Il GP di Spagna a Barcellona segna da anni un appuntamento cruciale nella stagione di Formula Uno: le caratteristiche a 360° del circuito e la posizione nel calendario, all’inizio dell’estate, rende questo fine settimana importante per valutare le gerarchie delle varie squadre a circa metà mondiale. Nelle ultime quattro gare abbiamo visto una Red Bull più sotto pressione rispetto al passato, in larga parte dovuto ai passi avanti di Ferrari, McLaren e Mercedes, ma Verstappen e Milton Keynes si sono rivelati maestri a cogliere tutte le occasioni e vincere due delle ultime quattro tappe. In Catalogna si torna su un circuito tradizionale, non cittadino, dove la RB20 potrà tornare a mostrare il suo pieno potenziale; anche McLaren trova un circuito adatto alla MCL38, ma ingegneri e piloti dovranno essere capaci di massimizzare il risultato, cosa che in Canada è mancata alla squadra di Woking. Per quanto riguarda Ferrari, il team di Maranello anticiperà il pacchetto di aggiornamenti previsto a Silverstone, e l’obiettivo non potrà che essere quello di tornare in lotta con Red Bull e McLaren.
GP Spagna: layout più cucito su Red Bull, aggiornamenti importanti per la SF-24. Incognita Mercedes
Nell’ultimo mese abbiamo spesso sentito Max Verstappen e gli uomini Red Bull lamentarsi della scarsa capacità della RB20 a utilizzare cordoli e salire sui dossi rispetto alla concorrenza, questo è più legato all’incapacità innata della vettura di Milton Keynes di adottare assetti morbidi quanto la concorrenza. Al GP di Spagna torneranno assetti più rigidi su un circuito vero, ed è lì che il vantaggio sulla concorrenza può allargarsi, per questo sarà importante per McLaren e Ferrari misurare il gap non solo in questo fine settimana ma pi in generale nella tripletta Barcellona-Spielberg-Silverstone. Sulla RB20 sono attesi aggiornamenti dopo quelli portati a Suzuka e Imola. La MCL38 si trova a suo agio sulla maggior parte dei circuiti e quindi ci si può attendere una coppia Norris-Piastri competitiva anche in Catalogna. Intanto, la tensione si alza tra le squadre di testa e Red Bull sta muovendo i primi passi verso la protesta sulle ali flessibili, come anticipato da Formu1a.uno e nelle scorse ore confermato da Helmut Marko, minacciando di adottare le medesime soluzioni se la FIA non dovesse intervenire.
Il pacchetto anticipato sulla SF-24 sarà molto importante perchè, sin dall’introduzione del pacchetto di Imola, le prestazioni medie sono piuttosto vicine ai rivali, tuttavia alcune criticità si sono rivelate comunque importanti, ampiamente discusse nelle passate settimane dopo Montreal, che Red Bull e McLaren non hanno. Le basse velocità sono state finora trascurate per costruire gli assetti attorno alle prestazioni nel medio e veloce con il fine di migliorare la gestione degli pneumatici in gara, uno dei punti forti di questa monoposto, ma il nuovo pacchetto avrà come obiettivo quello di migliorare la competitività nel lento con un vantaggio atteso di poco meno di due decimi.
Mercedes ha impressionato per i passi in avanti compiuti in Canada, dove layout e condizioni meteo hanno aiutato in maniera importante la W15 a entrare nella ottimale finestra di funzionamento. A Barcellona gli ingegneri troveranno caratteristiche opposte, con curve da percorrere a diverse velocità che richiederanno più compromessi dal punto di vista dell’assetto, ma anche temperature più alte che nel caso della Mercedes potrebbero influenzare molto le prestazioni in maniera negativa. Tuttavia, a meno di sorprese dal punto di vista del meteo, le temperature non dovrebbero essere un grosso problema per i team. Sulla freccia d’argento vedremo ulteriori aggiornamenti programmati da tempo: la pressione di Aston Martin si è affievolita con il proseguire della stagione e la squadra di Toto Wolff adesso vuole mettere nel mirino il gruppo di testa per tornare a lottare per podi e vittorie.
Più indietro anche Racing Bulls porterà aggiornamenti: sulla V-CARB01 debutterà un altro nuovo fondo, che da quanto raccolto da formu1a.uno garantirà un guadagno di due decimi, nuove parti di carrozzeria e una nuova ala posteriore, il tutto per cercare di cucire ulteriormente il distacco da Aston Martin e la zona punti. La monoposto di Faenza ha sempre ben figurato in tracciati da alto carico aerodinamico e al GP di Spagna potrebbe anche stupire. Anche Sauber e Williams, tra le altre, porteranno aggiornamenti a Barcellona nel tentativo di diminuire il distacco dal gruppo del centrocampo e avere possibilità di lottare per la zona punti.
GP Spagna: Pirelli sceglie la gamma più dura, attenzione al meteo di domenica
Dodici mesi fa, una gara piuttosto fredda aveva consentito alle squadre di utilizzare tutte e tre le mescole nel corso di una gara a una sosta nei 66 giri di domenica, ma più le condizioni diventano calde e più il degrado diventerà un fattore importante. Pirelli ha confermato le tre mescole più dure, sottolineando come il lato sinistro delle vetture sarà quello maggiormente stressato: a Barcellona le curve più veloci, tra cui curva 3, 9 e le ultime due sono tutte a destra mentre quelle più lente vanno verso sinistra. I livelli di carico richiesti sono molto alti anche per proteggere gli pneumatici dallo scivolamento con alto carburante, ma il recente cambio di layout ha reso più probabili i sorpassi sul rettilineo principale. Al momento sono previste due giornate calde (ma non caldisime) tra venerdì e sabato, ma c’è ancora incertezza riguardo a temperature e possibilità di pioggia per la giornata di domenica.