GP Bahrain – Doppietta Ferrari, Doppio DNF Red Bull

admin
20 Mar, 2022

GP Bahrain – Doppietta Ferrari, Doppio DNF Red Bull

Il primo Gran Premio della stagione 2022 ha visto il ritorno della Ferrari sul gradino più alto del podio. Charles Leclerc chiude un weekend incredibile a +26 punti nella Classifica Piloti con Pole Position, Vittoria ed il punto addizionale del Giro Veloce. Il monegasco non poteva certamente chiedere di più da questo inizio di 2022. Carlos Sainz ha mancato la qualifica per 6 millesimi, ma oggi con una prestazione solida – tra le difficoltà di un feeling non al meglio – e un po’ di fortuna, regala alla Scuderia un risultato incredibile con l’1-2. Chiude il podio, a sorpresa, Lewis Hamilton. La W13 non si è scoperta veloce all’improvviso, la Safety Car e l’eliminazione della Red Bull ha aiutato il sette volte campione del mondo, che però è stato autore di una gara molto buona, cercando di andare sempre oltre i limiti della vettura ed ottenendo alla fine un risultato al di sopra del suo potenziale.

Una prima gara entusiasmante, che non ha risparmiato sorprese e colpi di scena, ma che ha visto anche diverse prestazioni deludenti e molti al di sotto delle aspettative.

 

Red Bull

Arrivati a questo weekend come gli assoluti favoriti, ieri hanno perso la Pole di poco più di un decimo, ma l’amara sorpresa è stata oggi. La Ferrari si è dimostrata – soprattutto con Leclerc – leggermente più competitiva, e Max Verstappen sembrava doversi accontentare della seconda posizione. L’affidabilità però è sempre stato un tema di questo vetture 2022 e se fino ad ora il Team di Horner era stato quasi immune, salvo per il problema a Barcellona per Pérez, oggi sono andati incontro ad un doppio DNF a pochi giri dal termine. Max ha lamentato da metà gara in poi un problema allo sterzo, e al momento della ripartenza della Safety Car soffriva di un ulteriore problema alla batteria – ma dai Box gli era stato detto che non era un problema di ritiro, salvo poi esser costretti proprio a quello negli ultimi giri. Non passa poi molto però da quando Perez, difendendosi da Hamilton, si gira poi a Curva 1 con la sua RB18 che si spegne improvvisamente e lo lascia a piedi all’ultimo giro. Un doppio zero molto pesante pesante, inatteso e improvviso.

 

AlphaTauri

Non è andata tanto meglio al team “sussidiario” di Red Bull. La AT03 di Gasly ha richiesto l’intervento in pista della Safety Car a causa di un problema al MGU-H che ha causato un incendio al posteriore della vettura. Yuki Tsunoda però alla fine è riuscito a raccogliere qualche punto per la scuderia di Faenza chiudendo in ottava posizione, aiutato sicuramente dai numerosi ritiri. 

 

McLaren

Se la RedBull è stata la sconfitta per problemi di affidabilità, esce in modo sconfortante dal Gran Premio di casa la McLaren. Il Team di Woking sta continuando a lottare contro i problemi ai freni, ma conferma anche uno stato di salute non eccezionale della PU Mercede. Lando Norris e Daniel Ricciardo non hanno potuto fare nulla, inizio dal fondo con gomme Medie, provando ad allungare lo stint rispetto agli avversari, ma la loro macchina non ha mai avuto ritmo, trovandosi a lottare con le Williams per gran parte dei giri, per il fondo della classifica. Dopo un inizio promettente, un brutto risveglio per la scuderia di Zak Brown che può ancora risalire. I problemi sono noti, ma servirà del tempo per correggerli. 


Williams

Il ritmo non è esaltante, solo una deludente McLaren fa in modo che non siano ultimi. Al momento è la storica scuderia di Grove che sembra abbia approfittato meno del cambio di regolamento per fare un passo avanti. Come successo in qualifica, Alexander Albon ha la meglio di Nicholas Latifi, che chiude in penultima posizione, mentre l’ex pilota RedBull ha la soddisfazione di mettersi dietro entrambe le McLaren. Una magra consolazione, ma lui il suo lo ha fatto. Più di così, è difficile. 


Aston Martin

La prestazione in Qualifica non c’è stata. In gara, il pilota di riserva Nico Hulkenberg, come previsto, ha faticato di più ed è stato l’ultimo classificato, mentre Lance Stroll ha mostrato quanto meno una costanza che gli ha permesso di stare davanti alle McLaren e le Williams. Alla AMR22 sembra però mancare ancora il ritmo per poter essere in lotta con gli altri. Sarà curioso vedere come Sebastian Vettel saprà approcciarsi a questa vettura, e vedere se vi è ancora altro potenziale da tirare fuori, al di là di eventuali nuovi aggiornamenti – ovviamente già in cantiere dai tecnici di Andrew Green.

