La F1 torna a Singapore: novità Ferrari e non solo

Paolo D’Alessandro
29/09/2022

La F1 ritrova Singapore dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia. Il circus si prepara ad affrontare la doppietta asiatica, con Suzuka in calendario settimana prossima, dopo ben due settimane senza F1 dovuti all’assenza del GP di Russia. I team hanno dunque avuto modo di lavorare molto in fabbrica per l’ultima parte di stagione dopo il trittico Spa-Olanda-Monza. Lavori di affinamento del setup e degli elementi a disposizione ma anche di nuovi da introdurre per questo finale di campionato. Red Bull spera in una volata solitaria, ma dovrà fare i conto con una Ferrari che vuole ritornare alle prestazioni mostrate durante la prima e centrale parte di mondiale mentre Mercedes ambisce sempre alla prima vittoria stagionale.

Le novità attese sono diverse e non di poco conto. Il budget cap sta limitando, ma non fermando, le squadre. Questi ultimi appuntamenti saranno cruciali anche in vista del 2023, provando soluzioni che possono indirizzare lo sviluppo per le vetture dell’anno prossimo. Lampante sarà l’esempio di Mercedes, ancora non del tutto convinta dell’approccio da usare sulla prossima vettura a causa di una W13 che sta creando loro veri e propri grattacapi.

Singapore: un Gran Premio impegnativo anche al simulatore

La F1 ritorna su un circuito cittadino seppur con carreggiate molto larghe rispetto a quanto vediamo a Monaco, ma su velocità inferiori di Jeddah. La pista richiede un assetto da alto carico aerodinamico. Temperature e tracciato rendono questa pista una delle più severe soprattutto per le macchine. Il circuito è formato da 23 curve ed è da considerarsi da media-bassa velocità. Qui la trazione è una caratteristica fondamentale nella realizzazione dei tempi. Il tempo passato full throttle e le due zone DRS non sono particolarmente incisive, ma dovrebbero comunque facilitare i sorpassi grazie ai regolamenti 2023.

Le alte temperature, l’umidità e l’instabilità meteorologica di queste zone sono solo alcuni dei fattori che rendono complesso questo appuntamento. La pista storicamente presenta avvallamenti e buche importanti che hanno sempre reso complicata la vita agli ingegneri. Quest’anno che la questione altezze da terra e rigidità delle sospensioni è ancor più importante, potrebbero esserci dei grattacapi in più. In Belgio abbiamo visto quanta perfomance, alcuni team, hanno perso per adattarsi alle esigenze dell’asfalto e soprattutto per evitare problemi di usura alla tavola all’Eau Rouge. Zandvoort anche ha presentato qualche problema, seppur in maniera minore. A Singapore si tornerà a parlare di regolazioni di altezza in modo importante durante le Prove Libere. Vedremo se il nuovo asfalto aiuterà – o peggiorerà – questa peculiarità.

Piloti e ingegneri pensano anche che una pista di questo tipo potrebbe riportare alla luce il problema del bouncing. I temi di discussione saranno molteplici. Il GP di Singapore risulta uno dei più complessi da simulare in fabbrica. I tecnici si aspettano dunque di non arrivare in pista con un setup già ottimizzato. L’ultimo ricordo risale al 2019 e una situazione tale già si verificò. Ferrari arrivò su un circuito ostico per caratteristiche, mentre Red Bull e Mercedes si dovevano esaltare. Il lavoro a Maranello fu ottimo – anche con degli aggiornamenti introdotti al Venerdì come quelle lunghe appendici sotto il muso delle vecchie vetture – mentre gli altri due team ebbero grossi problemi con avvallamenti e cordoli, finendo per soffrire nei confronti di una SF90 che stupì sia in Qualifica che in Gara.

Pirelli in aiuto dei team ma pone l’attenzione alla gestione delle ruote posteriori

“Portiamo qui la gamma di mescole più morbide per offrire ai piloti più aderenza possibile in un circuito che richiede tanta precisione.” Così Mario Isola ha spiegato la scelta da parte di Pirelli di portare a Singapore le mescole C3-C4-C5. Il circuito non è particolarmente severo a livello di abrasione e degrado, ma potrebbe incidere su questo fattore l’elevata temperature che troveranno. Il correre di notte certamente aiuterà a non girare su un asfalto con temperature roventi.

“Qui la trazione sarà fondamentale e gestire le ruote posteriori al meglio per garantire la ripresa necessaria sarà la chiave del successo” Un uso eccessivo dei compound morbidi infatti potrebbe pregiudicare la chiusura del giro in Qualifica O il ritmo in gara sulla lunga distanza. Mario Isola inoltre offre un interessante spunto di riflessione legato a queste nuove vetture. “Queste macchine sono sottosterzanti di natura, quindi trovare il giusto bilancio, stabilizzando l’anteriore senza penalizzare la trazione, sarà ancor più importante”

Nuove evoluzioni per Ferrari e Alpine, ma anche per Aston Martin, McLaren e Mercedes.

Un campionato indirizzato in più parti della classifica e il budget cap non stanno fermando però lo sviluppo di alcuni team. Sono al momento che scriviamo confermati sviluppi per Ferrari, Alpine, Aston Martin e Mercedes. Alcuni di essi anche annunciati dagli stessi team in questi giorni di pausa.

Tra i team che vedremo aggiornarsi ci sarà sicuramente Ferrari. Il lavoro di Carlos Sainz a Fiorano è andato proprio in questa direzione. A Maranello si è lavorato per portare un nuovo fondo in quel di Singapore. L’obiettivo è ritrovare un po’ di carico aerodinamico ma soprattutto ricreare quell’equilibrio che potrà permettere alla F1-75 di tornare ad essere usata su valori ‘noti’ in termini di setup meccanico e altezze da terra.

Chi ha grandi aspettative per il proprio update è invece l’Alpine. Un nuovo fondo che dovrebbe portare “un grande step in termine di carico aerodinamico’. 

Attenzione anche a McLaren però che, in risposta, si presenterà a Singapore con una veste aerodinamica aggiornata. I tecnici diretti da James Key hanno lavorato ad un aggiornamento dei sidepods e ad un nuovo fondo che farà il suo debutto proprio a Marina Bay. La lotta per il quarto posto costruttori è ancora viva tra i team di Enstone e Woking. Queste novità saranno anche la base delle vetture che, presumibilmente, vedremo nella stagione prossima.

Nel midfield anche Aston Martin ha annunciato l’ultimo grande pacchetto di aggiornamenti per la loro vettura. Una stagione iniziata nelle retrovie e che vede ora il team di Stroll lottare per i punti, faticando però ancora in Qualifica. Alpine spera così di assicurarsi il quarto posto, mentre la Aston punta ad un recupero su AlphaTauri e Haas in questo finale di stagione.

Anche Mercedes porterà un nuovo pacchetto di aggiornamenti per aumentare il carico aerodinamico della W13. L’obiettivo è sempre il solito: comprendere al meglio questa macchina, ma soprattutto permettere a George Russell e Lewis Hamilton di conquistare la prima vittoria del 2022. Il Gran Premio di Singapore – e il conseguente a Suzuka – offriranno molte risposte ai team in vista di questi ultimi appuntamenti. La ‘pausa’ è terminata e l’attesa è già alta per il ritorno di uno degli appuntamenti più interessanti e affascinanti del panorama della F1, il notturno di Singapore.

Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Piergiuseppe Donadoni & Giuliano Duchessa

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