GP Qatar – Anteprima Weekend
Dopo Interlagos, la Formula 1 viaggia verso un circuito “sconosciuto” per il terzo ed ultimo appuntamento della tripletta preludio del finale di stagione – quest’anno tutto in Medio Oriente.
Il Gran Premio del Qatar entra in calendario quest’anno in sostituzione al Gran Premio d’Australia, già precedentemente rimandato da Marzo a Novembre a causa dell’emergenza sanitaria. A seguito del contratto decennale firmato con gli organizzatori, in trattativa dal primo ingresso del Bahrain in Formula 1, Losail entrerà nella lista dei circuiti stagionali a partire dal 2023.
Il circuito, sito nella periferia della capitale Doha, e noto ai più perché teatro d’apertura del campionato di MotoGP, venne ultimato nel 2004 in tempo per il primo evento nella serie. Progettato per il motociclismo (anche al fine di evitare rivalità con altri tracciati in Medio Oriente, proiettati invece verso la Formula 1), il tracciato si compone di un rettilineo lungo poco più di un chilometro ed una serie di tornanti (16 in totale) perlopiù a media ed alta percorrenza che ricordano il Mugello, sebbene non siano presenti gli stessi cambi di elevazione.
Dalle prime simulazioni, Losail promette un certo livello di sollecito per gli pneumatici, dati gli importanti livelli di stress imposto dalle curve (simili a quelle di Silverstone per forze laterali e velocità di percorrenza) e l’asfalto di natura abrasiva. Nonostante il grip elevato, Losail, come il tracciato “fratello” di Sakhir, è predisposto alla presenza di sabbia proveniente dal deserto circostante, che potrebbe alterare i livelli di adesione all’asfalto.
Per questo motivo – e per l’assenza di dati fruibili – Pirelli ha optato per il range più duro di mescole questo weekend (C1 per Hard, C2 per Media e C3 per Soft).
EVENTO: | Formula 1 Ooredoo Qatar Grand Prix 2021 |
CIRCUITO: | Losail International Circuit |
LUNGHEZZA: | 5.380 km |
CURVE: | 16 |
DISTANZA DI GARA: | 57 giri, 306.660 km |
RECORDS: | / |
SELEZIONE PIRELLI: | C1, C2, C3 |
Con una sola zona DRS posta sul lungo rettilineo di partenza, il tracciato è perlopiù composto da curve. Già nel primo settore, dopo l’allungo, la staccata di Curva 1 (una curva ad “S” insieme alla 2 che ricorda il Bahrain) presenterà la prima opportunità di sorpasso, soprattutto al primo giro. Seguita da un tornante ad alta percorrenza, le velocità torneranno a diminuire tra Curva 4 e 5, due corner da 90 gradi in successione.
Il secondo settore si apre con la curva più lenta del tracciato (6), seguito da una serie piuttosto impegnativa di curve a medio-alta percorrenza (dalla 7 alla 10), mentre il terzo settore sarà quello delle alte velocità con prevalenza di curve ad alta intensità. Da notare il complesso tra Curva 12 e 14, che formano un’unica curva (che ricorda la famosa Curva 8 in Turchia, ma nella direzione opposta) e dove si raggiungono forze laterali fino ai 5,2g.
📸 Il rettilineo di partenza misura più di un chilometro
Data la prevalenza di curve a medio-alta percorrenza, per le quali è necessario avere a disposizione un certo quantitativo di deportanza al fine di sfruttare al meglio la trazione, l’assetto aerodinamico ideale per questo weekend in Qatar sarà di medio-alto carico.
Come a Silverstone, tuttavia, alcuni team potrebbero trovare un compromesso per un assetto più scarico nelle velocità di punta elevate nei tratti ad alta percorrenza – soprattutto valido ai fini della qualifica.
Come nel resto del Medio Oriente, questo weekend l’azione sarà in notturna – anche a causa delle temperature proibitive durante il giorno. Soggette a sbalzi di temperature importanti, le Prove Libere 1 e 3 si terranno nel primo pomeriggio, alla luce del sole, rendendo la sessione di Prove Libere 2 l’unica durante la quale si avranno condizioni rappresentative di quelle sia di Qualifica che di Gara.
