GP Turchia: Bottas vince, Red Bull fa il pieno. Ferrari vicina al podio, ma resta a secco
La Domenica di Istanbul accoglie il Gran Premio di Formula 1 con la pioggia – una precipitazione non troppo aggressiva, ma che bagna il circuito per gran parte della mattinata. La pista fa così dunque fatica ad asciugarsi, e presto diventa chiaro che la partenza di oggi avverrà su gomma Intermedia – già utilizzata nel Q1 di ieri – per un eventuale passaggio a gomma slick nella seconda fase di gara.
Arriva intanto la comunicazione ufficiale che Daniel Ricciardo, qualificatosi in P15, partirà invece dal fondo della griglia per aver sostituito la maggior parte degli elementi sulla sua Power Unit, e prenderà dunque posto accanto alla Ferrari di Carlos Sainz in ultima fila.
Con temperature d’aria e d’asfalto rispettivamente di 18 e 16 gradi, le vetture si dirigono in pista per schierarsi in griglia – tutte, come previsto, su gomma Intermedia. Dopo un giro di formazione durante il quale i piloti fanno notare che la pioggia, molto fine, continua a cadere in alcuni punti del circuito, si è finalmente pronti al via.
Una partenza senza scivoloni
Allo spegnimento dei semafori, la situazione – per fortuna – risulta immediatamente diversa rispetto a quella vista l’anno scorso; parte bene Bottas, che mantiene il comando su Verstappen, mentre Leclerc con ottimo spunto resta saldo davanti a Gasly – che poi tocca Alonso in Curva 1 e si vede sfilare da Pérez. Scivola indietro invece l’Alpine dello Spagnolo, che fatica con il grip e tocca Mick Schumacher, facendolo uscire di pista.
In fondo, Ricciardo e Sainz si danno battaglia, con diversi sorpassi e controsorpassi nell’arco del primo giro. Nella zona di mischia, Latifi va lungo e provoca una bandiera gialla, mentre Hamilton si lancia subito all’attacco della Aston Martin di Sebastian Vettel, superandolo sull’ultimo rettilineo e mettendosi alla caccia della AlphaTauri di Tsunoda.
Dopo l’incidente con Gasly e Schumacher, entrambi investigati, Alonso è scivolato dietro Russell, ormai superato anche da Sainz e Ricciardo che intanto continuano la loro rimonta. In cima alla classifica, i distacchi tra Bottas, Verstappen e Leclerc si mantengono costanti e sui due secondi bassi, con Leclerc a tratti più vicino a Verstappen di quanto il pilota della Red Bull non lo sia alla Mercedes di Bottas.
Resta fermo dietro Tsunoda invece Hamilton, che prova a passare il giovane pilota della AlphaTauri per più giri, senza riuscirci; impegnato in un’impresa simile anche Sainz contro Russell – che però alla fine deve arrendersi al miglior passo della Ferrari. Forte anche della nuova Power Unit, Sainz continua con il suo attacco, superando prima Räikkönen e poi Giovinazzi, giro dopo giro.
Davanti, la Ferrari di Leclerc continua a girare sui tempi di Verstappen o addirittura più veloce, mostrando un passo più in linea con quello dei top team – nonostante un assetto più scarico, che Ferrari aveva preferito tenere già ieri in Qualifica in vista di una gara in condizioni di pista asciutta.
Arrivano intanto le prime penalità: 5 secondi a Gasly per il contatto con Alonso alla partenza, e 5 secondi anche ad Alonso per il contatto con Schumacher sempre al primo giro. La penalità di Gasly gioca a favore di Lewis Hamilton, che intanto supera Tsunoda in Curva 3 (con un sorpasso abbastanza audace) e si mette a caccia della Aston Martin di Stroll, che lo aspetta dietro Norris e Gasly. Le due motorizzate Mercedes non offriranno molta resistenza al sorpasso di Hamilton, che infatti sfila subito sia Stroll che Norris nella McLaren.
Più indietro continua un’altra rimonta – quella di Carlos Sainz che riesce a superare anche Vettel, sebbene con contatto dovuto ad uno snap di sovrasterzo per lo Spagnolo. Nessuna conseguenza per Sainz, però, che così si porta in decima posizione e nella zona punti, con il compagno di squadra in P3 che continua a segnare croni molto interessanti, mantenendo il distacco con Verstappen sotto i due secondi.
