FP3 Zandvoort: Mercedes e McLaren si confermano, tre bandiere rosse nella sessione

Andrea Vergani
26 Ago, 2023

Max Verstappen è l’uomo più veloce del sabato mattina: nelle FP3 a Zandvoort solamente George Russell, a tre decimi di distanza dal due volte campione del mondo, si è avvicinato al pilota di casa. La sessione del numero 1 della Red Bull non è stata pulitissima, con diverse sbavature, ma i tempi sul giro sono inarrivabili dal resto della griglia. Sergio Perez, Alonso, Hamilton, Albon, Piastri, Bottas, Leclerc e Norris sono gli altri piloti tra i primi dieci, tutti a oltre un secondo dal giro più veloce.

Nella prima parte di sessione le due Mercedes, in particolare Lewis Hamilton, hanno faticato nell’accendere gli pneumatici e portarli in temperatura, ma verso il finale la W14 si è ben comportata specialmente nelle mani di George Russell. I due piloti della McLaren hanno passato gran parte della sessione a battagliare per la prima posizione prima degli ultimi dieci minuti, quindi non sarà una sorpresa vedere la MCL60 in lotta per le prime file. Intanto continuano le difficoltà per le Ferrari.

FP3 Zandvoort: Magnussen e Zhou sbagliano, McLaren conferma le ottime doti nel bagnato

La sessione è iniziata in condizioni di bagnato, con diversi piloti in pista sulle gomme da ‘full wet’ mentre la pioggia iniziava a scendere a sprazzi. Le condizioni imprevedibili hanno messo in difficoltà i pochi piloti scesi in pista, tra cui anche le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez, prima dell’incidente di Kevin Magnussen all’uscita della curva 3: il danese si è girato e ha impattato le barriere in uscita dalla sopraelevata nel suo giro di ricognizione, causando la prima bandiera rossa di giornata.

Alla ripresa della sessione diversi piloti hanno continuato a fare fatica con gomme da bagnato a intermedio: dopo pochi minuti è stato Guanyu Zhou a commettere il secondo grosso errore di giornata all’uscita dell’ultima curva, fermando la sua Alfa Romeo nella ghiaia senza riuscire a uscirci e causando la seconda bandiera rossa delle FP3 a Zandvoort. Dopo appena mezz’ora di sessione Max Verstappen è sceso dalla propria vettura e ha parlato per diversi minuti con Helmut Marko spiegandogli i problemi riscontrati con la RB19, per rientrare in pista a dieci minuti dalla fine. 

A venti minuti dalla fine sono iniziati i giri in condizioni di gomma intermedia, con Lando Norris e Oscar Piastri particolarmente in forma a conferma di una McLaren molto competitiva su questo circuito e, più nello specifico, in queste condizioni che premiano le caratteristiche della MCL60. Dall’altra parte le due Mercedes hanno sofferto di più alla ricerca di temperatura nelle gomme, con entrambi i piloti meno competitivi inizialmente per poi trovare velocità nei minuti finali, e a Brackley sperano di essere in lotta con la McLaren per il podio.

Continuano le difficoltà evidenti in casa Ferrari, con diversi lunghi in curva uno e ancora una volta delle grandi difficoltà a completare il giro senza commettere errori come successo ieri: le condizioni da bagnato prediligono ancora di più un assetto più carico della vettura, un lusso che la SF23 non si può permettere se non si vuole compromettere ancora di più l’anteriore della monoposto. Sia Leclerc che Sainz hanno sbagliato diverse volte in curva uno, andando lunghi ma senza conseguenze, a causa di un’assenza di temperatura nei pneumatici anteriori.

La terza bandiera rossa è stata causata da Liam Lawson, sempre all’ultima curva a causa di un testacoda senza conseguenze per la vettura: la ripresa della sessione è avvenuta rapidamente per la mancanza di danni sul tracciato, ma ha costretto tutti i piloti a rientrare ai box e perdere qualche minuto in pista. Gli ultimi dieci minuti hanno visto tutti i piloti – ad eccezione di Magnussen e Zhou – in azione per abituarsi alle condizioni che potrebbero ritrovare in qualifica e fare segnare il miglior tempo possibile, tutti a una distanza considerevole da Max Verstappen.

Autore: Andrea Vergani

Privacy Policy Cookie Policy