Haas: “Bilancio positivo ma sono necessari 4 GP per capire dove siamo”

Loris Preziosa
19 Mar, 2024

La Haas è stata protagonista finora di un avvio di stagione dal bilancio positivo grazie ad una vettura migliorata su più fronti, fra i quali il passo gara, che nel 2023 si era rivelato il tallone di Achille per la squadra. Il team principal Ayao Komatsu, alla vigilia del terzo GP della stagione in Australia si è detto ottimista ma predica cautela in quanto non si hanno ancora tutti gli elementi necessari per valutare al 100% la competitività della vettura.

Guardando a quelle che erano le prospettive della vigilia di inizio mondiale, la Haas si sta rivelando protagonista di un avvio di campionato dai segnali incoraggianti. Dopo un weekend in Bahrain in cui il team ha avuto prova del buon lavoro di preparazione compiuto nel pre season, anche a Jeddah la scuderia a stelle e strisce ha proseguito sullo stesso fil rouge, ottenendo anzi il primo punto stagionale. Ci si prepara ora per il round in Australia, una sfida ancora diversa rispetto alle prime due, che aggiungerà un tassello al quadro dei valori in campo.

Ayao Komatsu: “Soddisfatti dei passi avanti fatti con la vettura e l’assetto”

“Dopo aver concentrato i nostri test pre-campionato sul ritmo di gara, il nostro più grande punto debole dello scorso anno, siamo abbastanza soddisfatti dei passi avanti fatti in termini di vettura e di assetto.” Così il team principal della Haas, Ayao Komatsu, che ha affermato come questi segnali abbiano un valore ancor maggiore dal momento che le buone prestazioni si sono viste su circuiti dalle caratteristiche differenti. Uno su tutti l’asfalto, parecchio rugoso a Sakhir, liscio sul cittadino dell’Arabia Saudita. Komatsu ha però affermato che nonostante i punti incoraggianti di cui si è avuta prova, non è ancora possibile tracciare una linea chiara della competitività: “Finché non faremo quattro gare, su quattro piste diverse, con gomme e climi diversi, non potremo trarre una conclusione concreta.”

Un cambio al vertice del muretto a gennaio e un progetto avviato in ritardo rispetto alla concorrenza erano due fattori tutt’altro che benauguranti per la squadra, che finora si sta invece ben destreggiando fra le incognite che si affacciavano su questo inizio di mondiale. Le quattro qualificazioni su quattro per il Q2 nelle prime due gare, dimostrano come ci siano avversari in condizioni più complicate sul fronte delle performance. Ayao Komatsu ha affermato come dopo i test le prospettive dal suo punto di vista erano quelle di lottare per le ultime posizioni della zona punti nella migliore delle ipotesi. Una linea già più incoraggiante rispetto a quella espressa in sede di presentazione della VF-24 ad inizio febbraio. Melbourne sarà un banco di prova importante, in cui si presenteranno nuove sfide da fronteggiare:Il degrado non sarà basso come quello di Jeddah, ma neanche alto come quello del Bahrain. Sarà anche la prima volta che utilizzeremo la mescola C5. Storicamente, abbiamo faticato a far funzionare le gomme in qualifica, quindi sarà interessante. Un altro fattore importante sarà il graining degli pneumatici, che finora non abbiamo accusato in maniera grave, quindi questa sarà un’altra nuova sfida.”

Haas

Kevin Magnussen: “A Jeddah competitivi in gara, che è il nostro obiettivo”

Dunque un mix di fattori che seppur non rivelandosi completamente una prova del nove, fanno del circuito di Melbourne un test importante per la monoposto. Komatsu ha spiegato come una delle particolarità sia il carico aerodinamico simile a quello del Bahrain, ma non così limitato al posteriore. Delle peculiarità che confermano la sua tesi iniziale delle quattro gare necessarie per verificare i punti di forza e debolezza della vettura. Quel che è certo è che il clima all’interno della brigata è cautamente ottimista, alla luce di due weekend di gara in cui la squadra ha ricavato note positive, soprattutto in Arabia Saudita: “Sulla carta probabilmente il circuito di Jeddah non era il migliore per noi con le sue caratteristiche di alta velocità,” ha spiegato Kevin Magnussen. “Eravamo comunque relativamente competitivi, soprattutto in gara avevo un buon ritmo rispetto a altri alla fine, che è il nostro obiettivo in questa stagione.”

A Jeddah infatti il danese ha avuto fra le mani una vettura che gli ha permesso di lottare e difendersi dagli attacchi degli avversari, nonostante le penalità gli abbiano precluso ogni possibilità di chiusura a punti. Per avere un frutto concreto del buon lavoro compiuto della squadra bisogna dunque affacciarsi al lato box di Nico Hulkenberg, che sulle strade di Jeddah ha conquistato il primo punto per la Haas nella stagione 2024. Una lunghezza che assume un valore ancora più importante se si considera la presenza stabile in top ten di almeno quattro team con entrambe le vetture, nonchè il fatto che ci siano ancora quattro squadre a secco di punti. “Tutti hanno visto quanto impegno è necessario alle squadre del midfield per lottare per un risultato tra i primi 10 e il lavoro di squadra è stato sicuramente la chiave,” ha affermato con soddisfazione il pilota tedesco.

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