GP Turchia: Anteprima Weekend

admin
05/10/2021

GP Turchia: Anteprima Weekend

Dopo un Gran Premio di Russia con un plot-twist bagnato sul finale, la Formula 1 viaggia verso la Turchia per tornare al circuito di Istanbul Park, subentrato nel calendario 2021 per sopperire all’annullamento della tappa di Singapore. 

Nel 2020 il Gran Premio della Turchia si rivelò essere una vera sfida per team e piloti, a causa sia del tracciato recentemente riemerso e le condizioni meteo che hanno esacerbato l’assenza di grip in pista, trasformando la gara in una corsa sul ghiaccio. Sempre in Turchia l’anno scorso Lewis Hamilton confermava il suo settimo titolo mondiale, con una vittoria ottenuta grazie all’azzardo di una strategia ad una sola sosta su pista bagnata.

Le previsioni per questo weekend sono simili a quelle del Gran Premio dell’anno scorso, con pioggia prevista a partire dal Venerdì – ma l’asfalto è stato recentemente ripulito tramite l’utilizzo di getti d’acqua ad alta pressione (water blasting) che dovrebbe parzialmente ovviare al problema dell’assenza di grip rendendo la pista più ruvida. Pirelli ha inoltre scelto di portare una gamma di pneumatici più morbida rispetto al 2020, in cui avevano invece optato per la gamma più dura a causa dell’assenza di dati sul circuito solo recentemente tornato in calendario.

Per questo weekend dunque la gomma Hard sarà la C2, la Media la C3 e la Soft la C4. Questo dovrebbe far sì che i piloti possano disporre di livelli di grip migliori su un tracciato che non è molto abrasivo, ma che già l’anno scorso ha dimostrato livelli notevoli di evoluzione di pista. Le mescole più morbide offrono inoltre più possibilità di vedere strategie diverse in gara – anche con la pioggia ad aggiungere un tocco di imprevedibilità.

 

EVENTO: Formula 1 Turkish Grand Prix 2021
CIRCUITO: Istanbul Park 
LUNGHEZZA: 5,338 km
CURVE: 14
DISTANZA DI GARA: 58 giri | 309,396 km
RECORDS: Track Record:1:25.049 [Sebastian Vettel, RB7, 2011]

Record di Gara: 1:24.770 [Juan Pablo Montoya, MP4-20, 2005]

SELEZIONE PIRELLI: C2, C3, C4

 

Il primo settore si caratterizza di un primo allungo in partenza che culmina in una delle zone di frenata più spinose del circuito, per approcciarsi in Curva 1 che è cieca; seguono in salita Curva 2 e 3, entrambe cieche e veloci cambi di direzione, con Curva 4 e 5 più lente. Tuttavia è nel secondo settore, prima in Curva 7 (in salita, veloce) e poi finalmente in Curva 8, che accade la magia: lunga, veloce e accidentata, con quattro punti di corda, Curva 8 è forse una delle più belle in calendario. Forte la tentazione di prenderla in pieno, ma alto anche il rischio su una pista troppo liscia – una curva che viene avvertita dai piloti nelle vetture con forze laterali fino ai 5 g sostenute per circa tre-quattro secondi. Da sola, Curva 8 rappresenta infatti il 12% dell’intero circuito con una percorrenza di ben 640 metri.

Da Curva 8 si scende di nuovo verso Curva 9 e poi 10, in rapida successione, che danno il via alla sezione più veloce del circuito (spezzata da Curva 11, che viene presa in pieno). Il terzo settore si chiude con una serie di curve lente, con la 12 preceduta da un’altra zona di frenata importante, e poi le strette 13 e 14 a chiudere – per tornare sul rettilineo principale.

A causa delle forze laterali che agiscono sulle vetture, ma soprattutto sugli pneumatici, un assetto carico è la soluzione più favorevole su questo circuito, visto che consentirebbe un maggior livello di aderenza all’asfalto. Se aggiungiamo l’incognita della pioggia, possiamo certamente aspettarci di vedere ali ad alto carico questo weekend.


📸 Curva 8 con i suoi quattro punti di corda

Il Gran Premio della Russia si era concluso con una vittoria (la numero 100) di Lewis Hamilton, ed una inaspettata seconda posizione per Max Verstappen, partito dal fondo della griglia e favorito da una buona strategia negli ultimi caotici giri quando tutti sono stati sorpresi dalla pioggia.

Il distacco tra i due contendenti per il titolo è di soli 2 punti, con Hamilton per ora in testa; tuttavia resta la consapevolezza di Mercedes che, dopo aver sostituito la Power Unit di Valtteri Bottas per due gare di fila, sa già che presto la stessa penalità toccherà anche al campione in carica – ma non in Turchia, a meno che il motore di Hamilton non dimostri segni di cedimento.

Il fondo della griglia toccherà invece a Carlos Sainz, che potrà usufruire dell’aggiornamento già montato sulla SF21 di Charles Leclerc in Russia a partire da questo weekend. Sebbene i risultati su carta non lo dimostrino (a causa proprio del finale caotico), il lavoro degli ingegneri di Maranello ha dato i suoi frutti in gara per Leclerc, che ha avvertito da subito uno step di potenza sul motore – sebbene sarà nelle Qualifiche di questo weekend che potrà esprimere al meglio la nuova velocità di punta.

 

Autore: Sara Esposito

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