Il GP Messico si preannuncia molto combattuto e, come da tradizione sul circuito Hermanos Rodriguez, un ruolo importantissimo lo giocherà la partenza. Il lunghissimo tratto rettilineo che separa la griglia di partenza dalla staccata di curva 1 permette a chi parte dietro di sfruttare la scia per recuperare posizioni. Servirà dunque uno scatto perfetto al via, in particolare per Carlos Sainz e Max Verstappen che occupano la prima fila. Il meteo rimarrà simile a quello visto nelle prime due giornate, con temperature massime attorno ai 20 gradi e cielo parzialmente nuvoloso. Esiste anche una piccola possibilità di qualche leggera precipitazione proprio nelle ore di gara che potrebbe mischiare le carte, anche se il quantitativo di pioggia non dovrebbe comunque essere tale da portare ad abbandonare le gomme slick.
Mario Isola: “Livello di graining nettamente inferiore rispetto al passato”
Dal punto di vista strategico, il GP Messico vede la sosta unica come migliore opzione, ancora di più quest’anno in cui i team stanno registrando un livello di graining molto basso. Questo non dovrebbe però uniformare troppo le scelte delle squadre, con diversi scenari a disposizione nell’alternanza tra le mescole.
A fare il punto della situazione è stato Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport: “La qualifica ha visto le prestazioni abbassarsi con continuità, una conferma di quanto le condizioni dell’asfalto siano ancora in evoluzione. Sarà la stessa cosa anche durante la gara, man mano che le vetture proseguiranno a gommare la pista. Dal punto di vista delle strategie, in linea di massima questa è una corsa dove la sosta unica è più veloce, con Hard e Medium a fare da protagoniste. In questi due giorni abbiamo visto come il livello di graining sia nettamente inferiore al passato, il che favorisce ancora di più la sosta singola.“.
Il jolly della gomma Soft
Ragionando sulla sosta unica, e ricordando l’importanza della partenza nel GP Messico, chi parte davanti dovrebbe optare per la gomma Media C4 a cui far seguire la Hard C3. Le condizioni della pista non escludono però la possibilità di fare una scelta più aggressiva e rischiosa, soprattutto per chi deve recuperare posizioni, alternando invece la Soft C5 alla Hard. Un’opzione che potrebbe interessare Oscar Piastri, rimasto con 3 set di Hard nuove dopo essere stato subito eliminato in qualifica, mentre nessun pilota dei top team giunto al Q3 dispone di Soft nuove. In questo caso si può optare per la mescola più morbida sia al via, per uno scatto migliore, sia nel finale, per dei giri finali tutti all’attacco. Usando la C5 in partenza, Pirelli evidenzia come sia possibile anche una strategia diversa a due soste, con due stint sulla Media. Questa potrebbe essere scelta ad esempio da Sergio Perez, precocemente eliminato nel Q1 ieri e unico, assieme al compagno di squadra Max Verstappen, a disporre di due set di Medie nuove.
Isola ha aggiunto: “Teoricamente, la strategia più veloce prevede la partenza con la Medium e il passaggio alla Hard fra il giro 25 e il 32. Chi invece preferirà prendere il via con la C3 dovrebbe fermarsi fra il giro 36 e il 43 per montare la C4. L’utilizzo della Soft non va scartato in assoluto: potrebbe rientrare in gioco come opzione iniziale o finale accoppiata con la Hard, oppure come set di partenza per chi azzarderà la doppia sosta per sfruttare al meglio la disponibilità di due set di Medium, sulla carta la mescola più competitiva fra le tre portate qui in Messico“.
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