Jeddah, analisi dati midfield: pochi decimi separano le cinque squadre

Andrea Vergani
12 Mar, 2024

A Jeddah Nico Hulkenberg e Haas hanno conquistato il primo punto del “midfield” in stagione: dopo una gara sfortunata in Bahrain dove probabilmente il tedesco sarebbe riuscito a lottare e ottenere la decima posizione, qui la fortuna e un grande lavoro di squadra sono state le chiavi per il punto conseguito. Per Williams e Racing Bulls ci sono dei rimpianti, perché soprattutto Albon ha mostrato un passo migliore di quello della Haas e sufficiente per lottare nella zona punti. La sfortuna del pilota tailandese è stata quella di non trovarsi mai direttamente dietro la Haas di Magnussen: nei primi giri dopo la Safety Car Tsunoda ha subito il sorpasso e non è riuscito più a recuperare quella posizione, con il danese che ha resistito oltrepassando il limite più di una volta, mentre Ocon non è riuscito a sorpassare Magnussen a causa della mancanza di potenza dell’Alpine. Guanyu Zhou è stato autore di una gara pulita, ma il passo gara della Stake Sauber non è stato sufficiente per mantenere il passo di Hulkenberg, e la C44 si è dimostrata una vettura con delle carenze in termini di velocità per arrivare ai primi di questo gruppo.

GP Jeddah: Williams e Haas le più veloci, ma i distacchi sono minimi tra le squadre del ‘midfield’

Analizzando solamente gli ultimi quindici giri del Gran Premio, adattando i dati a vantaggi offerti da pneumatici nuovi, si nota la superiorità di passo di Alexander Albon e le due Haas, nonostante il danno all’ala sulla FW46 del tailandese. “Avevamo una macchina migliore di quella che abbiamo mostrato oggi, quindi ora l’attenzione è rivolta a migliorare per l’Australia” ha commentato l’ex pilota Red Bull, deluso dall’occasione persa principalmente a causa di circostanze sfavorevoli: dopo il rientro della Safety Car Magnussen è sempre riuscito a tenere vetture tra sé e la Williams, in particolare la lenta Alpine di Ocon che ha fatto da cuscinetto e ha permesso a Magnussen di rallentare quasi un secondo e mezzo al giro nel primo settore senza perdere la posizione nei lunghi rettilinei arabi. 

In Bahrain la squadra di James Vowles aveva riscontrato alcuni problemi tecnici alla vettura, a Jeddah invece la situazione è migliorata e secondo Dave Robson, Head of Vehicle Performance, non si sono verificati gli stessi problemi nei 50 giri di sabato e senza il gioco di squadra di Haas c’è la convinzione che i punti sarebbero arrivati: “Nonostante i danni, Alex è stato in grado di attaccare e sorpassare diverse vetture, ma non è riuscito a conquistare la posizione finale a punti a causa del preciso gioco di squadra della Haas. Anche se siamo frustrati per essere finiti appena fuori dai punti, ci sono degli aspetti positivi nella giornata di oggi, tra cui il ritmo di gara della FW46″. La “chicane mobile” Magnussen rende difficile analizzare i dati con certezza, ma tra Haas e Williams l’impressione è che ci fosse meno di un decimo di vantaggio a favore della vettura storica inglese. Haas è la vettura che ha migliorato di più da Qualifica a Gara rispetto a Red Bull, qualcosa di impressionante se si guarda la stagione 2023 della squadra di Gene Haas: nonostante un assetto piuttosto scarico che ha reso la VF24 la vettura più veloce nei rettilinei in Qualifica, è stata la vettura che ha perso meno prestazione tra venerdì e sabato nel veloce primo settore.

Racing Bulls è l’incognita più grande della domenica: Yuki Tsunoda era in piena lotta per la decima posizione al rientro della Safety Car, ma dopo il sorpasso subito da Magnussen non è più riuscito ad attaccare il numero 20 a causa del “comportamento antisportivo”, definito così dal direttore sportivo Alan Permane, e poi ha iniziato a perdere posizioni nella seconda parte della gara. Il giapponese ha definito negativo il passo gara: Oggi abbiamo avuto problemi di passo e di grip, quindi è stato difficile guidare. Analizzeremo il nostro ritmo di gara e capiremo perché abbiamo faticato così tanto”. Sauber e Alpine invece si confermano nelle ultime posizioni come in Qualifica: la C44 ha trovato difficoltà nelle curve a media e alta velocità principalmente e in gara ha sofferto con la mescola dura “non riuscendo a trovare la finestra operativa ideale dalla C2”. La monoposto francese ha faticato nelle curve a media e bassa velocità, non aiutata dai chili in più che si sta portando dietro in questo inizio di stagione, e uno sconsolato Ocon ha affermato: “Non siamo abbastanza veloci per andare a punti e questa è la situazione in cui ci troviamo in questo momento”. In particolare per Sauber ci sono anche da risolvere alcuni problemi nella fase dei pit stop, a Jeddah i meccanici hanno faticato ancora con le i dadi delle gomme, facendo segnare una sosta da 5 secondi, e un’altra da 29, Alunni Bravi ha commentato: “E’ stato un problema simile a quello del Bahrain, non colpa dei nostri meccanici ma qualcosa che richiede un’analisi precisa”.

Gli aggiornamenti saranno cruciali per stabilire l’ordine nella seconda parte di stagione

I dati di Jeddah confermano il distacco di circa mezzo secondo da Aston Martin nel passo gara, un divario che è da confermare in Australia prima dell’arrivo dei primi pacchetti stagionali in Giappone, che nel gruppo di Alpine, Williams, Racing Bulls, Sauber e Haas potrebbero avere impatti importanti. Il distacco tra le cinque squadre si aggira intorno ai tre o quattro decimi variabili tra un fine settimana e l’altro, e il potenziale per migliorare le vetture c’è: Alpine avrà degli sviluppi “facili” rimuovendo il peso in eccesso sulla A524, Haas è all’inizio di un nuovo concetto aerodinamico, e le altre hanno importanti difficoltà da risolvere. L’anno scorso Alpha Tauri e Williams hanno recuperato 4 decimi a Red Bull tra inizio e fine stagione, indicativamente dovrà essere quello l’obiettivo per essere in testa a questo gruppo nelle ultime gare dell’anno. La difficoltà starà principalmente nel trovare occasioni per fare punti visto il distacco abissale con la prima parte dello schieramento: si tratterà anche di essere la sesta forza nel fine settimana giusto.

Autore: Andrea Vergani

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