McLaren: Cina in difesa poi a Miami arriveranno i primi aggiornamenti

Piergiuseppe Donadoni
10 Apr, 2024

Per la McLaren è un inizio di mondiale soddisfacente. A Suzuka, il team di Woking è riuscito a consolidare la terza posizione nel Costruttori, facendo segnare più del doppio dei punti di Mercedes e Aston Martin nelle prime quattro gare, pur senza portare in pista alcun importante pacchetto di aggiornamento. Similmente alla Ferrari, i progressi sono stati trovati principalmente grazie ad una maggiore comprensione della MCL38 con il passare delle gare.

 McLaren: la MCL38 è più limitata della Ferrari SF-24

La prestazione di Suzuka può essere considerata leggermente al di sotto delle aspettative per il team inglese, soprattutto dopo la positiva qualifica, tuttavia, c’è da considerare la forza della vettura portata in pista in questa stagione dalla Ferrari, che non presenta più importanti punti deboli nelle diverse macro aree tecniche. Da questo punto di vista è maggiormente limitata la MCL38, mentre la SF-24 si adatta molto bene a tutti i circuiti e attualmente, insieme alla Red Bull, è la vettura più completa della griglia. Non deve sorprendere quindi che McLaren sia rimasta terza forza anche a Suzuka, pur su un circuito certamente più amico dei precedenti.

McLaren

Durante le qualifiche, la super performance della McLaren accoppiata a dei crono certamente al di sotto delle aspettative per la SF-24 hanno mostrato un quadro non così veritiero. “In qualifica possiamo contare su fattori positivi per la nostra vettura alle basse velocità” – ha affermato Andrea Stella – “La gomma nuova, per esempio, ci permette di stare un pò di tempo in meno in curva e il suo extra grip di compensare alcuni nostri punti deboli”. Non è un caso che la MCL38 si sia comportata addirittura meglio della SF-24 alle basse velocità in qualifica, per poi peggiorare di quasi 4 decimi al giro in gara, perdendo questa volta tempo dalla vettura italiana. “In gara abbiamo utilizzato mescole più dure, che espongono  di più i punti deboli della macchina. E’ per questo che abbiamo sofferto un po’ di più rispetto alle qualifiche.” ha fatto sapere l’ingegnere e Team Principal italiano.

A Miami il primo pacchetto di aggiornamenti ma in Cina la MCL38 dovrà correre in difesa

In casa Mclaren sono completamente concordi che il GP del Giappone abbia mostrato come la MCL38 non sia ancora al livello della Ferrari. “La gara ci ha sicuramente dimostrato che abbiamo ancora dei compiti da fare. Non siamo ancora al livello della Ferrari e dobbiamo semplicemente trovare un po’ più di ritmo.” ha infatti fatto sapere Oscar Piastri. Il primo pacchetto di sviluppi arriverà a Miami per la vettura del team inglese ma è molto probabile che non basterà per agguantare la Ferrari. “Anche la Ferrari porterà aggiornamenti [a Imola], così diventerà una corsa a chi aggiornerà meglio. Ma penso che un solo pacchetto di aggiornamenti non sarà sufficiente per prenderli.” ha infatti fatto sapere il TP McLaren, che rimane comunque fiducioso sul potenziale da estrarre dalla MCL38 e quella traiettoria di sviluppo che a Woking ritengono ancora piuttosto ripida.

Prima del Gran Premio di Miami ci sarà però un appuntamento molto temuto per il team di Woking, ossia quel GP di Cina che si è corso l’ultima volta nel 2019, con la vittoria di Lewis Hamilton, e quindi mai con questa nuova generazione di vetture. Il layout non è certamente favorevole per la MCL38. “Ci sono troppi tratti di bassa velocità e tante curve a gomito quindi andremo in Cina per limitare i danni” – ha fatto sapere Stella che poi ha voluto precisare che, nei prossimi mesi, la MCL38 dovrebbe adattarsi maggiormente a tutti i tracciati – “Una volta che avremo sviluppato la vettura, parleremo molto meno della tipologia di layout che ci favoriranno o sfavoriranno”. La squadra inglese crede, comunque, che già da Miami possa iniziare “una fase migliore di questa stagione 2024”. Il piano di sviluppi per la MCL38 non si fermerà presto e altro di importante arriverà nella seconda parte della stagione.

E anche se idealmente una squadra non vorrebbe avere un fine settimana Sprint in un GP assente da ormai quattro anni, Andrea Stella cerca di vedere gli aspetti positivi. “Noi dobbiamo guardarla dal punto di vista delle opportunità e siccome la nostra macchina ha alcuni problemi intrinsechi nelle curve lente, non è un male che gli altri abbiamo solo un’ora di prove libere per estrarre ciò che noi non potremmo fare.” ha concluso l’ingegnere italiano, con un ragionamento tecnico molto fine e intelligente.

Privacy Policy Cookie Policy