GP Turchia – FP1 e FP2: bene Ferrari, vola Mercedes, Red Bull manca all’appello

admin
08/10/2021

GP Turchia – FP1 e FP2: bene Ferrari, vola Mercedes (con penalità), Red Bull manca all’appello

Istanbul Park ospiterà la Formula 1 nel sedicesimo round di questa stagione, per un weekend che subito dimostra il potenziale di cambiare la classifica – soprattutto, ma non solo, alla cima.

La battaglia tra Mercedes e Red Bull prosegue parallelamente sia nel mondiale piloti che in quello dei costruttori, ma è di questa mattina la conferma che Lewis Hamilton sconterà 10 posizioni di penalità in griglia per aver sostituito, per ora, il motore endotermico sulla sua Power Unit. Quarto ICE della stagione per il campione in carica, dunque – e qualche preoccupazione sull’affidabilità per tutti i motorizzati Mercedes, che per il momento però restano sulla vecchia unità.

Partirà invece dal fondo della griglia Carlos Sainz, che come Charles Leclerc in Russia monterà la Power Unit numero 4 sulla sua SF21. Un aggiornamento che sulla vettura del Monegasco aveva già dato buoni riscontri, confermando il buon lavoro dei tecnici di Maranello, e che aiuterà Ferrari nella battaglia contro McLaren per il terzo posto nella classifica costruttori.

Le previsioni meteo per questo weekend per il momento restano instabili, con precipitazioni previste in mattinata per le giornate di Sabato e Domenica – sebbene il trattamento di idroscarifica a cui è stato sottoposto il tracciato di Istanbul abbia almeno in parte scongiurato un ripetersi delle condizioni dello scorso Gran Premio di Turchia, con la pioggia ad esacerbare il già bassissimo livello di grip dell’asfalto.

Tuttavia il cielo questo Venerdì mattina resta sereno – e la prima sessione di prove libere prende il via senza intoppi su una pista che, già dai primi giri, dimostra di non essere la stessa dell’anno scorso.

FP1

Le immagini in arrivo dalla Pit Lane già da ieri mostrano diverse anticipazioni su queste sessioni di libere; la più curiosa, la livrea speciale di Red Bull dedicata ad Honda, che era inizialmente prevista per il Gran Premio del Giappone, sostituito poi dalla Turchia. 

Riproposti anche in pista tubi di pitot osservati sia sull’Aston Martin di Vettel (forma piramidale, posizionata sull’ala anteriore della vettura al fine di misurare il flusso d’aria “in entrata”) che sulla Ferrari di Sainz (una costruzione ad “ala” sul posteriore che raccoglie dati sul flusso in uscita dal diffusore, le turbolenze dalla ruota posteriore ed in generale il retrotreno della vettura). Sessione di raccolta dati dunque per questi due team, fondamentale sia per meglio corrispondere ai dati delle simulazioni che per lo sviluppo aerodinamico in ottica 2022.

In pista i piloti differenziano subito tra le tre mescole: solo Ocon, Latifi e Mazepin scelgono la Hard, le due McLaren, le due AlphaTauri, Alonso e Schumacher la Media – mentre Mercedes, Red Bull, Ferrari, Alfa Romeo e Aston Martin partono con la Soft.

Già dal primo outlap i piloti esprimono soddisfazione per i livelli di grip, migliorato molto nonostante la pista sia ancora “sporca”. Come l’anno scorso, però, il tracciato di Istanbul dimostra una notevole evoluzione di pista, confermato dai tempi che continuano a scendere giro dopo giro. 

Da subito Leclerc va a fare compagnia alle due Mercedes in cima alla classifica, incastrandosi tra quella di Hamilton, in cima, e quella di Bottas. Gasly e Norris su gomma Media dimostrano buon passo, portandosi a 2 decimi dai primi cronometri, con Ocon che, su gomma Hard, resta ad appena mezzo secondo dalla vetta.

I primi giri delle Red Bull evidenziano i primi problemi di giornata per il team di Milton Keynes: forte il sottosterzo nella vettura, soprattutto nell’ultimo settore, sebbene i tempi sembrino buoni. Verstappen, dopo aver registrato il nuovo crono migliore, si apre in radio per lamentare problemi all’anteriore della vettura – dovuti, a suo avviso, alla mescola. Pérez, dopo un primo giro non molto incoraggiante si migliora e sale in sesta posizione – proprio mentre Leclerc scavalca nuovamente la classifica e si riporta in seconda posizione a +0.261 dal nuovo record di Hamilton, entrambi ancora sulla mescola iniziale.

