L’ultima stagione di Lewis Hamilton con la Mercedes, preceduta dall’annuncio del suo passaggio in Ferrari nel 2025, è stata impreziosita dalle due vittorie ottenute a Silverstone e Spa, ma anche da alcune situazioni controverse con il team che, almeno dall’esterno, sono state subito ricondotte alla prossima rottura di un binomio in grado di vincere 8 titoli Costruttori e 6 titoli Piloti negli ultimi 10 anni. Un clima che ha anche alimentato un episodio eclatante: l’invio a diverse personalità del paddock di un’email anonima che accusava la scuderia di Brackley di sabotaggio nei confronti del britannico.
L’errore della Mercedes a Singapore
L’ultimo episodio si è avuto nel recente GP Singapore, quando la Mercedes ha imposto a Hamilton di prendere il via con gomme Soft invece che con le Medie. Una decisione che si è rivelata completamente sbagliata e che ha compromesso il risultato del sette volte iridato, classificatosi sesto dopo essere partito dalla terza posizione.
I vertici del team hanno fatto mea culpa su questa decisione. Il Direttore Tecnico James Allison ha motivato la scelta della mescola più morbida così: “Speravamo di recuperare una o due posizioni in partenza con il vantaggio della Soft“, salvo poi ammettere che “è stato un chiaro errore“. A complicare ulteriormente i piani immaginati dagli strateghi della Mercedes una prima parte di gara disputata su ritmi molto più elevati rispetto alle ultime edizioni, quando chi era al comando aveva gestito di più il ritmo girando su tempi molto lenti. Sullo stesso tenore le dichiarazioni di Toto Wolff , anche lui costretto ad ammette che “con il senno di poi avremmo dovuto montare le Medie“.
Lo sfogo di Hamilton dopo la gara
La scelta imposta dalla Mercedes che gli ha compromesso la gara ha ovviamente contrariato Hamilton, il quale inizialmente si era limitato a parlare di situazione frustrante e di evidente errore di strategia. In un evento organizzato a Kuala Lumpur dal title sponsor Petronas, il britannico era tornato sull’ultimo gran premio, ribadendo come la decisione di montare le Soft al via fosse stata del team e che “non aveva senso“.
Il sette volte iridato in quella occasione aveva rivelato come “sin dalla notte prima della gara, la squadra mi aveva informato dell’intenzione di diversificare la strategia per le due vetture. Nel meeting del mattino sono poi rimasto un po’ perplesso perché in passato non mi sarei mai ritrovato in quella situazione. […] Quando siamo così vicini, non ha alcun senso farlo. Per questo ho lottato quanto più possibile per partire con le Medie, ma la squadra ha continuato a sostenere che sarei dovuto partire con le Soft. Quando abbiamo tolto le termocoperte e ho visto che tutti erano con le Medie, è stato frustrante“.
Il chiarimento di Hamilton sui social network
Come spesso accade al giorno d’oggi, le parole di Hamilton hanno rapidamente iniziato a circolare sui social network e a venire riprese dai siti d’informazione, assumendo spesso una connotazione molto più negativa di quelle che erano le intenzioni del pilota inglese.
Per questo motivo, Hamilton ha utilizzato proprio i social network per fare chiarezza, pubblicando una storia su Instagram per negare che tra lui e la Mercedes ci siano in corso tensioni legate all’episodio di Singapore: “So che ci sono state molte chiacchiere sull’ultima gara e sulla nostra strategia a Singapore, che semplicemente non ha funzionato. Quando ciò accade, è naturale essere frustrati ed è facile per me esprimere questa frustrazione. Sapevamo che partire con gomme morbide sarebbe stata una mossa audace e rischiosa, ma che avrebbe potuto darci un vantaggio all’inizio e alla fine ho concordato con quella raccomandazione. Abbiamo anche calcolato male cosa avrebbero potuto fare gli altri. Non fraintendete, però, le cose vanno bene con la squadra“.