Una delle sorprese della Qualifica di ieri sul circuito di Miami è sicuramente stata la Haas. La vettura della squadra diretta da Gunther Steiner ha ben impressionato per la perfomance sul giro secco sin dalle prove libere e ieri aveva il potenziale per portare entrambe le sue vetture in Q3. Nico Hulkenberg non c’è riuscito, ma Kevin Magnussen ha conquistato addirittura la seconda fila, con una P4 a sorpresa, che avrà certamente entusiasmato il suo box, come successo ad Interlagos l’anno scorso.
Iniziato il programma di sviluppo della Haas con un nuovo fondo
Nella prima delle tre tappe americane, che sono a tutti gli effetti una gara di casa, il gruppo tecnico diretto da Simone Resta ha introdotto un importante novità sulla VF-23. A Miami infatti ha fatto il suo debutto un nuovo fondo rivisto nella sua geometria inferiore che ha come obiettivo quello di aumentare il carico prodotto dal sottoscocca, ma anche permettere alla vettura di viaggiare con altezze da terra inferiori, aumentando efficienza generale in tutte le condizione – bassa, media e alta velocità. Queste auto infatti hanno bisogno di stare molto vicino al suolo con il fondo, in particolare stiamo vedendo come la filosofia aerodinamica della Ferrari lo richieda, da qui Haas prende molti pezzi ed ispirazioni.
Una delle ‘armi’ su cui la Haas potrà contare anche oggi in gara e che ieri in Qualifica è stata importante sarà la velocità di punta. Il team americano aveva come punto debole la velocità di punta, con un drag importante (apparso già nel 2022 ed evidenziato dopo che la Ferrari ha diminuito i CV delle proprie PU), che l’ala posteriore e una vettura più bassa, quindi più efficiente, ieri hanno mitigato alla perfezione, permettendo a Hulkenberg e Magnussen di essere tra i più veloce in rettilineo con velocità massime sui 338km/h (solamente Red Bull va oltre il 340km/h)
La squadra di Gunther Steiner si aspetta un buon passo avanti da questo aggiornamento e le risposte sono state positive in questi primi due giorni del weekend, attendendo poi la gara. Gli unici riscontri su cui può far federe la Haas sono il (breve) long run delle FP2 dove Kevin Magnussen è stato il più veloce del midfield, non così distante dai migliori, anzi. Rimane l’incognita di carico di carburante, ma il danese è positivo in vista della gara. “La macchina si è comportata bene nei long run, non da P4, però da fare punti ed essere nei primi 7-8 sì. Abbiamo portato piccoli aggiornamenti qui e sembrano funzionare, ma vedremo domani e nelle settimane dopo questo weekend dove analizzeremo bene tutti i dati”.
La bandiera rossa regala la P4 a Magnussen, il traffico nega la Q3 a Hulkenberg
La prestazione della Haas è stata buona fin dal primo giro delle FP1 e questa è una buona indicazione del progresso che il nuovo fondo può portare, ma la cosa più importante rimane il fatto che entrambe le vetture avevano il potenziale per arrivare in Top 10 in qualifica. Nico Hulkenberg purtroppo non è riuscito a chiudere il suo secondo giro in Q2 nel migliore dei modi a causa del traffico “La velocità c’era, la macchina qui va molto bene solo che il mio giro in Q2 è con gomme usate. Non sono riuscito a fare il giro con il treno di set nuove a causa del traffico nel giro di preparazione, è un peccato” ha commentato il tedesco che, come il compagno di squadra, stava andando veramente forte.
“Come la Pole in Brasile? No, quella è ancora meglio, però sono felice del risultato. P4 nel Gran Premio di casa del team, è un buon risultato.” Felice del risultato ovviamente Kevin Magnussen che ha poi analizzato la propria prestazione, parlando di qual’è stata la chiave per questo importante risultato. “La bandiera rossa ci ha aiutati, ma la prestazione c’era, abbiamo guadagnato forse 1-2 posizione così, ma sono le corse, può succedere. C’era tanta evoluzione di pista ed era difficile da starci dietro, però il mio giro con le gomme usate è stato buono e alla fine mi ha dato la P4 in partenza domani”. La Haas dovrà confermare domani il suo progresso, in gara, con le aspettative che sono quelle non di confermare la posizione di partenza, ma di fare qualche punto provando a stare nella Top 8.
Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Giuliano Duchessa