Mclaren trova carico, Alpine perde il bilanciamento

Paolo D’Alessandro
23 Lug, 2022

Autore: Paolo D’Alessandro
Passo Gara: Toni Sokolov

Il venerdì a Le Castellet è stato molto importante per la mole di lavoro che i team hanno svolto nelle prime due sessioni di prove libere. Molte squadre hanno scelto la tappa francese per introdurre i loro pacchetti di aggiornamenti e questo vuol dire che soprattutto i valori nel gruppo di mezzo possono anche cambiare in modo repentino. La classifica di fine giornata parla di una McLaren che ha iniziato con il piede giusto il weekend del Paul Ricard, ma i valori si confermano ancora molto molto vicini. Con l’eccezione di Lando Norris, che è riuscito a dare uno ‘strappo’ rispetto alla concorrenza, il distacco tra la P7 e la P17 è di ‘appena’ 7 decimi, nel quale sono rinchiusi 11 piloti.

Le temperature si sono confermate molto calde e la pista ha superato abbondantemente i 50° in entrambe le sessioni. Queste condizioni possono inficiare sulla prestazione in modo diretto, costringendo team e piloti ad una salvaguardia maggiore delle Power Unit, delle gomme e dei freni. Situazioni di questo tipo, curiosamente, avevano penalizzato proprio la McLaren, rispetto ad altri, ad inizio stagione mentre oggi sono riusciti a trovare un giusto equilibrio per la loro MCL36.

McLaren trova carico efficiente e non si preoccupa troppo del caldo e del porpoising

Il team di Woking ci tiene molto a difendere la sua P4 nel mondiale costruttori, conquistata nel 2021 dopo aver lottato anche per la P3 con Ferrari. La Scuderia di Andreas Seidl aveva portato a Barcellona il loro ultimo pacchetto di aggiornamenti corposo e i timori del budget cap avevano spinto gli ingegneri inglesi a frenare un po gli aggiornamenti; tuttavia, in Francia, hanno voluto dare un ‘boost’ alle prestazioni della MCL36, rispondendo così anche ai miglioramenti dell’Alpine, ed hanno messo in pista una “rivoluzione” aerodinamica che comprende fondo e corpo vettura.

La McLaren ha introdotto cosi un cofano motore cambiato nelle sue forme, con pance ora più allungate ai lati e che ai lati dell’abitacolo presentano ora uno scavo, seppur poco accentuato, che va ad emulare quelle che sono le soluzioni di Ferrari ed Alpine, che a sua volta si è ispirata alla Scuderia di Maranello. Le modifiche al fondo sono importanti e utili per cercare maggior carico aerodinamico, così da non dover compensare con ali eccessivamente grandi, aumentando il drag che ha condizionato le prestazioni di Norris e Ricciardo nella prima parte di stagione. I riscontri sono stati positivi e fin qui hanno mostrato una McLaren veloce in rettilineo – toccando 325 km/h contro i 329 km/h dell’AlphaTauri (miglior riferimento del midfield) – ed essere poi molto concreta nei due settori guidati, con entrambi i piloti in Top 10. Il passo gara di Norris inoltre lo mette, con 1.39.5 di media, più veloci di (quasi) tutti i suoi diretti rivali a parità di mescola (media) mentre Ricciardo ha svolto un lavoro su gomma Hard e Soft, con riscontri però non molto entusiasmanti.

Lando Norris ha confermato come nelle ultime settimane il porpoising sia ‘arrivato’ anche sulla McLaren, dando però un’interpretazione positiva alla questione. “Forse vuol dire che siamo nella direzione giusta. Abbiamo visto Ferrari e Mercedes averne tanto in passato e sono decisamente più veloci di noi. RedBull forse lo gestisce in modo diverso con qualche trucco. Il pacchetto è sicuramente un piccolo passo avanti”. Il nuovo pacchetto di aggiornamenti è stato provato al mattino dall’australiano mentre Norris è rimasto alla vecchia specifica per poi utilizzarla al pomeriggio avendo un confronto diretto back-to-back.

Alpine un pò persa nel GP di casa, AlphaTauri avanza con gli aggiornamenti

Sotto la lente d’ingrandimento finiscono ovviamente i ‘padroni di casa’. Il team Alpine ha avuto un venerdì piuttosto complicato e anonimo dal punto di vista delle prestazioni, con Esteban Ocon che ancora una volta ha fatto fatica ad adattarsi seduta stante al circuito e al comportamento della macchina. Il lavoro svolto dalla squadra francese ha richiesto però il supporto di entrambi i piloti che si sono dovuti prestare all’analisi di diversi pezzi portati per il Gran Premio di casa tra cui un nuovo fondo.

