L’immagine di copertina del giovedì in Arabia Saudita se la prende Fernando Alonso, che ha chiuso la seconda sessione di prove libere in Arabia Saudita con il primo tempo. Lo spagnolo aveva già mostrato una buona velocità sul giro secco chiudendo le prime libere in seconda posizione. Alle spalle di Alonso, George Russell e Max Verstappen. Quarto e settimo tempo per le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Sul fronte qualifica resta tutto aperto in attesa di valori in campo più accurati. Segnali positivi dalle simulazioni di long run della Ferrari.
FP2 Arabia Saudita: Top team compatti, ma sul passo gara Verstappen si dimostra ancora superiore
Difficile capire fino a dove può spingersi l’Aston Martin nel weekend di Jeddah, ma quel che è certo è che Fernando Alonso ha imboccato la miglior strada per cominciare il fine settimana. Nonostante questo non bisogna però trascurare le mappature motore, probabilmente più spinte in casa Aston. La simulazione del passo gara conferma un Aston Martin più lontana rispetto al giro secco. Nella simulazione di qualifica invece, George Russell ha portato la sua Mercedes a due decimi da Alonso.
Nell’altro lato del box della stella a tre punte, Hamilton ha continuato a rilevare, come nelle FP1, problemi di instabilità al posteriore che hanno inciso maggiormente sulla performance nel confronto con il compagno. Non proprio la migliore delle giornate per il sette volte campione del mondo, che sul finale di sessione ha rilevato anche un calo di potenza con relativa leggera fumata dallo scarico della sua W15, dunque anche un possibile problema di affidabilità. Hamilton è stato poi protagonista di un incrocio pericoloso nella prima parte di sessione, per cui sarà investigato a fine giornata. Quel che è certo è che il traffico sarà un fattore a cui prestare particolare attenzione in qualifica.
Proprio su questo fronte i team hanno lavorato sulla durata della gomma soft, in previsione di eventuali tentativi multipli in qualifica. Puntando lo sguardo in casa Ferrari, sulla SF-24 è stata mantenuta l’ala posteriore posteriore delle FP1, scegliendo la beam wing più scarica. Ciò ha influito sulle performance nel giro secco pagando dazio sui rettilinei, un fattore che la Ferrari dovrà studiare anche in ottica gara, dove la velocità pura sarà necessaria sia in situazioni di attacco, che di difesa. La Ferrari però può guardare con fiducia al GP alla luce della simulazione dei long run con gomma soft, dove Charles Leclerc ha mostrato un’ottima competitività, seppur considerando la superiorità che continua a mantenere Max Verstappen.
Da segnalare infine il nono tempo dell’Alpine di Gasly, che cerca di invertire la tendenza rispetto ad un inizio di stagione da dimenticare. Restano decifrare le prestazioni in casa McLaren, con Oscar Piastri e Lando Norris che hanno chiuso rispettivamente con il decimo e dodicesimo tempo nella simulazione qualifica. La McLaren ha dato buoni segnali nel settore centrale, ma resta da capire la prestazione nell’ottica del giro complessivo. In vista del Quali Day di Jeddah non mancano gli ingredienti per una qualifica aperta, con Alonso e Verstappen che sono i piloti che si sono messi maggiormente in mostra insieme a Russell, senza dimenticare ciò che potrà dire la Ferrari, che con tutta probabilità affronterà la seconda giornata in pista con un set up più scarico, come ha confermato Frédéric Vasseur al termine delle FP2.
Autore: Loris Preziosa