GP Qatar – FP3: la lotta delle ali va contro il tempo
A Losail è il giorno della verità, il sabato di Qualifica, il momento dove si scoprono le carte. Prima della sfida al crono, i team hanno a disposizione un’ultima ora di prove per definire l’assetto in vista delle Qualifiche della sera (pomeriggio italiano) – quando le temperature, come già successo ieri per le FP2, caleranno.
Dopo il venerdì di prove, le Note dei Direttori di Gara subiscono un’ulteriore variazione per quanto concerne i Track Limits, che ora saranno monitorati in Curva 2, 7 e 16 e definiti con la linea bianca che delimita i limiti del tracciato a pena di cancellazione del giro.
Con condizioni di pista nuovamente assolate dopo le temperature più miti del pomeriggio di ieri, l’ultima sessione di Prove Libere prende il via in Qatar – ma non senza qualche intoppo.
📸 La “barriera umana” nel garage Red Bull mentre il team lavora alla riparazione dell’attivatore DRS sull’ala posteriore @AlbertFabrega
FP3
Temperatura aria: 28°C
temperatura asfalto: 39°C
Il semaforo verde dà il via all’azione con Nikita Mazepin, che dopo il danno al telaio riportato ieri in FP1 ha fretta di tornare in pista. Tuttavia per la Haas #9 sembra non esserci pace: una comunicazione radio intima a Mazepin di fermarsi all’uscita della Pit Lane per un problema legato alla Power Unit. Questo causerà una bandiera rossa per il recupero della vettura ferma e la sospensione della sessione ad appena un minuto dal suo inizio.
In casa Red Bull intanto si lavora freneticamente sull’attivatore del flap mobile – fin troppo – dell’ala posteriore, che come già osservato in Brasile e Messico oscilla visibilmente e causa failure del sistema DRS. Come riferito da Mara Sangiorgio a SkySport F1, questa mattina Nikolas Tombazis ha visitato il box Red Bull, possibilmente in relazione agli interventi dell’ultimo minuto sul flap DRS. Nonostante il lavoro e i numerosi stop, i problemi non verranno definitivamente risolti nel corso della sessione, mettendo in dubbio persino la partecipazione alle Qualifiche in caso non si trovi una soluzione.
L’azione riprende con Ocon su gomma Media, che effettua qualche primo giro di scouting in tempi ancora piuttosto alti. Stessa scelta di mescola per Alonso, Tsunoda e la Aston Martin; gli altri piloti invece vanno in pista con gomma Soft. Mercedes si porta subito in testa con Hamilton, seguito subito dal compagno di squadra Bottas. Sergio Pérez nella Red Bull migliora il secondo settore rispetto alle Mercedes, ma poi va largo in Cruva 15 e chiude il giro a 6 decimi di distanza dal crono di Hamilton. Buono il primo tentativo di Sainz, che si mette davanti a Pérez a poco più di 5 decimi dalla vetta – ma il primo giro di Alonso, su gomma Media, scavalca tutti dimostrando che l’Alpine si trovi a suo agio su questa pista. Leclerc si piazza in settima posizione, a meno di un decimo da Sainz e davanti a Ricciardo, che invece si ferma ad un gap di 3 decimi dal Ferrarista.
Pérez torna ai box, costretto ad un cambio d’ala anteriore dopo l’excursus in Curva 15 del suo primo tentativo. I cordoli e le escursioni di pista stanno causando molti danni alle vetture, sottoposte a continui check dei meccanici ad ogni sosta. Nel suo primo giro di lancio, Pierre Gasly è vittima di un testacoda che però non avrà ripercussioni gravi sul suo crono. Continuano a girare le due Mercedes, migliorando ad ogni tornata: Bottas migliora il suo tempo, ma Hamilton risponde subito portandosi nuovamente in cima alla classifica. La gomma Media sembra avere buona resa, con ottimi riscontri per la Aston Martin, Alpine e Tsunoda che entrano a far parte della Top 10. Vettel e Stroll infatti girano su tempi simili a quelli di Ricciardo, mentre Tsunoda si avvicina molto al crono di Carlos Sainz.