Le gomme sembrerebbero offrire buona resistenza, con opportunità di migliorare i tempi al secondo tentativo – sebbene il sorprendente passo di Ocon, che torna in cima alla classifica su gomma Hard, faccia intuire che si tratti di una situazione in cui è la pista a migliorare rispetto alla prestazione degli pneumatici. Molti piloti scelgono dunque di tornare ai box, mentre restano in pista Verstappen e Ocon, il primo su Soft che non riesce però a scavalcare l’Alpine del Francese, che si riporta in seconda posizione su gomma Hard.

In questa fase molti i giri cancellati per track limits: due di fila per Räikkönen, due anche per Alonso, uno per Sainz – che però è impegnato in un lavoro di raccolta dati, e non sembra troppo preoccupato della classifica. 

In casa McLaren, Ricciardo e Norris si alternano in pista sulla stessa mescola; dopo diversi tentativi, il pilota Australiano riesce a portarsi in sesta posizione, 3 decimi davanti al compagno di squadra che però è fermo ai box. Hamilton torna in pista su gomma Soft nuova, così come Stroll, Gasly, Sainz e Verstappen.

Il primo giro lanciato della W12 del campione in carica si chiude con un 1:24.250, con Verstappen dietro ad 8 decimi. Il primo giro di Sainz viene invece cancellato per track limits, mentre si lanciano su Soft nuova anche Bottas, Leclerc e Norris – che però abortisce il primo tentativo nel secondo settore.

Leclerc chiude il suo primo tentativo a +0.787 da Hamilton, in quarta posizione, ma il suo tempo sarà cancellato per track limits poco dopo; Sainz al secondo passaggio si porta in sesta posizione, mentre si migliora anche Verstappen, che sale in seconda posizione. Ocon, tornato in pista su gomma Soft, non riesce a migliorare il tempo ottenuto precedentemente su gomma Hard, mentre Leclerc si rilancia nonostante il traffico e sale in terza posizione, a +0.476 dal tempo di Hamilton, di un nulla dietro Verstappen. 

Nella top ten i piloti continuano a scambiarsi posizioni ad ogni giro, tutti racchiusi in un paio di decimi dopo Leclerc – ma diventa presto chiaro che data la situazione con il traffico, non sarà possibile migliorarsi. Gli ultimi 10 minuti della sessione vengono dunque spesi per effettuare una prima mini-simulazione di passo gara, con Mercedes salda in testa seguita da, ancora a sorpresa, Ferrari.

FP2

In casa Ferrari il lavoro nelle Prove Libere 1 ha portato alla scelta di configurazioni diverse per i due piloti. Carlos Sainz, con meno flap all’anteriore, nel pomeriggio resta con l’ala posteriore più carica già vista in FP1 – mentre sulla SF21 di Leclerc viene adattata la soluzione “a cucchiaio”, sebbene il Monegasco abbia preferito un anteriore più preciso. Lavoro ed obiettivi chiaramente diversi per i due piloti, con lo Spagnolo che dovrà rimontare dal fondo, mentre il Monegasco proverà a massimizzare il potenziale della vettura in vista delle Qualifiche.  

Allo scattare del semaforo quasi tutti scendono in pista, creando già al primo giro una situazione che potenzialmente vedremo anche nel Q1 con il traffico – con piloti costretti a rallentare in maniera significativa nell’ultimo settore per prendere spazio dalla vettura che li precede.

I primi giri lanciati sono infatti compromessi da sorpassi in pista e problematica gestione della posizione, che influisce sulla temperatura degli pneumatici. Hamilton inoltre lamenta subito di un problema di feeling con l’anteriore, e torna ai box per aggiungere flap di ala. Fanno lo stesso anche Sainz e Pérez, mentre Leclerc resta fuori nonostante avesse dato voce alla stessa lamentela. 

