GP Abu Dhabi – Mercedes VS Red Bull: una sola notte per sistemare gli ultimi dettagli
Dopo l’intensa sessione di FP2 della serata di Abu Dhabi, i team avranno certamente le idee più chiare sul tuning setup – e una notte a disposizione per curare gli ultimi dettagli.
Come già successo in Qatar e a Jeddah, la seconda sessione di Libere è stata l’unica del weekend a presentare condizioni di pista (in termini di temperature e grip) che i team ritroveranno poi in Qualifica ed in Gara. Domani mattina nelle FP3 si tornerà su una pista più calda di almeno 10 gradi rispetto a quanto lo sarà poi in Qualifica una volta calato il sole.
Mercedes e Red Bull sono apparse vicine oggi, e domani potrebbero trovare un giro simile in Qualifica – ma con caratteristiche differenti.
La W12 dovrà trovare un modo di generare più carico sugli pneumatici senza aumentarne il tasso di degrado, soprattutto rispetto ad una Red Bull più a suo agio sulle mescole più morbide. L’aggiunta di carico non dovrebbe penalizzare le velocità di punta sulla Mercedes di Hamilton se corrisposta ad un aumento della potenza a disposizione.
Max Verstappen dovrà invece trovare un bilanciamento complessivo migliore per avvicinarsi ai tempi del rivale sul giro secco, ma guarderà al long run della sessione di oggi con più ottimismo. Sia Verstappen che il suo compagno di squadra Pérez hanno girato con molta benzina a bordo oggi nelle FP2, nascondendo il passo tanto quanto Mercedes che ha tenuto a freno i cavalli sul motore.
Sarà importante per entrambi capire quale mescola sarà la chiave d’interpretazione per la migliore strategia di gara. Per questo weekend, Pirelli ha selezionato il range di pneumatici più morbido (C3, C4, C5), pur tenendo in considerazione le modifiche apportate al circuito di Yas Marina. I livelli di trazione saranno meno severi di quanto lo fossero in passato, riducendo così il rischio di overheating alle posteriori.
Mario Isola si è ritrovato tuttavia a far fronte ad una sgradita sorpresa: i cordoli rialzati, come già visto in Qatar ed in Austria questa stagione, mettono a rischio le mescole – e non solo, visto che alcuni team temono danni alle vetture soprattutto nella zona del fondo. Pirelli e la FIA sono ancora in trattativa per una soluzione al problema, che potrebbe essere tanto quella di levigare i cordoli (che non possono essere rimossi) o di aumentare le pressioni negli pneumatici.
Aumentare le pressioni potrebbe però comportare una riduzione sensibile del grip, nonché aumentare sensibilmente il rischio di graining agli pneumatici. Con una sola ora di FP3 a disposizione – in condizioni peraltro non di gara – per effettuare nuovi long run e testare i limiti delle mescole, i team non sono particolarmente entusiasti di questa opzione. Una cosa tuttavia è certa, e lo ribadisce Mario Isola: “il mondiale non può essere deciso da un cordolo”.
Da una parte Mercedes e dall’altra Red Bull, le preoccupazioni restano tante – così come il lavoro da rivolgere alla messa a punto degli ultimi, importantissimi, dettagli. Il team di Brackley dovrà calcolare bene quanto spingere la Power Unit per offrire a Lewis una carica maggiore nella lotta, mentre Red Bull non può che spingere la vettura oltre i limiti in ogni aspetto, augurandosi che basti a far pressione ai rivali della Mercedes.
Ferrari, ormai sicura della Terza Posizione del Mondiale Costruttori – anche se in Formula 1 non si può mai dire che è finita fin quando non lo sia – oggi in FP2 montava la terza Power Unit (PU3, quella “vecchia”) per entrambi i piloti. Il team di Maranello sembra in una buona posizione per poter continuare a sfruttare al meglio il vantaggio dimostrato finora anche su un circuito che, sebbene non sia più lo stesso, in passato ha portato solo a dispiaceri.
Autore: Giuliano Duchessa
Editing: Sara Esposito