 

Alpine

Chiudono la prima gara della stagione in settimana e nona posizione, con Esteban Ocon che ha la meglio su Alonso, con la vettura dotata dei sidepods aggiornati. E questa non è una notizia del tutto positiva, con prestazioni molto simili tra vetture nelle due conformazioni. Una gara che però per loro si chiude in modo dolce amaro, perché nonostante le due vetture a punti, si trova comunque dietro a Team che anno scorso non erano nemmeno lontanamente in lotta con loro.

 

Alfa Romeo

Quarta nella classifica costruttori dopo il primo weekend di gara, entrambi i piloti a punti con un Valtteri Bottas autore di una partenza disastrosa, ma poi anche di un recupero che lo ha portato a chiudere la gara in sesta posizione. Zhou conquista subito il suo primo punto in carriera in Formula 1 con una prestazione solida che lo ha visto ingaggiato anche in diverse battaglie. Vedendo com’era iniziata la stagione 2022 per loro, si può parlare di un primo GP incoraggiante per Alfa Romeo.

 

Haas

Terza nella classifica costruttori! Sembra davvero il mondo alla rovescia. Kevin Magnussen si è arrampicato fino alla quinta posizione in gara, dopo un inizio in cui ha commesso diversi errori in staccata perdendo delle posizioni, ma la sua gara è stata a dir poco magistrale ed ha recuperato quanto perso in precedenza. Mick Schumacher è stato a lungo in zona punti, ma alla fine chiude poco dietro la seconda Alfa Romeo e mastica certamente amaro, ma il potenziale della macchina è stato confermato e non è lontano dal poter concretizzare anche lui qualcosa di buono.

 

Mercedes

Il porpoising, il drag, i dubbi sulla Power Unit, ma alla fine questo primo Weekend si chiude con un 3-4 posto per loro, che sarebbe stato un comodo 5-6 senza il doppio K.O della Red Bull. La vettura conferma di avere del potenziale, e che non sarà di certo immischiata nel centro gruppo, ma ad oggi tutti questi problemi gli impediscono di poter ambire ad essere alla pari con i primi due Team. Lo stesso Lewis Hamilton si è detto sorpreso di aver lottato con la Ferrari per l’inizio della gara, ma una volta iniziato il degrado le Rosse sono andate vie e la Mercedes si è confermata terza forza. Lewis ha fatto il possibile ad inizio e fine gara, ma la sua macchina semplicemente non aveva la velocità, e ha sofferto molto il degrado gomme alle posteriori. George Russell chiude proprio alle spalle del compagno di squadra, con un adattamento alla W13 che va ancora perfezionato e che fa capire subito che la concorrenza interna per lui sarà importante perché Hamilton, nonostante le difficoltà, non molla e dimostra il perché è un 7 volte campione del mondo.

 

Ferrari

Se il buongiorno si vede dal mattino (o, in questo caso, dalla sera) non svegliate i tifosi della Rossa. Questo finale sembrava possibile solamente nei migliori sogni e invece il lavoro svolto a Maranello ha fatto in modo che Charles Leclerc e Carlos Sainz siano stati in posizioni da podio tutta la gara, chiudendo poi con una doppietta incredibile. Lo spagnolo ha avuto gli stessi problemi di feeling patiti fino alle FP3, ha lottato con le gomme e in particolari con quelle posteriori, ma ha tenuto un ritmo che non ha mai permesso a chi era dietro di impensierirlo. Charles Leclerc è partito in prima, è rimasto davanti alla prima curva ed ha resistito a Max Verstappen nei suoi attacchi dopo due tentativi di undercut. Il monegasco ha gestito la gara senza mai accusare pressione, e si è conquistato la vittoria “metro dopo metro”, come ha commentato Mattia Binotto. La Safety Car sembrava poter creare un pericolo, la Ferrari lo ha messo subito a parità di condizione con il suo rivale principale, Verstappen, ma poi è stato Leclerc a gestire magistralmente la ripartenza, allungare, far segnare il giro veloce e poi chiudere la serata in gloria. 1-2 Ferrari, un motore che spinge, ma una macchina progettata bene e che oggi ha raccolto i frutti del suo potenziale. E’ solo la prima di 23 gare, ma la Ferrari c’è e vuole essere della partita fino alla fine.

CLASSIFICA PILOTI

CLASSIFICA COSTRUTTORI

Autore: Paolo D’Alessandro

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