Il pilota Monegasco, su gomma Media, si porta in prima posizione davanti alla Mercedes di Valtteri Bottas, a parità di mescola – mentre Verstappen chiude il suo primo giro cronometrato in P5, a +0.355 da Leclerc. Nell’altra Red Bull, però, Pérez sembra essere più a suo agio, e presto si porta in cima alla classifica.

Sainz torna in pista dopo aver aggiunto flap d’ala, e su gomma Soft si porta ad un decimo da Pérez ed appena dietro al compagno di squadra – che però al suo secondo tentativo registra Best S1 e S2 e si rimette in vetta con un nuovo crono di 1:24.102. Il Monegasco, contento del suo giro, tornerà poi ai box per aggiungere flap d’ala a sua volta.

Lando Norris, su gomma Hard, si porta a +0.686 dal tempo di Leclerc, mentre Gasly e Ricciardo, anche loro su gomma Hard, si piazzano davanti a Sainz che invece aveva registrato il tempo su gomma Soft. Tra le due Red Bull, è ancora una volta Pérez quello che riesce a migliorarsi – ma il Messicano non riesce ad ottenere più della quinta posizione in classifica, dietro alla McLaren di Norris, entrambe le Mercedes e la Ferrari di Leclerc.

A 15 minuti dall’inizio della sessione, quasi tutti rientrano ai box per montare un treno di gomme nuove – mentre restano fuori Alonso, Vettel e Stroll. Alonso conferma le buone impressioni della sua Alpine portandosi in settima posizione, mentre Vettel fatica a trovare tempo sul giro secco nella sua Aston Martin, e resta in P13 fuori dalla top 10. Meglio di lui Stroll, che riesce a chiudere appena dietro Alonso. 

La pista torna a popolarsi subito, con entrambe le McLaren, Mercedes, Red Bull, Leclerc e Gasly pronti a rilanciarsi su un set di Soft nuove. Il traffico, però, ancora una volta diventa un ostacolo; Norris è costretto ad abortire il primo giro per un lungo nel secondo settore, Leclerc non riesce a migliorarsi e anzi si peggiora di un decimo, mentre anche Hamilton trova traffico ma riesce comunque a migliorarsi con un 1:23.840 che lo porta in cima alla classifica. Si migliora anche Verstappen, che sale in quarta posizione ma dovrà presto cederla a Sergio Pérez, che fa meglio di lui.

Dopo un breve passaggio ai box, Leclerc si rilancia ma poi abortisce il tentativo per un errore in Curva 10; si rilancerà sulla stessa gomma più tardi però, conquistando un Best S2 e portandosi a +0.166 da Hamilton con un crono di 1:23.970.

Verstappen resta quinto nonostante abbia migliorato ulteriormente il proprio tempo, a circa sei decimi da Hamilton e 30 millesimi dal suo compagno di squadra. Gasly intanto si porta in settima posizione al terzo tentativo – ma verrà presto scalzato da Alonso, che sale in sesta, e poi Ocon direttamente dietro allo Spagnolo.

Sainz, nel frattempo, sembra già impegnato in una simulazione di passo gara su gomma Media, e sarà presto emulato da Bottas che, a 20 minuti dal termine della sessione, si lancia nella prima simulazione di long run per Mercedes. 

Simulazione passo gara su gomma Hard invece per Gasly, Ocon e Norris – mentre il resto della griglia predilige la Media, con soli Ricciardo ed Alonso impegnati in un run su gomma Soft. Da subito però la mescola più morbida mostra forti segni di degrado, che era già stato evidenziato durante le simulazioni di Qualifica; la gomma Media invece sembra performare a dovere, soprattutto per Mercedes che conferma ancora una volta di avere il miglior passo gara.

A seguire però ci sono le due Ferrari, con Sainz impegnato in uno stint di 22 giri con una media di 1:28.771 contro l’1:27.733 di Hamilton, l’1:28.092 di Bottas e l’1:28.529 di Leclerc. Sembra più deciso nel passo gara anche Verstappen, con una media di 1:28.339 contro l’1:28.745 del compagno di squadra Pérez, mentre restano staccati gli altri, anche a causa di simulazioni compromesse dal traffico.

Allo scadere del tempo, i piloti si sistemano in griglia per un’ultima prova di partenza – ma Ocon resterà fermo sulla casella numero 1 per un problema, e gli altri saranno costretti a scalzarlo già sul via.

 

Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito

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