GP Arabia Saudita – FP2: alla ricerca del limite
Dopo lo scouting effettuato nelle FP1, i team continuano il lavoro sulla messa a punto dell’assetto su una pista che da subito ha dato riscontri molto positivi per i livelli di grip. In casa Red Bull si è deciso di scaricare entrambe le vetture, montando una soluzione d’ala che riduca il drag. Stessa scelta anche per McLaren, che monta ala a basso carico anche sulla vettura di Ricciardo come si era fatto per Norris in mattinata. Ferrari utilizzerà la seconda sessione di Libere per ultimare le scelte sull’assetto; Laurent Mekies conferma difatti che la seconda ora di lavoro in pista sarà determinante per l’individuazione dei limiti del setup, così da consentire il confronto tra i dati raccolti e quelli delle simulazioni a Maranello per preparare al meglio la vettura in vista di Qualifica e gara.
FP2 vs FP1 #Redbull
DWF configuration
More grip / less downforce #Formu1a #SaudiArabianGP pic.twitter.com/POON1i5cW4— Giuliano Duchessa (@GiulyDuchessa) December 3, 2021
FP2
Temperatura Asfalto: 31°C
Temperatura Ambiente: 28°C
Come nella prima sessione, è ancora Carlos Sainz il primo a scendere in pista, l’azione anche in queste FP2 è sin da subito vivace con i piloti ansiosi di girare ancora sul nuovo tracciato e acquisire fiducia. Scelte meno diversificati del mattino, ma comunque assistiamo ad una diversa impostazione del lavoro con lo spagnolo della Ferrari su gomma Hard, così come Ricciardo, Giovinazzi, Tsunoda, e Gasly, mentre il resto della griglia sarà su gomma Media, ad eccezione di Lando Norris che inizierà la sessione subito con gomma Soft.
Il vantaggio di mescola sarà evidente fin dai primi giri per Lando Norris, ma su una pista sconosciuta i piloti possono spingere con più sicurezza sulle mescole più dure – soprattutto la C2 – che offrono più “stabilità” per la loro composizione. Difatti saranno molti i tempi interessanti segnati da piloti su gomma Hard e Media, a prima vista “più veloci” di Norris su mescola Soft.
Inizio positivo per Ferrari, che si dimostra subito competitiva su entrambe le mescole e nel primo run riesce ad essere più veloce e convincente rispetto alle dirette rivali – Alpine la più pimpante in questo Venerdì – insediando anche la Mercedes che sembra partire anche nelle FP2 con un approccio più cauto.
Diversi i problemi a livello di temperature delle gomme per le squadre. Valtteri Bottas lamenterà problemi con le gomme posteriori, Max Verstappen non riesce a trovare la giusta finestra di prestazione, con diversi errori anche da parte sua. In casa Ferrari il primo tentativo su Soft viene compromesso dal traffico, il secondo da un errore dovuto alla mancata attivazione degli pneumatici: al fine di lasciar passare Sergio Pérez ed Esteban Ocon, entrambi impegnati in un giro push, Sainz e Leclerc sono costretti a fermarsi in pista nei pressi dell’ultima curva, facendo sì che al momento del lancio le gomme fossero fuori la finestra ottimale di utilizzo.
FP2 – ANALISI PASSO GARA
Stint brevi ed interrotti prima dal traffico e poi da una bandiera rossa, ma indicativi in una prima misura delle prestazioni dei team
Mercedes conferma nell’arco della seconda sessione di prove libere l’impressione che aveva già dato al mattino, con una vettura bilanciata e molto a suo agio tra le veloci curve del circuito di Jeddah. Lewis Hamilton riesce a trovare subito ritmo e prestazione, con Valtteri Bottas che chiude la sessione a 61 millesimi di distanza dal suo compagno di squadra. Il traffico non ha esentato il campione in carica, che nel suo primo giro push ha incontrato 5 vetture nell’ultimo settore, compromettendo il suo tentativo. La breve simulazione del passo gara confermerà quanto di buono visto con soprattutto la vettura numero 44 capace di tenere un ritmo costante sul piede del’1:33 alto.
