Dopo un intenso round in Azerbaijan, la Formula 1 non si ferma e fa subito tappa a Singapore per il diciottesimo round di un campionato che continua ad offrire nuovi spunti, gara dopo gara. E così sarà anche in quel di Marina Bay, un altro tracciato cittadino ma ben diverso da quello di Baku. La Pirelli, che porterà in pista ancora una volta le mescole più morbide della gamma, prevede una gara ad una singola sosta, ma il fattore imprevedibilità è sempre dietro l’angolo. Si prospetta quindi un altro weekend carico di ingredienti, che anticipa una lunga sosta prima del rush finale di campionato.
A Singapore debutta la quarta zona DRS
Neanche il tempo di impacchettare tutti i materiali post gara in Azerbaijan, che è già tempo di un altro weekend di gara. A Singapore va infatti in scena un nuovo appuntamento che si preannuncia essere sul fil rouge delle ultime gare. Sebbene si resti su un circuito cittadino, dello scenario dello scorso weekend restano soltanto i muri, in quanto le caratteristiche del layout sono ben diverse. Ai lunghi rettilinei del tracciato azero, che necessitano una buona efficienza, si contrappone la maggior tortuosità di Marina Bay, presupponendo un anteriore preciso ed una vettura ben bilanciata. Al tempo stesso il fattore trazione non è da trascurare, soprattutto nei tratti in cui sono presenti degli allunghi dopo le curve più lente. Bisogna sottolineare però come in occasione dell’edizione dello scorso anno, il circuito sia stato reso più veloce, sia in termini di velocità media, che di tempo sul giro. Infatti nel 2023 le curve totali sono scese da 23 a 19, con l’eliminazione di quattro pieghe che ha permesso di introdurre un altro rettilineo, riducendo la lunghezza del tracciato a 4,940 km. La novità più importante rispetto al GP del 2023 riguarda invece l’inserimento di una nuova zona DRS, fra curva 14 e curva 16. I piloti avranno quindi la possibilità di attivare l’ala mobile ben quattro volte nello stesso giro, una scelta effettuata per provare a creare qualche opportunità in più su un tracciato in cui solitamente è complesso affondare un attacco.
Gara su Media e Hard, ma la Soft non è da escludere
Per la terza volta consecutiva dopo Monza e Baku, la Pirelli porterà in pista le tre mescole più morbide della fascia: C3 Hard, C4 Media e C5 Hard. In chiave gara il fornitore unico degli pneumatici prevede un GP sulla singola sosta, con Media e Hard. Non dimentichiamo però come la passata stagione alcuni piloti abbiano utilizzato la gomma soft in gara. Una scelta che potrebbe dare i suoi frutti soprattutto in fase di partenza, dove è possibile sfruttarne il maggior grip. Una differenza a livello di condizioni rispetto al 2023 riguarda la superficie del tracciato, su cui sono proseguite le operazioni di riasfaltatura iniziate lo scorso anno, come spiega Pirelli: “i tratti fra le curve 3 e 9, fra la 10 e la 12 e fra la 14 e la 17 sono stati rifatti. Il bitume dovrebbe essere simile a quello già utilizzato su delle strade normalmente aperte al traffico cittadino ma su un asfalto nuovo è lecito attendersi un livello di rugosità inferiore.” Come da caratteristica peculiare dei layout cittadini, l’aspetto dell’evoluzione della pista toccherà anche il weekend di Singapore, con i piloti che dovranno prendere confidenza anche da questo punto di vista, sessione dopo sessione.
Nonostante la bassa rugosità del tracciato, gli pneumatici sono sottoposti allo stress termico, la principale fonte di degrado. Da questo punto di vista guardando alla gara, spesso a Marina Bay si sono visti GP nel segno della gestione, con tempi molto alti soprattutto nelle prime fasi. C’è poi l’incognita legata al meteo, con la pioggia che non è da escludere per il weekend. Ciò amplificherebbe non di poco il coefficiente di difficoltà per i piloti, su una pista dall’asfalto poco drenante. Indipendentemente dalla variabile metereologica i GP a Singapore sono spesso stati soggetti alle neutralizzazioni, con l’ingresso della Safety Car che potrebbe scompaginare le carte delle squadre a livello strategico. Dopo un rientro dalla sosta in cui ha prevalso l’anonimato, in casa Mercedes l’obiettivo è quello di invertire la tendenza. Se George Russell ha lasciato Baku con il trofeo del terzo posto, Lewis Hamilton non sale sul podio da Spa. Proprio il sette volte campione dl mondo è il più vincente a Singapore fra i piloti in griglia. In casa Red Bull invece, Max Verstappen non ha mai vinto in quel di Marina Bay e punta quindi al successo che gli manca da ormai quasi tre mesi, sebbene le condizioni tecniche siano tutt’altro che in discesa. Dopo due weekend nel segno della ritrovata competitività, Ferrari si prepara ad affrontare un tracciato completamente differente rispetto a Monza e Baku. La scuderia di Maranello punterà a bissare il successo di Carlos Sainz del 2023, sebbene il team principal Frédéric Vasseur abbia precisato come l’obiettivo primario sia quello di massimizzare il risultato.