Hulkenberg: “Zandvoort esaltante ma stretta per le F1 moderne”

Loris Preziosa
20/08/2024

La sosta estiva è ormai agli sgoccioli e per il Circus Iridato è tempo di tornare in pista. Ogni scuderia era andata in vacanza con un mood differente, in base all’andamento della prima parte di campionato. Fra i team che hanno chiuso il primo capitolo del mondiale con uno slancio positivo c’è senz’altro la Haas, protagonista di una prima metà di mondiale al di sopra delle aspettative della squadra stessa. Per confermare il bilancio positivo è necessario mantenere lo stesso fil rouge sin da Zandvoort, dove il team a stelle e strisce, con Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg, riprenderà la sua corsa alla Racing Bulls per il sesto posto, che dista soltanto sette lunghezze.

Komatsu: “a Zandvoort alto carico e sorpassi complicati”

La sesta posizione nella graduatoria dei costruttori è l’obiettivo conclamato dal team principal Ayao Komatsu al termine delle prime 14 gare. Un target ambizioso guardando alle premesse di inizio stagione, diventato però alla portata grazie alla crescita di cui si è resa protagonista la squadra sul fronte prestazionale. Per raggiungerlo non sarà semplice, non solo alla luce di valori in campo spesso ravvicinati nel midfield, ma anche per via delle insidie che si nascondono tappa dopo tappa. Da questo punto di vista, Komatsu ha offerto delle delucidazioni sulle chiavi di interpretazione del prossimo weekend. “Zandvoort è un circuito interessante con molte variazioni di pendenza e inclinazione,” ha affermato il team principal alla viglia del fine settimana in Olanda. “L’ultima curva è piuttosto particolare. Le sue altre caratteristiche sono che ha un mix di curve a medio-bassa velocità, è un circuito ad alto carico e i sorpassi sono piuttosto difficili.” A rendere ancor più esaltante il weekend, oltre al coefficiente di difficoltà del tracciato, anche l’atmosfera creata dagli appassionati olandesi. “Sembra di essere in uno stadio di calcio piuttosto che ad un evento di Formula 1. È piuttosto speciale e molto insolito se sei abituato solo agli eventi di F1.”

Haas

Hulkenberg: “tracciato old school, stretto per le F1 moderne”

Sensazioni confermate anche da Nico Hulkenberg, che ha raccontato del suo bagaglio di esperienze a Zandvoort nelle categorie minori. “Ci ho corso molte gare durante la mia carriera da giovane; Formula BMW, A1 Grand Prix, F3, ho alcuni ricordi davvero belli.” Guardando alla parte legata alla guida, il pilota Haas ha poi dichiarato: “È una pista corta, molto vecchia scuola, stretta e corta. È parecchio difficile sorpassare. È una pista piuttosto piccola per le grandi vetture di F1 moderne, ma è comunque divertente e impegnativa da percorrere.” Ricordiamo come Hulkenberg sia reduce da una capitolo estivo di campionato particolarmente positivo, in cui ha conquistato due sesti posti in Austria e Gran Bretagna. Anche Kevin Magnussen si è detto entusiasta alla vigilia di Zandvoort, un tracciato ‘old style’, che premia il valore del pilota. “È una pista molto bella per la Formula 1 perché è super vecchia scuola e non è cambiata molto dagli anni Settanta,” ha dichiarato il danese. “Mi piace correre a Zandvoort perché è una pista da veri piloti, quando si spinge, si sente davvero di essere al limite.” Da casa Haas traspare dunque entusiasmo, ma sarà importante trovare il giusto feeling sin dai primi chilometri in pista. L’obiettivo è infatti quello di tentare l’attacco alla zona punti, mancata nell’ultima back to back prima della sosta, fra Ungheria e Belgio.

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