Leclerc respinge la pressione e ottiene la Pole

Paolo D’Alessandro
21 Mag, 2022

Autore: Giuliano Duchessa

Dopo alcuni alti e bassi durante le prove libere, la Ferrari ha concluso le qualifiche prendendo la Pole position. Leclerc ha respinto la pressione dopo l’errore alla chicane e ha usato il suo colpo unico mettendo insieme un giro di un altro livello. Il pilota monegasco ha messo insieme tutti i suoi migliori settori e partirà in prima posizione con Max Verstappen di fianco e Carlos Sainz alle spalle.

Tre decimi tra Charles e il campione del mondo sono tanti, tuttavia l’olandese non ha potuto rispondere per un malfunzionamento al Drs, un problema che non è del tutto nuovo in casa Red Bull. Probabilmente Verstappen sarebbe riuscito a scendere sotto l’1.19, più difficile battere il tempo della Ferrari.

Leclerc ha ottenuto la Pole tramite una ottima preparazione, buona gestione delle gomme nel primo settore, senza strafare, una perfetta parte finale. È uno di quei piloti che sa sfruttare bene l’ultimo minuto. Sembra trasformare l’ansia in una energia positiva, in maniera naturale, non è qualcosa che puoi imparare o totalmente legata all’esperienza. Probabilmente prevale in lui ancora quel puro divertimento di fare il giro anziché la pressione.

Fin qui la vittoria è stata una questione tra i primi due.
A Barcellona di solito chi è in testa può gestire un po’ meglio il ritmo, anche aiutato dall’ultimo settore lento che toglie carico a chi segue. Malgrado questo le auto 2022 hanno mostrato quanto sia meno proibitivo rimanere in scia tra vetture vicine a livello di prestazione.

Detto questo la gara sarà decisa dalla gestione gomme e non vanno sottovalutate alcune incognite. Ci sono quelle legate al passo gara della Ferrari, che però dovrebbe essere stato migliorato di molto. I tecnici hanno visto chiaramente che la direzione di venerdì era sbagliata. Troppa energia sugli pneumatici accendeva il surriscaldamento presto anziché controllarlo, portando in parole povere a scivolare anziché garantire grip meccanico. Una volta innescato non c’era modo di tornare indietro. Un fatto più meccanico che aerodinamico. In FP3 il bilanciamento usato ha dato esito positivo.

Gli aggiornamenti (qui per l’analisi) a bordo della Rossa sono stati confermati e hanno avvicinato i valori di efficienza alla Red Bull sebbene resti ancora del margine a favore della RB18.
I dati mostrano che la F1-75 si confermi superiore in percorrenza e uscita delle curve medie e lente, ovvero quelle dai intorno ai 200/220 km/h. RedBull, a cui da qui si è aggiunta Mercedes, riguadagnano terreno nei tratti di rettilineo.La F1-75 continua ad essere l’auto che sviluppa downforce più stabile in assoluto, il circuito del Montmelo è perfetto per i tecnici per effettuare delle rilevazioni significative.
Un esempio interessante si nota in uscita della lunga curva 3 – dove la stabilità conta – Leclerc può aprire l’8% di acceleratore più di Verstappen.

I tecnici di Newey hanno lavorato per bilanciare l’auto rendendola chiaramente meno rigida possibile, anche accettando di perdere performance sul giro veloce.
Le ottima velocità nella chicane – in rapporto alla Ferrari – ne sono la dimostrazione.

Sul fronte Mercedes Russell ha eseguito una ottima qualifica. L’inglese ha avuto meno problemi di Hamilton a mantenere le gomme posteriori in una finestra migliore.
A livello di velocità ha sviluppato con la sua Mercedes una punta massima di tutto rispetto, toccando i 324 km/h (come Magnussen) e appena meglio di RedBull.

In più – curiosamente – l’inglese in Q3 è stato il più veloce nella percorrenza della velocissima curva 9. Quindi la W13 ha mostrato un passo avanti interessante anche in termini di coerenza e facilità di guida, nonostante il distacco resti corposo su una pista da 78 secondi. I piloti hanno mostrato più fiducia nell’auto e in frenata. C’è curiosità di vedere in gara se questo equilibrio sia frutto di un passo avanti solido, come i tecnici a Brackley sperano.

I pronostici della gara non sono chiari

Gli interventi di correzione del setup tra ieri e oggi hanno aiutato la Ferrari ha sentirsi un po’ più confident riguardo le prospettive di gara. Tuttavia il compound con cui la F1-75 ha sofferto è stato quello medio e – come ha ricordato Leclerc – non è stato nuovamente privato. Quindi il team si è affidato prettamente alle simulazioni fatte a Maranello coi dati raccolti ieri.
A quanto capito sembra non debba essere esclusa una strategia molto aggressiva per Leclerc, cioè usare la gomma Soft nuova al via.

Resta una questione di episodi.

La pole sembra aver dato ragione a almeno fin qui – agli ingegneri di Binotto. La Ferrari, come Red Bull, ha un’auto di grande livello. Tuttavia è una sfida che spesso la domenica ha mostrato svolte non totalmente attese, in un senso e nell’altro.

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