 

“Abbiamo provato diversi pezzi portati in pista oggi ed abbiamo ricevuto feedback positivi e simili dai nostri piloti, anche se non abbiamo trovato il giusto bilancio della macchina e quindi dovremo lavorare su questo” ha rivelato il direttore tecnico, Pat Fry, che ha poi svelato come domani arriveranno altri pezzi per aggiungere perfomance e continuare così il lavoro di apprendimento e miglioramento della macchina”. Il lavoro dell’Alpine sarà soprattutto quello di fronteggiare le alte temperature che possono penalizzare la loro gestione gomma, sia nel giro secco che nei long run.

Il team francese ci tiene tanto a fare bene, tanto quanto Pierre Gasly, che si è detto molto felice di aver ricevuto il primo importante aggiornamento proprio a casa propria. Il suo compagno di squadra ha guidato al mattino la AT03 in versione ‘standard’, affermando poi di aver sentito subito la differenza quando al pomeriggio ha potuto anche lui beneficiare degli aggiornamenti. Franz Tost ha rivelato che entrambi hanno a disposizione solamente i componenti montati in macchina, in caso di danno il team dovrà tornare alla vecchia specifica. “Gli aggiornamenti si sentono subito alla guida. Siamo tornati in Top 10 in entrambe le sessioni e questo è un bel segnale. L’anteriore ora è molto più forte e preciso, soprattutto in queste curve veloci dove noi scivolavamo e surriscaldavamo subito le gomme. Quest’ultimo problema c’è ancora e dovremo lavorare per provare a risolverlo”. ha chiosato a fine giornata Gasly. I dati mostrano che l’AlphaTauri ha ritrovato comunque un buon bilancio generale e la vettura è tornata efficiente nel dritto, incisiva nelle curve lente, ma non soffre più molto nelle curve veloci – dove invece, ad esempio, Alfa Romeo perde del terreno rispetto ai competitors.

Lato Haas, il team di Gunther Steiner porterà in Ungheria il suo pacchetto di aggiornamenti, ma intanto vuol proseguire sulla scia dei risultati di Silverstone e Austria e sembra che il lavoro di comprensione della macchina stia portando i suoi frutti, con una Haas in forma nella giornata di oggi, nonostante l’errore di Mick Schumacher che ha pregiudicato il suo long run e un feeling che nelle FP2 è peggiorato rispetto al mattino.

Il passo gara mostra una Aston Martin in crescita

Le simulazioni di qualifica non sono andate particolarmente male al team di Silverstone, con un 13imo e 14imo posto per Vettel e Stroll. Al mattino l’Aston Martin ha lavorato su due diverse configurazioni aerodinamiche. Il team analizzerà nella notte i dati e proverà a capire quale sia la scelta migliore in vista di qualifica e gara. Il passo gara però fa ben sperare gli uomini di Lawrence Stroll, poiché con la mescola media Sebastian Vettel è stato autore del long run più interessante del gruppo di mezzo, con la media di 1.39.381 e il suo compagno di squadra si è fermato ad 1 decimo di ritardo da lui, con il compund Hard, con cui Ricciardo non riusciva a scendere sotto l’1.40. Servirà estrarre più prestazione dalla gomma nuova, uno dei problemi di questa AMR22B.

La rivoluzione fatta a Barcellona aveva eliminato il porpoising e migliorare la competitività della macchina nelle curve lente, mentre a Silverstone si è cercati di migliorare in quelle veloci, senza risultati particolari, ma con un weekend inficiato dalla pioggia, mentre quello successivo ha visto lo svolgimento della Sprint Race. Il lavoro di comprensione sembra dare ora i suoi frutti ma Vettel per il momento non si lascia andare troppo agli entusiasmi. Il nostro passo gara sembra sempre un po’ meglio, ma l’obiettivo deve essere andare in Q2 per partire da una posizione migliore delle ultime volte”.

 

Si sta confermando anche la Williams, con Alexander Albon, che si è classificato in sedicesima posizione, mostrando un passo gara che lo mette in lotta con tutti gli altri team di centro classifica. Il passo avanti fatto con l’aggiornamento di Silverstone si sta confermando e questo può far ben sperare il team di Grove in weekend più competitivi, con una macchina che ha trovato carico senza penalizzare molto la velocità di punta che è stata la sua (unica) arma fino a questo momento.

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