La FIA è recentemente intervenuta a livello regolamentare per attuare modifiche volte a chiarire alcuni aspetti che rappresentavano delle zone grigie. Non solo a livello tecnico con delle specifiche su ciò che riguarda l’impianto frenante e l’uso di mule car nei test Pirelli, ma anche nella parte di regolamento sportivo. A fare da esempio sono alcuni casi che si sono visti durante questa stagione, e che hanno causa delle discussioni. Modifiche che quindi saranno effettiva a partire dal primo Gran Premio al rientro dalla sosta, ossia Zandvoort.
Diversi casi in questa stagione hanno evidenziato il bisogno di chiarimenti: la FIA interviene
Tra le modifiche che si possono ritenere minori, sono quelle relative alle procedure prima della partenza, ad esempio. I piloti dovranno presentarsi in griglia 16 minuti prima dell’inno e non 14 come accaduto fino a SPA. Una notizie che era già nell’aria e serviva trascrivere sul regolamento è invece la conferma dell’aumento di peso delle monoposto da 798 kg a 800 kg – senza benzina – che era stato discusso in precedenza. Così come quello dei piloti salito ad 82 kg, rispetto agli 80 kg di questa stagione. Una questione che, curiosamente, parlando dell’ultima gara svolta, avrebbe aggravato la posizione di George Russell a SPA e avrebbe potuto coinvolgere qualcun’altra delle vetture che hanno adottato la strategia ad una sosta, qualora anche loro avessero sofferto di un degrado superiore alle aspettative, come capitato in Mercedes.
A proposito di Mercedes, la FIA è intervenuta per chiarire alcune cose capitate durante l’anno. In Austria, ad esempio, il team di Toto Wolff fu multato poiché i meccanici lavorarono sulla macchina di Lewis Hamilton, in pit lane, senza tutto il dovuto equipaggiamento. La FIA ha così specificato che, in ogni istante, qualora i meccanici agissero sulla vettura, dovranno rispettare tutte le normative di sicurezza in merito all’equipaggiamento da indossare, andando a chiarire così una regola già esistente. Rimanendo in tema di fatti contrastanti accaduti in stagione: Fernando Alonso nella Sprint del GP di Cina prese una penalità di 5 secondi ma si ritirò successivamente dalla gara, scontando una penalità che a quel punto divenne irrilevante. Anche in questo caso la FIA ha chiarito – facendo debita differenza tra il grado di penalità – che qualora non fosse possibile scontare la penalità nella stessa gara, a causa di un ritiro ad esempio, questa potrà essere portata alla gara successiva.
Sempre in Cina ci fu una discussione, con relativo reclamo da parte di Aston Martin, su Carlos Sainz che, dopo un incidente contro il muro, riuscì a ripartire con la sua Ferrari per tornare ai box, completando poi le qualifiche. La regola originale faceva riferimento solo a cosa fosse e non fosse possibile quando si applicava la dicitura di una vettura ‘Stop on track’ (ferma in pista), oltre un determinato lasso di tempo non ben definito. La FIA ha così chiarito anche questo punto, confermando la sua decisione di non penalizzare Carlos Sainz in Cina, precisando infatti che “qualsiasi pilota la cui vettura si ferma in pista in qualsiasi area diversa dalla Pit Lane durante le qualifiche o la sessione di qualificazione sprint e riceverà assistenza fisica, non gli sarà permesso riprende parte alla sessione”. Nel caso appunto dello spagnolo, in Cina non ricevette alcuna assistenza fisica, rimettendo in moto e tornando ai box da solo, potendo quindi regolarmente proseguire la qualifica.