La Red Bull invece paga qualcosa sul bilancio, che non riesce ad offrire ai piloti la giusta confidenza per spingere al massimo. Nonostante l’inizio promettente di entrambe le sessioni, col passare dei minuti e soprattutto sulle mescole più morbide, la RB16B sembra perdere prestazione. Il cronometro in questo caso non mente, in entrambe le simulazioni di qualifica e di gara. Max Verstappen tiene il passo chiudendo a +0.195s dal tempo segnato da Lewis Hamilton, ma Sergio Pérez anche questa volta rimane attardato in nona posizione a +0.750s dal miglior tempo, con davanti a sé le due Alpine, Carlos Sainz e Yuki Tsunoda.
Venerdì in sordina per McLaren, che rimane attardata a ridosso della Top 10 – ma forse come al solito si nasconde prima delle Qualifiche. I due piloti hanno svolto questa sessione su un assetto più scarico, e sebbene il cronometro non sia per ora dalla parte, Jeddah resta, su carta, una pista molto favorevole alle caratteristiche della vettura di Woking. La presenza di barriere, tuttavia, renderà difficile ripetere un’impresa come quella di Monza o le ottime performance di Sochi e Spa.
La Aston Martin chiude questa giornata ritrovandosi in lotta e alle spalle dell’Alfa Romeo che è sembrata capace di poter sviluppare velocità convincenti da metterla in lotta con la Scuderia di Lawrence Stroll. Un Venerdì quindi decisamente positivo per Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, che dovranno puntare a minimizzare gli errori questo weekend per poter profittare di un’eventuale situazione di caos davanti.
La Alpine sembra intenta a confermare la buona prestazione di Losail; molto promettente la simulazione di Qualifica, buona anche quella di simulazione passo gara che, in un Venerdì da prendere con le pinze, mette il team francese davanti ai rivali dell’AlphaTauri e persino McLaren, ed in lizza contro Ferrari.
La Scuderie di Maranello non ha massimizzato il risultato con la gomma Soft, ma ha poi iniziato una simulazione di passo gara promettente con entrambi i piloti. Carlos Sainz con gomma Soft girava sui tempi di Ricciardo e di Alonso, a parità di mescola, con un trend che sembrava positivo; ancora meglio però era Charles Leclerc, il secondo pilota più veloce in pista su gomma Media, dietro solo alla Mercedes di Hamilton. Per lui, tuttavia, una sgradita sorpresa: ad 11 minuti dalla fine, impegnato nel suo stint di simulazione passo gara, Leclerc perde il posteriore in ingresso di Curva 22 e si schianta contro le barriere SAFER. Danni ingenti alla sua SF21 e molto lavoro per i meccanici in vista del Sabato, ma fortunatamente sia lo chassis che la Power Unit del monegasco passano la prima ispezione per eventuali danni da sostituzione. Sta bene anche Leclerc, che dopo una visita di routine al centro medico viene dichiarato idoneo a proseguire il suo weekend.
La gestione del traffico e della posizione in pista saranno un aspetto fondamentale nelle Qualifiche di domani. L’effetto scia, tanto amica su circuiti come Monza e Spa, potrebbe rivelarsi più un fastidio – con perdita di carico aerodinamico – che un aiuto qui a Jeddah.
Da non sottovalutare – soprattutto dopo il pesante incidente di Leclerc – il pericolo crash e le bandiere: i limiti, su una pista dalle velocità medie tanto elevate, dovranno essere misurati in relazione all’assenza di via di fuga, che trasformano il più innocente degli snap in un botto catastrofico contro le barriere.
RISULTATI FP2
Autori: Paolo D’Alessandro, Toni Sokolov
Editing: Sara Esposito