Alla vigilia del GP Monaco si parla molto delle possibilità che avranno McLaren e Ferrari di mettere in difficoltà la Red Bull. Chi ha perso terreno nei pronostici e nelle classifiche iridate, invece, è la Mercedes. Il team guidato da Toto Wolff è ormai la quarta forza del campionato e fatica a ricucire il gap con le scuderie di vertice, nonostante i recenti aggiornamenti fatti debuttare sulla W15. Il tortuoso tracciato di Monte Carlo potrebbe però offrire un’occasione alle Frecce d’Argento per uscire dalla mediocrità degli ultimi mesi, tanto che Lewis Hamilton si è dichiarato più fiducioso del solito in vista del weekend nel Principato.
Hamilton: “W15 più prevedibile e divertente da guidare rispetto alle Mercedes precedenti”
La Mercedes arriva a Monaco dopo aver introdotto diverse novità negli ultimi due gran premi disputati a Miami e Imola, primi step di un lungo cammino di aggiornamenti già stabilito fino all’appuntamento estivo di Silverstone. Questo fine settimana, complici le caratteristiche della pista, la W15 si presenta quasi inalterata, ma Lewis Hamilton nell’incontro con i media compreso Formu1a.uno si è dichiarato comunque più ottimista rispetto agli ultimi anni: “Fondamentalmente nelle ultime due gare abbiamo distribuito il pacchetto di aggiornamenti su due fine settimana. Qui non abbiamo novità, abbiamo il nostro più alto livello di carico aerodinamico, come tutti, e abbiamo un’ala evoluta. Per il resto, non sappiamo davvero dove saremo questo fine settimana. Sicuramente mi sento più emozionato rispetto alle due vetture precedenti, questa è un vero work in progress e dovrebbe essere molto migliore qui rispetto almeno all’anno scorso“.
Dopo il lavoro fatto in preparazione del GP Monaco al simulatore, sarà ora il circuito cittadino a dare le risposte sulle gerarchie. Hamilton ha voluto sottolineare come siano tantissimi i fattori che entrano in gioco una volta che si scende fisicamente in pista, motivo per cui le prove libere del venerdì possono riservare anche sgradite sorprese: “Siamo in balìa dei capricci degli strumenti di simulazione e dobbiamo capire quanto aderenza dà l’asfalto, quanto è sconnesso, quanto in alto o in basso puoi portare l’auto, il bilanciamento a bassa velocità, la distribuzione del peso, il camber, tutte queste cose. Ci sono così tante cose che entrano in scena… puoi esercitarti sul simulatore, ma è solo quando arrivi sulla pista reale che scopri i problemi che potresti avere o meno“.
Anche se l’otto volte iridato quest’anno non è ancora andato oltre il sesto posto, ottenuto sia a Miami sia a Imola, il feeling di Hamilton con la W15 sembra migliore rispetto alle vetture del recente passato: “Nel mondo perfetto, inizi a correre e non guardi indietro, ma non è stato così negli ultimi due anni. Come ho detto, sono più fiducioso per questo fine settimana. Questa macchina è molto più prevedibile e molto più divertente da guidare. Non è ancora perfetta, ma sta procedendo nella giusta direzione“. Le sensazioni del pilota inglese sono confermate dalle recenti dichiarazioni del direttore tecnico James Allison, il quale ha quantificato in un paio di decimi il passo in avanti della Mercedes rispetto ai top team.
Il problema dell’adattamento ai tratti ad alta e bassa velocità
Uno dei principali problemi che la Mercedes si sta trovando ad affrontare in questa stagione riguarda la difficoltà nel trovare un equilibrio che permetta alla W15 di comportarsi bene sia nelle curve a bassa velocità sia in quelle ad alta velocità. Finora la monoposto si è sempre comportata bene alternativamente o su un tipo di curve o sull’altro. Anche per questo motivo, il tortuoso tracciato di Monte Carlo potrebbe essere d’aiuto, se si riuscirà a trovare il giusto setup per affrontare le tante curve lente. A riguardo, Hamilton ha dichiarato: “Direi che se guardiamo a Suzuka, siamo stati molto lenti nei tratti a bassa velocità. Se guardiamo a Jeddah, eravamo veloci alle basse velocità e terribili ad alta velocità. Quindi non ne ho idea finché non uscirò domani. Penso che dovremmo stare un po’ meglio qui, sono convinto che la macchina lo sia. Non eravamo così lontani nelle qualifiche dell’anno scorso, con una macchina molto peggiore, quindi spero che questo dica qualcosa per questo fine settimana“. Nel 2023 Hamilton si qualificò sesto, a 3 decimi e mezzo dalla pole realizzata da Max Verstappen con un incredibile ultimo settore.
Colmare il divario dai top team: l’esempio della McLaren
Un anno fa la McLaren occupava delle posizioni di classifica ben peggiori dell’attuale Mercedes, ma il team di Woking è stato in risollevarsi fino a diventare il più grande antagonista della Red Bull. Come già sottolineato da Toto Wolff, quello degli uomini guidati da Andrea Stella è un esempio che serve da motivazione anche per la Mercedes: “Penso che abbiano appena dimostrato che è possibile colmare il divario e recuperare il ritardo se il lavoro è svolto correttamente – ha sottolineato Hamilton parlando della sua ex squadra – Questo è ciò che ci ha ispirato. C’era molto ottimismo a Imola da parte di James (Allison) riguardo agli aggiornamenti che arriveranno più avanti nella stagione“.