Scende per la prima volta in pista Max Verstappen, proprio mentre Pérez si migliora e si porta a mezzo secondo dalla vetta; l’olandese batte il tempo di Hamilton al primo tentativo, sebbene di soli 31 millesimi. Il flap mobile della Red Bull tuttavia continua ad oscillare ad alte velocità, impensierendo il box del team di Milton Keynes. Ferrari dopo il primo riscontro cronometrico è passata con entrambi i piloti ai box prima di un secondo tentativo. All’uscita, entrambi i piloti decidono di effettuare due giri di cooldown; il primo tentativo di Sainz lo porta in terza posizione, con Leclerc in quinta ed un record nel terzo settore. Al secondo tentativo, il monegasco si migliora portandosi a sette decimi dal duo Mercedes in vetta.
AlphaTauri si inserisce in quinta e sesta posizione con Gasly davanti di 1 decimo a Tsunoda, che è ancora su mescola Media. Su mescola media anche le due Alpine di Ocon e Alonso, che si aggrappano alla Top 10 con buoni riscontri, restando dietro solo alle Ferrari e Gasly su gomma Soft. Il pilota di punta dell’AlphaTauri tornerà a migliorarsi con un giro che gli varrebbe la terza posizione, ma che viene cancellato per Track Limits in Curva 16.
Verstappen, non troppo impensierito dai problemi al DRS, continua a girare avvicinandosi ai tempi delle Mercedes, ma non riesce a chiudere il gap sotto i 4 decimi. Dopo un passaggio aggressivo sui cordoli, l’olandese sarà anche costretto a sostituire l’ala anteriore.
La seconda parte della sessione, con un nuovo round di simulazione di Qualifica, sarà in parte compromesso da traffico ed errori. I primi a tornare in pista per un secondo run su gomma Soft nuova sono Sainz e Norris; la Ferrari dello spagnolo non fa un gran giro, passando anche pesantemente sui cordoli nel terzo settore e costringendolo a tornare ai box per un controllo. Norris alza il piede dopo un errore in Curva 15, ma i suoi parziali nei primi due settori erano più lenti di quelli di Sainz. Le altre metà del duo, Ricciardo e Leclerc, si lanceranno poco dopo con riscontri poco incoraggianti; la McLaren di Ricciardo chiude a più di 4 decimi dal crono di Sainz, mentre Leclerc va in testacoda in Curva 2, riuscendo a tenere la vettura in pista ma procurandosi al contempo un flat spot che avrà effetto sul resto della sua sessione.
Si migliora invece Pérez, che nella Red Bull sale in terza posizione a +0.273s da Bottas, seguito poi da Sainz che al secondo tentativo si migliora portandosi vicino alla Red Bull del Messicano, con Gasly in inseguimento ad un decimo di distanza. Le due Mercedes continuano a scambiarsi tempi in cima alla classifica, portando il crono sull’1:22 basso. Verstappen resta all’inseguimento fino allo scadere del tempo rimasto nella sessione, ma non riuscirà mai ad avvicinarsi abbastanza per agganciarsi al rivale Hamilton, venendo invece quasi insidiato dalla AlphaTauri di Gasly negli ultimi minuti, quando il francese si porta in quarta posizione ad appena due decimi dalla Red Bull di Verstappen.
Il miglior giro fatto da Lando Norris lo piazza solo dodicesimo, alle spalle sia di Ricciardo che di Vettel. Non un gran giorno per Aston Martin, con Stroll che si apre in radio per lamentarsi dello stato pessimo della vettura. Migliorano invece le due Alpine, che su gomma Soft si dimostrano altrettanto competitive rispetto ai tempi segnati su mescola Media, restando aggrappati alla Ferrari di Sainz e l’AlphaTauri di Gasly. Leclerc continua a girare sulla stessa gomma, migliorando i parziali e lavorando sulle criticità del suo giro precedente, ma non migliora il crono complessivo a causa dello stato degli pneumatici.
Si conclude così l’ultima ora di prove sul circuito di Losail, che si prepara ad accogliere una sessione di Qualifiche da non perdere. Tra team che si nascondono, quelli che forse peccan davvero, ed un complesso di curve che non lascia molto margine d’errore, questa sera in Qatar assisteremo ad una lotta contro il tempo molto ravvicinata – e non solo in cima alla classifica.
RISULTATI FP3
Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito