La FP3 di Singapore si chiudono così come le altre due, con una Ferrari in prima posizione, che non riesce però a fare il terzo 1-2 consecutivo. Carlos Sainz si prende il miglior tempo di giornata, mentre Charles Leclerc ha dovuto abortire i suoi migliori giri cronometrati per traffico, il primo, e per una sbavatura in uscita da curva 7, l’ultimo, come anche il suo compagno di squadra nel tentativo di migliorare. La SF-23 mantiene alte le aspettative per la Qualifica, mentre la Red Bull riprende un po’ vita ma rimane ancora immischiata in una lotta molto accesa, con Mercedes e Lando Norris che possono ambire a lottare con le due RB19 e non vedono la Ferrari come un miraggio. Positivo il feeling crescente di Oscar Piastri e la buona prova della Haas, mentre Yuki Tsunoda prende confidenza con la AT03 aggiornata.
FP3: Ferrari conferma le sensazioni del Venerdì, Red Bull fa un passo indietro sul fondo. Mercedes e McLaren migliorano le prestazioni sul giro veloce
La mattinata di Singapore è stata condizionata da uno scroscio di pioggia importante che è andato a togliere la gommatura che si era creata nella giornata di ieri. L’ultima sessione di prove libere ripartirà così da una situazione di pista green, maggiormente simile – anche per temperature – a quelle della FP1.
L’inizio di sessione ci mostra subito un piglio diverso da parte della Red Bull che già visivamente si presenta con un’altezza da terra minore, oltre che con un passo indietro riguardo la soluzione del fondo posto sulle due RB19. Nella giornata di ieri Max Verstappen ha testato la soluzione aggiornata in FP1 e successivamente è stata fornita anche a Sergio Perez in FP1. Questa mattina invece i tecnici di Milton Keynes hanno preferito fare un passo indietro, seppur la soluzione nuova non fosse un cambiamento radicale. Il lavoro di setup è stato certamente più importante per migliorare le prestazioni, nonostante il messicano si lamenti ancora di un posteriore leggero, cosa che può essere maggiormente gradita a Verstappen che – lamentele a parte – riparte lottando per il miglior tempo insieme alle Ferrari, cosa che ieri non è successa praticamente mai nel corso delle 2 ore di prove libere.
La Mercedes inizia il lavoro controcorrente, utilizzando la gomma Soft, mentre Red Bull, Ferrari, McLaren ed Aston Martin montano Media e i riscontri non sono così positivi per le W14. I tempi sono competitivi, ma il vantaggio di gomma non si vede, tanto che – soprattutto – le due Ferrari e Max Verstappen riescono ad essere a livello ed anche più veloci con diversi passaggi su gomma Media. Il primo run vede Carlos Sainz chiudere con il miglior tempo in 1.33.195 con quasi 2 decimi e mezzo di vantaggio su George Russell. Max verstappen ha fatto una breve sosta ai box e il suo ritardo , in attesa di tornare in pista per rispondere allo spagnolo della Rossa, sale a mezzo secondo. Stesso ritardo e stesso programma di lavoro per Charles Leclerc che dove una breve visita ai box ritorna in pista con la medesima gomma. Rimasto in pista, con gomma Soft, Russell riesce a concludere un tempo con gomma Soft più competitivo, salendo in prima posizione con un 1.32.883, restituendo a Sainz il distacco di circa 3 decimi. A rapporto mancava Lewis Hamilton e dopo qualche minuto anche il secondo pilota Mercedes chiude il proprio giro con Soft, salendo in seconda posizione, a 2 decimi dal miglior tempo del proprio compagno di squadra.
Visto il tanto lavoro svolto sul setup, dopo il tentativo di giro veloce con gomma Media, Max Verstappen torna in pista a 35 minuti circa dal termine per iniziare una breve long run per verificare il comportamento della RB19 con un po’ più di benzina a bordo. Lo stesso piano di lavoro sarà seguito anche da Ferrari, dove però Charles Leclerc chiede la possibilità di effettuare un ultimo giro, cambiando l’incidenza dei flap dell’ala anteriore. Il monegasco non migliora il primo settore, ma va ad incrementare la sua prestazione nel secondo e terzo settore, fino a quando non rientra ai box, non chiudendo il proprio giro, per potersi preparare ad imbarcare un po’ di benzina e proseguire il piano di lavoro prestabilito.
