Al termine del venerdì c’era un moderato ottimismo in casa Red Bull, completamente svanito invece dopo le qualifiche. Sia Max Verstappen, che Helmut Marko avevano infatti affermato di essere sulla buona strada nella comprensione di ciò che non aveva funzionato sulla RB20 negli scorsi appuntamenti, tuttavia, l’ottava posizione di Checo Perez e soprattutto la settima di Max Verstappen hanno fatto (ri)apparire i fantasmi all’interno del team campione del mondo.
Verstappen: “In Q3 ho avuto molto sottosterzo con la gomma nuova”
Verstappen non partiva con i favori del pronostico nella qualifica del GP d’Italia, quella era la Mclaren, tuttavia, ha effettuato due buone sessioni (Q1 e Q2), per poi affondare invece nella decisiva e ultima parte di qualifica. Il primo tentativo nel Q3 è stato descritto da Verstappen come “scioccante”, tanto da metterlo in ottava posizione provvisoria. Nemmeno il secondo tentativo è andato meglio per l’olandese, facendogli guadagnare solamente la posizione sul compagno di squadra e dandogli la 7a posizione in griglia nella gara di domani. “Quando ho montato i due set di gomma nuova in Q3, all’improvviso ho avuto molto sottosterzo.” ha affermato un campione del mondo, che ha fatto molta fatica a far girare la propria Red Bull nell’ultima parte della qualifica, principalmente in ingresso alla prima chicane e alla Roggia ma anche alle due di Lesmo.
E’ chiaro che i problemi di bilanciamento della RB20 sono presenti da molte gare; i continui test sulle diverse specifiche di fondo ne sono una prova, con il team di Milton Keynes che, per Monza, ha optato per far utilizzare solo il fondo nuova specifica a Verstappen, concentrandosi cosi nell’ottimizzandone dell’assetto, mentre Perez è passato a quella specifica dalla FP3. “Lo squilibrio nella RB20 è evidente da tempo. Abbiamo sovrasterzo o sottosterzo o addirittura entrambi” – ha spiegato il tre volte campione del mondo – “Cerchiamo di correggerlo il più possibile da una curva all’altra. Tutto quello che stavamo cambiando si era rivelato abbastanza buono in Q2 ma nella Q3 non funzionava più niente, i cambiamenti erano esattamente gli stessi, ma all’improvviso la macchina non funzionava più”. Anche Checo Perez è di un’opinione simile: “Direi che al momento il problema principale è una mancanza e costanza nel bilanciamento. A volte possiamo fare qualche giro molto veloce, ma è difficile ripeterli” affermando che anche la mancanza di un’ala posteriore pensata specificatamente per Monza può avere inciso “più di quanto pensassimo inizialmente”, un qualcosa su cui è d’accordo anche Verstappen. “Non abbiamo mai avuto un’ala Monza negli ultimi anni, ma la nostra macchina è stata abbastanza buona da compensare questo. Forse è qualcosa che dovremmo fare diversamente per il prossimo anno” ha affermato il tre volte campione del mondo, per una scelta che la Red Bull ha sempre effettuato per risparmiare del budget.
Sorpresa RB20: performava meglio con le gomme usate che con quelle nuove
Ciò che ha reso molto strana e inconcepibile la prestazione della Red Bull in qualifica è il fatto che la RB20 performava meglio con gomme usate rispetto ai set nuovi. “Non capisco perché siamo riusciti a far segnare un 1.19.6 con gomme usurate e poi non siamo riusciti ad andare oltre un 1.20.0 con due set di soft nuove” ha affermato Horner a Sky UK, per un problema che quest’anno era più di casa Ferrari, con spesso l’incapacità di estrarre il massimo dalla gomma nuova e non migliorarsi molto tra Q2 e Q3, anche se Red Bull ha esasperato molto questo fattore tecnico nelle qualifiche di Monza condirando che anche Perez, nel Q3, ha fatto segnare il miglior crono con gomme usate. Incredibile vedere che la velocità alla Lesmo 2 è stata inferiore di oltre 10 km/h con gomme nuove rispetto a pneumatici usati, cosi come all’Ascari. In due curve, il tre volte campione del mondo si è preso quasi 4 decimi da Lando Norris, un gap dovuto al forte sottosterzo che lo avrebbe portato a lottare con la Ferrari e la Mercedes.
A Monza il nuovo asfalto potrebbe avere esasperato i problemi di una Red Bull RB20 che presenta una finestra di funzionamento piuttosto piccola, tuttavia, il team principal inglese non è d’accordo. “I tempi della Q2 erano buoni, quindi non credo che l’asfalto centri molto” ha infatti detto Horner. Resta il fatto che i punti si prendono in gara. Partire in terza fila non è certo la miglior posizione per puntare alla vittoria, tuttavia, ci sono alcuni fattori che, secondo Verstappen, potrebbero venire incontro alla Red Bull, anche se continua a rimanere piuttosto pessimista riguardo ad una importante rimonta. “Se hai problemi di bilanciamento in qualifica, è difficile che verranno risolti all’improvviso in gara.” ha affermato l’olandese. Non una verità consolidata, soprattutto se si prende l’ultimo appuntamento dove la Ferrari ha dimostrato che una brutta qualifica non preclude a priori una gara positiva. “Comunque domani ci saranno anche fattori migliori per noi. Il DRS della nostra ala non è efficiente e quindi in qualifica ci penalizza. In gara dovrebbe essere un po’ meglio, ma ripeto, questo non è il nostro unico problema.” ha concluso Max.