GP Italia: magia Leclerc, è festa Ferrari a Monza!

Luca Manacorda
01/09/2024

Come nel 2019, Charles Leclerc manda in delirio i tifosi Ferrari presenti a Monza, vincendo il GP Italia con una gara capolavoro. Il monegasco chiude la parentesi difficile vissuta dal Cavallino Rampante con una prestazione clamorosa, nella quale ha unito grinta a intelligenza, perfezionando una strategia studiata in maniera perfetta dal muretto della Rossa. Beffata la McLaren che perde un’altra gara in cui partiva da grande favorita, recuperando molto meno del previsto nelle classifiche iridate su Max Verstappen e sulla Red Bull che possono tirare un sospiro di sollievo.

Partenza: ancora una beffa per Norris, erroraccio di Russell

Allo spegnimento dei semafori Norris è finalmente riuscito a partire bene, mantenendo la prima posizione, mentre alle spalle delle due McLaren grande rischio per George Russell che per evitare di tamponare Piastri è costretto a tagliare la Prima Variante, perdendo diverse posizioni. Alla Variante della Roggia altro colpo di scena con Piastri che attacca duramente Norris, superandolo: il britannico ha rischiato di perdere il controllo della monoposto ed è stato superato anche da Leclerc, bravo ad approfittarne. Seguono Sainz, Hamilton e Verstappen, che nello stesso punto ha superato Russell con il pilota della Mercedes che nella lotta ha anche danneggiato la sua ala anteriore. Brivido anche per Nico Hulkenberg che attaccando Daniel Ricciardo viene chiuso dall’australiano e mette due ruote sull’erba all’ingresso della Ascari, riuscendo con grande abilità ad evitare di perdere il controllo della monoposto. Lo stesso pilota della Haas pochi giri dopo ha colpito durante Yuki Tsunoda tentando il sorpasso alla Prima Variante: Hulkenberg è poi rientrato per sostituire l’ala anteriore e montare gomme Hard, mentre il giapponese è stato costretto a ritirarsi, ponendo fine in anticipo al suo GP Italia.

Primo giro GP Italia

Ritmo sostenuto fin dai primi giri, con Piastri che non riesce a far uscire Leclerc dalla zona DRS nel corso dei primi 10 passaggi, mentre gli altri piloti dei top team si stabilizzano con distacchi tra 1,5 e 2 secondi l’uno dall’altro. Come si era visto venerdì, Red Bull meglio sul passo gara: al giro 11 Perez attacca e supera Russell, che poco dopo si ferma cambiando anche l’ala. Intanto anche le McLaren iniziano a imporre la loro legge: Leclerc esce dal DRS di Piastri e si vede messo nel mirino da Norris.

Degrado elevato, tutti vanno sulle due soste, tranne la Ferrari

Al giro 15 Norris dà il via alla sequenza di pit stop, imitato un giro dopo da Leclerc che subisce però l’undercut del britannico, arrabbiandosi col muretto Ferrari. Al giro 17 entra anche Piastri che mantiene la posizione sui due rivali. Restano invece in pista Sainz e le due Red Bull che sono state le uniche a partire con la Hard tra i primi, mentre anche Hamilton copia la strategia dei leader della gara. Lo spagnolo rientra al termine del giro 19, tornando in pista appena davanti al sette volte iridato. Al giro 22 rientra anche Verstappen, che perde almeno 4 secondi per un problema alla posteriore destra, imitato poi da Perez. I due montano nuovamente le gomme dure, svelando la propria strategia a due soste analoga a quella che è la scelta di quasi tutti i team partiti con la Media.

In questa fase centrale del GP Italia le due McLaren allungano progressivamente, con Piastri che non fa avvicinare Norris a cui il muretto ha ribadito di essere libero di gareggiare con l’australiano. Al giro 31 il britannico, che in questa fase soffre di graining, commette un errore alla Roggia che lo fa scivolare a quasi 5 secondi dal compagno di squadra e gli rimette Leclerc nei tubi di scarico. E’ ancora Norris a iniziare il secondo giro di pit stop, fermandosi al giro 33 e rientrando tra le due Red Bull, con Perez che nel frattempo tira fuori le unghie per difendersi dagli attacchi di Russell. Sosta molto anticipata che non viene copiata dagli altri piloti di vertice. Solo Russell e Perez si fermano nei giri successivi, con il britannico che si prende poi la posizione con un bel sorpasso. Le altre soste iniziano al giro 38 con Hamilton, imitato da Piastri al 39, dunque con 6 passaggi in meno di Norris per lo stint finale. In questa fase il britannico si trova a lottare con Verstappen, a tutto vantaggio di Piastri e dei piloti della Ferrari. L’olandese si ferma poi al giro 41, dopo aver subìto il sorpasso del rivale per il titolo.

Norris Piastri

Leclerc completa il capolavoro Ferrari

Gli ultimi 10 giri vivono tutti sull’inseguimento delle McLaren alle Ferrari, uniche monoposto di vertice a non aver effettuato la seconda sosta. Piastri riesce a superare Sainz nel giro 45, mentre Norris lo imita 3 giri dopo. Leclerc, bravissimo nella gestione della gomma Hard nonostante la sosta tanto anticipata, può ancora contare su 10 secondi di vantaggio a 6 giri dal termine, rendendo il finale aperto a ogni risultato. Le chance del monegasco salgono grazie a una serie di giri sul piede dell’1:23.5 che impediscono a Piastri di recuperare più di 7-8 decimi a passaggio, rendendo sempre più concreta un’impresa che pareva quasi impossibile. Leclerc inizia l’ultimo giro con 4 secondi di vantaggio, spinto dai boati delle tribune di Monza e infine transita per primo sotto alla bandiera a scacchi del GP Italia, facendo esplodere la festa sulle tribune con una vittoria persino meno tribolata di quello che si poteva pensare solo pochi minuti prima. Le due McLaren completano il podio, quarto Sainz che ha portato un importante mattone a questa impresa della Ferrari e che chiude davanti a colui che ne erediterà il sedile, ossia Hamilton. Sesta posizione per Verstappen che limita decisamente i danni in un weekend complicato per lui e la Red Bull. Completano la top 10 Russell, Perez, Albon e Magnussen che portano punti pesanti rispettivamente a Williams e Haas.

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