Il mini long run del campione olandese si chiude dopo 5 giri, con un tempo di attacco di 1.38.7, scendendo ad 1.38.2 e il giro finale in 1.38.4, dove poi Max va lungo alla prima curva e gli viene chiesto di rientrare, dovendo effettuare poi un ultimo tentativo per il giro veloce, che a Singapore rimane un’importante variabile anche in ottica gara, essendo un circuito dove i sorpassi rimangono complicati. Il primo giro chiuso dal duo Ferrari, vede Carlos Sainz iniziare con il passo di 1.37.102 mentre Charles Leclerc va ancora più veloce con 1.36.448, evidenziando sicuramente un diverso carico di benzina nei programmi di Ferrari e Red Bull.
La Mercedes è la prima a montare il set di gomme Soft, il secondo di queste FP3 per loro, con George Russell che chiude in 1.32.364, rimanendo temporaneamente davanti a tutti, in attesa della risposta degli altri. Alonso non impressiona chiudendo a più di 6 decimi, dietro anche all’Alpine di Esteban Ocon che chiude il giro poco prima di lui. Lando Norris migliora il tempo del connazionale della Mercedes in 1.32.303. Hamilton si prende il miglior secondo e terzo settore, ma chiude a soli +0.232 dall’alfiere della McLaren. Buon giro per Oscar Piastri, con una MCL60 priva di aggiornamenti, che paga “solo” 4 decimi di distacco dal compagno di squadra e si porta comunque davanti alle Williams, Alpine e Aston Martin.
Il primo colpo per loro è stato fatto, in attesa dei tentativi di Red Bull e Ferrari che scenderanno in pista con un leggero ritardo avendo eseguito quel breve long run su gomma Media. Chiude il proprio tentativo sulla gomma più prestazionale Max Verstappen che si ferma “solo” +0.333 dal miglior crono, rimanendo dietro le due Mercedes e Lando Norris. Risponde e si riporta davanti a tutti Carlos Sainz facendo segnare un 1.32.065 con ben +0.238 di vantaggio su Lando Norris. Charles Leclerc deve invece abortire il proprio giro a causa del traffico di una vettura trovata nel secondo settore, rilanciandosi così nel giro successivo.
Max Verstappen chiede di rientrare ai box e si lamenta moltissimo di uno strano Upshift che, a suo dire, gli sta condizionando molto la guida. Chiude il suo primo tentativo su gomma nuova, seppur al secondo passaggio, Charles Leclerc che si ferma a +0.316 dal compagno di squadra. Giro non pulito per il monegasco, che non è riuscito a sfruttare il meglio della Soft nuova e si è dovuto impegnare in qualche correzione di troppo nell’arco del giro.
Dopo un passaggio ai box, Carlos Sainz si rilancia ma va troppo aggressivo sul cordolo in uscita da curva 7 e il posteriore si alleggerisce troppo, costringendo lo spagnolo ad un controllo importante ed abortire così il giro. Si migliora e si avvicina George Russell chiudendo a soli +0.069 dal crono fatto siglare dal Ferrarista. Sainz ha provato a rilanciarsi ed ha chiuso un giro in 1.32.5, non migliorandosi, ma facendo comunque un buon ultimo passaggio. Charles Leclerc ha migliorato di quasi 2 decimi di vantaggio il primo settore, abortendo anche lui il giro dopo un controllo in uscita da curva 7. Max Verstappen prova a migliorare la propria posizione ma si ferma comunque a 3 decimi dal miglior tempo di Carlos Sainz.
Da segnalare, come note positive di questa sessione, gli ultimi giri cronometrati della Haas che mette i suoi piloti in 9 e 11 posizione. Positivo per McLaren vedere un Oscar Piastri nella parte alta della classifica, con una MCL60 competitiva a Singapore e l’australiano che man mano sta prendendo fiducia nei propri mezzi. Ultima sessione ancora anonima per Aston Martin che, sul giro secco, non ha mai dato nessun lampo interessante, mostrando un Alonso competitivo solo sul long run nelle FP2.
Autore: Paolo D’Alessandro