F1-75 nella giornata di ieri si era mostrata molto competitiva sul giro secco, dando invece più di un grattacapo a piloti e ingegneri riguardo la gestione delle gomme nella simulazione di passo gara. Nella mattinata di oggi Laurent Mekies ci ha tenuto a commentare quanto avvenuto nella giornata di ieri e il lavoro che attendeva Ferrari in FP3 “Gli aggiornamenti hanno funzionato e sono in macchina, ma stiamo ancora lavorando sul setup. Useremo le FP3 e questo weekend per capirli e usarli al meglio in futuro” aveva rivelato durante le interviste ai media. Una Ferrari che quindi si è ritenuta soddisfatta dei dati emersi dalla pista, ma che ora deve trovare il tempo per affinare al meglio la vettura con i nuovi aggiornamenti.

Le FP3 hanno confermato una F1-75 brillante in simulazione di qualifica con Charles Leclerc che ha chiuso in testa con 1.19.772 e Carlos Sainz in quinta 1.20.129, con un distacco inferiore ai 4 decimi. Tra di loro si sono inserite successivamente le due Mercedes in terza e quarta e Max Verstappen a 0.072 dal monegasco. Un riferimento importante per la Ferrari è la curva 9, dopo il rapido cambio di direzione che porta poi sul secondo rettilineo in cui è possibile usare il DRS, dove il migliore si è rivelato Charles Leclerc. Quello è un punto in cui conta la stabilità e il carico aerodinamico che la macchina produce, permettendo al pilota di non alzare il piede dall’acceleratore.

La Ferrari ha anticipato i suoi run veloci rispetto ai rivali, anche perché nei piani c’era di eseguire un long run per avere risposte sul lavoro svolto durante la notte proprio per migliorare questo fattore. I riscontri sono stati positivi sia da parte del feeling del pilota, espressi tramite team radio, che poi con i tempi fatti segnare in pista. Entrami hanno iniziato con il piede dell’1.25.1 per poi inizia progressivamente ad alzare i loro tempi verso una media di 1.25 alto, con la specifica richiesta da parte del muretto di studiare la fase di Tyre Management e eseguire del Lift & Cost. Il degrado è sembrato comunque sotto controllo, come indica lo stint dello spagnolo che è stato più regolare e riusciva ad usurare meno la gomma rispetto a quanto accadeva ieri in FP2. Sul finire dalle sessione poi, dopo un giro di cooldown richiesto da Xavier Marcos, Leclerc è tornato a spingere tornando subito sul piede del 1.25 basso, confermando così i progressi compiuti sul fronte del setup.

La simulazione è avvenuta con un quantitativo di benzina di ~20kg superiore a quanto normalmente si usa fare in FP3 per verificare al meglio la gestione della gomma e i cambiamenti di setup svolto durante la notte.

Nella giornata di ieri il problema maggiore – come avevamo avuto modo di dirvi – era dato dall’usura termica più alta del previsto, causa dallo scivolamento delle ruote. Grazie anche al lavoro svolto al simulatore, a Maranello, la Ferrari ha cambiato il bilancio della macchina andando a protezione del posteriore, aumentando poi leggermente il carico sull’asse anteriore.

La W13 conferma i progressi ma rimane il dubbio di potenza.

Il Sabato di Spagna è iniziato in modo ben diverso da quello di Miami. Il saltellamento non è tornato inspiegabilmente a torturare la W13 e i loro piloti, così come le prestazioni non sono tornare indietro di 1 secondo, come invece era accaduto in America. Lewis Hamilton ha avuto un inconveniente con il suo DRS, che non si apriva durante la prima simulazione di Qualifica, costringendo ad uno slittamento del programma che lo ha visto infatti chiudere per ultimo la simulazione di passo gara.

La Mercedes appare particolarmente competitiva nel primo settore, composto dal rettilineo di partenza, la veloce chicane e poi la lunga curva 3 e l’ultimo allungo prima di curva 4. Successivamente perde rispetto a Ferrari e Mercedes in entrambi i settori, con George Russell più di Lewis Hamilton capace di ‘difendersi’ nel tortuoso terzo settore. La scelta della Mercedes infatti è stata quella di sacrificare un po’ di carico per avere una vettura più stabile, che così facendo permette ai piloti di affrontare al meglio soprattutto la prima parte di pista, dove infatti risultano tra i migliori.

Anche in queste FP3 però si conferma l’uso più aggressivo della mappatura di motore da parte di Mercedes. I rilevamenti sul rettilineo, nel giro più veloce di Charles Leclerc, Max Verstappen e George Russell parlano infatti di una Mercedes che fa segnare 322 km/h alla fine del primo rettilineo contro i 321 km/h di Verstappen e i 316 km/h di Leclerc. Alla fine invece del secondo allungo con l’uso del DRS i rilevanti parlando di 309 km/h per Russell, 306 km/h Verstappen e 305 km/ Leclerc. Seppur il drag sia diminuito e il porpoising non limiti più eccessivamente le prestazioni della Mercedes, il vantaggio di Russell di 6 km/h su Leclerc risulta comunque maggiormente spiegabile con una diversa mappatura del motore.

La conferma viene anche dal modo in cui la potenza viene erogata, dove si vede come la W13 sia veloce fin da inizio rettilineo, con rilevanti anche superiori alla Ferrari, che normalmente fa della trazione e dell’erogazione di potenza ai bassi regimi il suo punto di forza, così come invece la Red Bull normalmente spicca nelle velocità massime e viene invece ora insediata da Mercedes.

Il Team di Toto Wolff si è concentrato esclusivamente sulla qualifica dopo i buoni riscontri di ieri e tra poche ore arriverà la risposta definitiva su quanto la W13 sia riuscita a recuperare su quelle che ambiscono in Mercedes a definire le dirette rivali: la F1-75 e la RB18.

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