Dietro di lui, sempre più staccato, c’è Pérez – in questa fase impegnato a gestire la gomma per prepararsi a bloccare Hamilton, che intanto ha superato anche Gasly (un po’ in difficoltà come la McLaren di Norris, in questa fase) e si prepara a dare la carica alla Red Bull del Messicano.
Al 16esimo giro, Bottas fa notare che continua a cadere pioggia leggera soprattutto nel secondo settore, e quindi sembra ancora lontana la possibilità di passare a gomma slick – nonostante le Intermedie che i piloti montino stiano già mostrando segni di cedimento, diventando delle “finte slick” una volta consumato il primo strato di rubber. Iniziano i primi giochi di strategia, con Mercedes che notifica Hamilton che le sue gomme nonostante l’apparenza siano OK, mentre Red Bull informa i suoi piloti che Mercedes è in difficoltà.
Nel 19esimo giro Bottas va lungo in Curva 1, anche a causa del grip ridotto sulle gomme posteriori; in questa fase però Hamilton aumenta il passo, portandosi sempre più vicino a Pérez, che continua a staccarsi da Leclerc, invece attaccato a Verstappen. Il primo a provare a fermarsi per montare un nuovo set di gomme Intermedie è Daniel Ricciardo, che è rimasto dietro Russell e non è riuscito a scalare posizioni; tutti gli occhi sono su lui, per calcolare non solo il vantaggio di una sosta anticipata, ma anche il beneficio di una gomma Intermedia nuova su pista che continua ad asciugarsi, ma non sembra ancora pronta per le slick.
Il passo di Ricciardo dopo la sosta però non dà buoni riscontri; il pilota della McLaren resta sugli intertempi segnati prima dello stop, e anzi perde qualcosa nel secondo settore. Questo non fa che convincere Hamilton che restare fuori sia la scelta migliore, e così il campione in carica aumenta nuovamente il passo e si porta a 3 secondi di distanza da Pérez.
Più indietro, Sainz continua a dare la caccia a Stroll, mentre dal muretto Ferrari viene comunicato a Leclerc che il passo di Ricciardo è più lento su Intermedia nuova. Il pilota della Rossa sarà presto occupato in una serie di doppiaggi che gli faranno perdere un po’ di terreno da Verstappen – prima Schumacher, scivolato in ultima posizione, poi Mazepin – ma il gap tornerà a chiudersi una volta liberatosi della due Haas.
Ha qualche problema col traffico invece Hamilton, più tardi, bloccato da Mazepin in fase di doppiaggio in Curva 11 – ma una volta liberatosi del pilota Russo, Hamilton si riporta ad un secondo da Pérez, che intanto è scivolato a 12 secondi da Leclerc, sempre sotto i 2 secondi da Verstappen invece.
Sarà al giro 35 che Hamilton sferrerà il primo attacco ai danni della Red Bull di Pérez – che prima viene superato sul rettilineo iniziale, ma poi si riprende la posizione in Curva 1 con una staccata portentosa.
Si ferma in questo giro Norris, mentre Ricciardo ormai fuori da un po’ sembra essere riuscito a portare nella finestra utile le sue Intermedie, e supera Russell per la 15esima posizione. Due giri dopo si ferma anche Sainz, che però perde tempo fermo ai box per traffico nella pitlane. Con lui è rientrato anche Sebastian Vettel, che poco prima aveva comunicato ad Aston Martin che secondo lui si poteva provare a passare su gomma slick.
L’azzardo però non paga: su gomma Media, Vettel semplicemente non riesce a tenere la vettura in pista, e sbanda prima all’uscita della Pit Lane e poi numerose volte durante il giro, compreso il rientro ai pit (resosi necessario) in cui quasi va a sbattere contro il muro. Rientrano in quel giro anche Bottas, Pérez e Verstappen, tutti per montare Intermedia nuova – mentre continuano imperterriti sia Leclerc, che però fa un giro più lento a causa di un errore in Curva 14, che Hamilton.
In questa fase di gara i piloti che hanno montato gomma Intermedia nuova sono più lenti di Leclerc e Hamilton che invece sono rimasti fuori. Dalle comunicazioni radio di entrambi si evince infatti la volontà di proseguire fino alla fine sulle Intermedie ormai usurate, ma ancora performanti; Hamilton in particolare comunica al suo muretto che si fermerebbe solo per montare una gomma slick Soft nuova.