Questo rappresenta una sfida aggiuntiva per i piloti che non hanno mai corso su questo circuito se non al simulatore – ovvero tutti meno Sergio Pérez, che nel 2009 prese parte ad un turno del campionato GP2 Asiatico proprio a Losail.
Sarà dunque fondamentale – per team quanto per i piloti – trattare le prove libere a disposizione come vere e proprie sessioni di studio. Chi meglio interpreterà il tracciato in Qualifica potrebbe avere già un vantaggio in gara, date le ridotte opportunità di sorpasso nei tornanti pensati per le due ruote.
A livello di motori, nonostante l’assenza di dati relativi al circuito, si può dire che la percorrenza piena di molti tratti (il 65% del tracciato di Losail si percorre in full throttle) solleciterà particolarmente il motore a combustione interna (ICE), mentre le zone di frenata onoreranno l’unità MGU-H, addetta al recupero d’energia.
Mercedes e la ‘tattica ICE’
Nonostante Wolff abbia negato l’intenzione di sostituire nuovamente l’unità endotermica sulla W12 di Lewis Hamilton – salvo problemi relativi all’affidabilità della stessa – la scelta di sostituire il motore in Brasile si è rivelata vincente per la casa tedesca, e ‘sospetta’ per i rivali Austriaci. Con un nuovo ICE Lewis Hamilton ha potuto godere ad Interlagos anche di un notevole vantaggio di performance, che secondo Red Bull non si spiega però con il solo utilizzo di una nuova unità.
Mentre Wolff e Horner litigano in conferenza con i commissari (anche a proposito di una richiesta di revisione avanzata da Mercedes in seguito alla ‘piccata’ difesa di Verstappen contro Hamilton al giro 48 del Gran Premio del Brasile, che aveva portato entrambi i piloti fuori pista in Curva 4, ma giudicata inizialmente dagli Steward come lecita), Hamilton e Verstappen si preparano ad un altro round per la lotta al titolo, più vicina e accesa che mai con solo 3 gare rimanenti e 14 punti di distanza tra i due.
Il circuito Losail dovrebbe, per caratteristiche, favorire marginalmente la RB16B – ma la versatilità del pacchetto Mercedes, ottimizzabile come visto già in Brasile per far fronte al vantaggio meccanico di Red Bull, rende ogni pronostico superfluo prima delle Qualifiche. La differenza si vedrà, ancora una volta, in pista.
Più dietro, Ferrari cavalca l’onda della rimonta e allunga il distacco da McLaren, ma resta vigile; un circuito come Losail su carta potrebbe tanto favorire la SF21 per trazione, grip e curve a medio-bassa percorrenza quanto McLaren per le velocità di punta e le curve veloci. Sarà importante per tutti questo weekend lavorare bene e da subito sul setup, e massimizzare i risultati sia in Qualifica quanto in Gara.
Alpine e AlphaTauri – o, per meglio dire, Pierre Gasly – si contendono il quinto posto nella Classifica Costruttori e avranno ancora una volta l’occasione di sfidarsi (o sfilarsi) in pista; con la performance della AlphaTauri così altalenante, velocissima a Zandvoort così come in Messico, ma indietro rispetto a Ferrari e McLaren nella media stagionale, Alpine dovrà approfittare di ogni sfida questo weekend trasformandola in opportunità per entrambi i suoi piloti.
GP Qatar: dove e quando seguirlo
Adattandosi al fuso Europeo grazie alla notturna, dopo tre gran premi in prima serata con il Gran Premio del Qatar si ritorna alla visione pomeridiana.
Venerdì 19 Novembre
FP1: 11:30-12:30 in diretta su Sky Sport F1 HD
FP2: 15:00-16:00 in diretta su Sky Sport F1 HD
Sabato 20 Novembre
FP3: 12.00-13.00 in diretta su Sky Sport F1 HD
Qualifiche: 15.00-16.00 in diretta su Sky Sport F1 HD (differita alle 18:00 su TV8)
Domenica 21 Novembre
Gara: 15:00 in diretta su Sky Sport F1 HD (differita alle 18:00 su TV8)
Autori: Sara Esposito, Giuliano Duchessa