Il fine settimana di Mercedes al GP d’Italia era iniziata bene, ma un errore di Hamilton alla Parabolica in Q3 e il primo giro di George Russell hanno messo Mercedes fuori dalla lotta per il podio: il distacco da McLaren in Gara si è aggirato intorno ai tre decimi al giro su un circuito non adatto alle caratteristiche della W15, ma per la seconda gara dalla reintroduzione del nuovo fondo il podio non è stato vicino. Il nuovo pavimento inizialmente introdotto a Spa ha conferito carico in più alla vettura, con un conseguente miglioramento alle basse velocità; l’effetto collaterale è stato un peggioramento alle medie e alte velocità, che non ha permesso a Mercedes di fare il salto in avanti. Andrew Shovlin ha spiegato che il team sta cercando di capire se il mancato passo in avanti è dovuto alle nuove parti oppure alla natura dei tracciati affrontati.
Il fondo Mercedes genera il carico atteso, Shovlin: “Dobbiamo analizzare, porteremo altri upgrade”
Settima e ottava posizione a Zandvoort, quinta e settima posizione a Monza: dopo le tre vittorie nell’ultimo mese prima della pausa estiva, la cavalcata Mercedes si è fermata in corrispondenza con l’introduzione di aggiornamenti al fondo della W15. “Nel corso delle ultime tre gare, abbiamo effettuato diversi confronti tra i pacchetti e principalmente tra i due fondi, e siamo certi che questo genera il carico che ci aspettiamo”, ha affermato il Trackside Engineering Director di Mercedes dopo che sono stati effettuati confronti anche venerdì scorso. “La domanda più difficile a cui dobbiamo rispondere è: c’è qualcosa di sottile nelle caratteristiche di maneggevolezza che questo pacchetto potrebbe fare che non abbiamo previsto? Può darsi che si tratti solo di una normale variazione da pista a pista, ma è quello che controlleremo nei prossimi giorni”. Shovlin ha anche annunciato ulteriori aggiornamenti alla monoposto, che renderanno le analisi di questi giorni ancora più cruciali: “Oltre a questo ci sono altri aggiornamenti che introdurremo”.
L’altro aspetto che ha complicato il fine settimana della squadra di Toto Wolff sono gli errori dei due piloti in diverse fasi del weekend. Shovlin ha rivelato che Hamilton era vicino ai tempi della Pole: “All’ultima curva eravamo a mezzo decimo da Lando, ma poi l’ultima curva per Lewis non è andata particolarmente bene. Se non fosse stato per quello, avrebbe potuto essere facilmente in prima fila se non in lizza per la pole”. Dall’altra parte Russell è arrivato a soli cinque millesimi dalla prima fila, ma l’insidiosa prima curva del circuito brianzolo ha spiazzato il numero 63 al primo giro: “George stava arrivando in curva 1, e Oscar ha cambiato traiettoria. In questo modo ha perso molta deportanza e si è trovato spiazzato dalla frenata anticipata di Piastri”. Le perdite di tempo a causa dell’ala rotta nel primo stint secondo l’ingegnere inglese sono prossime al mezzo secondo: “Se si trattasse di pura deportanza, si tratterebbe di circa quattro decimi di secondo. Tuttavia, quando si perde tutta la deportanza sull’anteriore, il pilota non riesce a percorrere le curve e si verifica un sottosterzo e si può perdere anche il doppio”.
Shovlin: “Sosta singola possibile, George avrebbe potuto battere Max in questo modo”
Tra i top team gli unici che hanno portato a termine la sosta singola sono stati Leclerc e Sainz, che il muretto Mercedes ha provato a battere facendo una sosta in più. “Lewis era dietro a Carlos e non faceva alcuna differenza se avesse fatto due o una sosta, perché Carlos aveva gomme più fresche. Era improbabile che saremmo riusciti a passare con la stessa strategia, quindi abbiamo deciso di fare due soste, per fare qualcosa di diverso”. Dall’altra parte con Russell, secondo lo stesso Shovlin, si sarebbe potuto fare qualcosa di diverso: “Con il senno di poi, avremmo fatto qualcosa di diverso con George: Sapevamo che [Verstappen e Perez] avrebbero fatto due soste e, avendo visto le gomme che abbiamo tolto dalla macchina di George, avevano molta più gomma di quanto ci aspettassimo e non abbiamo dubbi che sarebbe stato in grado di arrivare al traguardo. Alla fine è arrivato comunque davanti a Sergio, ma pensiamo che sarebbe stato in grado di arrivare davanti a Max”.
Nel corso del fine settimana inoltre i due piloti hanno avuto problemi con i rispettivi sedili a causa delle alte temperature nel corso del fine settimana, ma anche a causa del contatto delle vetture con l’asfalto sui lunghi rettilinei monzesi. Shovlin ha ammesso che Mercedes deve ancora scegliere il circuito per la seconda FP1 di Kimi Antonelli, e che la squadra parlerà con il giovane talento riguardo l’approccio da adottare. “Il ritmo è stato sicuramente buono, gli parleremo di come approcciare un po’ più delicatamente in futuro e di come affrontare il weekend di gara”. Infine, parlando della prossima gara a Baku, i pronostici sono sempre più difficili in questa era di Formula Uno e con distacchi così ravvicinati: “Si può arrivare ad avere tre o quattro squadre tutte a un decimo o due di distanza. Ci aspettiamo che la McLaren sia veloce, abbiamo visto che anche la Ferrari di recente ha fatto delle ottime prestazioni e la Red Bull non è mai da escludere”.