Leclerc, diventato leader del Gran Premio, invece azzarda per la gloria; le comunicazioni con il muretto in questo frangente diventano più frequenti e dettagliate, e mentre Xavier Marcos gli comunica che, mantenendo il passo corrente (più veloce di quello di Verstappen) riuscirebbe a tenersi avanti, o almeno aggrapparsi al podio, Leclerc fa sapere che non sarà facile: commette infatti una serie di errori appena dopo, a causa del grip sulle gomme che ormai è inesistente. Perde così in un solo giro circa 2 secondi su Bottas, che lo aggancia sul rettilineo e lo supera con facilità.
A quel punto Leclerc si convince che sarebbe meglio fermarsi per montare un treno di Intermedie nuove; il rischio è, sia per lui che per Hamilton – impegnato in una discussione simile con il proprio muretto – che la gomma Intermedia ceda del tutto, visto le condizioni di usura piuttosto estreme.
Il Monegasco si ferma dunque al giro 48 per un set di Intermedie nuove, uscendo davanti a Pérez in terza posizione; Leclerc però fatica a mandare le gomme in temperatura da subito, e soffre l’effetto graining che anche gli altri in uscita dai pit avevano sofferto prima, ma erano stati in grado di ripulire in pista. Dopo 4 giri di difesa estrema, Pérez supera Leclerc al 52esimo giro – proprio mentre Hamilton esce dai box, dopo aver ceduto all’insistenza di Mercedes di rientrare per montare Intermedia nuova.
La classifica cambia di nuovo dunque, con Bottas sempre in testa, Verstappen secondo e Pérez terzo, mentre Leclerc e Hamilton restano in quarta e quinta posizione a battagliare prima tra di loro, ma poi anche con una mescola che soffre nelle condizioni attuali di pista. Difficile la gestione del posteriore, infatti, dove Leclerc accusa per primo il graining – ma il pilota della Rossa tiene duro, e poco a poco riesce a staccarsi di nuovo da Hamilton che, essendosi fermato dopo, dietro di lui sembra ancora più in difficoltà, ed è ormai attaccato da Gasly.
Sainz dopo la sosta si è tenuto costante dietro Norris, proprio alle spalle di Gasly; il pilota Spagnolo, finalmente in aria pulita, è al momento il più veloce in pista, ma non riesce a chiudere il gap sulla McLaren dell’ex compagno di squadra.
Con solo un giro da completare, Leclerc torna a guadagnare fino a 2 secondi per giro su Pérez – ma è ormai troppo tardi per chiudere quel gap; dietro Hamilton è ormai più impegnato a difendersi da Gasly e Norris per pensare di attaccare la Ferrari del Monegasco, e la gara si conclude nelle medesime posizioni per i due.
Dopo essersi mantenuto in una posizione da podio per tutta la gara, Leclerc deve accontentarsi di una quarta posizione, dietro le Red Bull di Pérez e Verstappen, che fanno doppietta sul podio, e la Mercedes di Valtteri Bottas, vincitore del Gran Premio di Turchia del 2021.
In quinta posizione Hamilton, dietro di lui Gasly, Norris e Sainz, con un’ottima gara di rimonta. Chiude nei punti anche l’Aston Martin di Stroll, in nona posizione, e l’Alpine di Ocon – l’unico pilota che non ha effettuato sosta durante il Gran Premio. Le sue gomme, però, sono consumate al punto che lo stesso Francese ha dichiarato, dopo la gara, che “un altro giro sarebbe valsa una foratura”. Ocon, doppiato, ha chiuso 57 giri contro i 58 di Leclerc e Hamilton, che avevano avuto la stessa idea – ma che, forse per fortuna, si sono fermati.
Lo stato dell’anteriore destra sulla Alpine di Ocon a fine gara racconta la storia di un rischio scampato per poco…
Torna così a diminuire il distacco nella lotta al titolo, con Verstappen che recupera terreno su Hamilton e si riporta in cima al Mondiale Piloti – ma anche Ferrari recupera in due gare, entrambe con penalità che han visto uno dei loro piloti partire dal fondo della griglia, ben 6 punti su McLaren, che oggi invece sembrava un po’ spenta rispetto al solito.
La classifica continua a cambiare, dunque, con distacchi sempre più piccoli e battaglie sempre più acerbe – per un campionato che continua a riservare sorprese, anche quando i podi vengono a mancare.
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Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito