Autore: Piergiuseppe Donadoni, inviato a Budapest
Le difficoltà Ferrari di oggi non hanno spianato la strada ai team rivali nel mondiale, ma bensì a Mercedes che torna in pole position e lo fa con George Russell. “La Red Bull tornerà domani, non dobbiamo illuderci. I problemi di affidabilità possono sorprendere qualsiasi team perchè siamo tutti al limite“. Queste le parole di Laurent Mekies, riguardo la pessima qualifica del team in testa ai due mondiali. Max Verstappen partirà solamente in decima posizione mentre appena alle sue spalle, in undicesima, partirà un deludentissimo Checo Perez.
RedBull crede di aver compreso il problema alla PU di Verstappen.
Cosa è successo a Verstappen nell’ultimo terzo della qualifica? “Nel primo tentativo ha commesso un errore e ha spiattellato le gomme anteriori mentre nel secondo tentativo non abbiamo potuto fornirgli la piena potenza del motore“, ha affermato Marko. Chiaramente, l’Hungaroring non è il circuito migliore per potersi permettere di partire dalle retrovie, insieme a Singapore e Montecarlo. Riguardo al problema tecnico incontrato da Max, la squadra non ha voluto entrare troppo nei dettagli anche se credono di conoscere il problema e molto probabilmente provvederanno alla sostituzione dell’elemento in questione. Da poco sono infatti cambiate le regole ed è concesso cambiare elementi della Power Unit in parco chiuso, anche nel caso fosse di nuova specifica, senza incappare in penalità. “Abbiamo avuto un problema al motore, per cui provando a resettare alcuni sensori pensavamo si potesse risolvere ma purtroppo non ha funzionato.” ha affermato Christian Horner. “Fortunatamente è successo oggi e non domani perchè altrimenti sarebbe stato un altro 0 dopo i problemi avuti ad inizio mondiale”, ha concluso il team principal inglese.
Tuttavia, non tutto ciò che si è visto quest’oggi è negativo in casa RedBull e, se la pole della Mercedes è stata per RedBull una grande sorpresa, al contrario di Ferrari, le prestazioni della RB18 con Max Verstappen sono andate oltre le aspettative della squadra anglo tedesca. “Abbiamo apportato alcune modifiche davvero positive, per questo sentivo la macchina molto meglio.” ha affermato il campione del mondo, con Marko e Horner addirittura che hanno parlato di possibile “prima fila” e di una posizione “davanti alle Ferrari”.
Grande fiducia da parte del pilota olandese espressa anche riguardo alla gara di domani. “Possiamo ancora fare un buon risultato. Vero, qui il sorpasso è difficile, per questo dovremo rimanere calmi, cercando di raccogliere le opportunità che la gara certamente ci darà. E speriamo che George mi faccia un altro regalo”.
Non solo una grana tecnica ma ancora chiaramente un Perez irroconoscibile. Undicesimo, fuori in Q2, e senza troppe scuse, pagando ben 6 degli 8 decimi da Max Verstappen nella seconda metà del circuito. Un distacco che il pilota messicano non riesce davvero a spiegarsi e nemmeno all’interno della squadra. “Checo è troppo lontano da Max in questo momento. Non è riuscito a performare in nessuna sessione quindi dobbiamo sederci insieme e cercare di capire.” ha affermato un Helmut Marko che poi ha continuato in maniera molto più dura. “Anche se la pausa estiva non è ancora iniziata, per lui la situazione sembra diversa”, ha tuonato il consulente austriaco. “Dobbiamo parlargli per fargli capire che deve utilizzare maggiormente gli assetti di Verstappen, cosi da essere più vicino sin dalle prime prove libere perchè se sei ad un secondo nelle PL1, poi recuperare è molto difficile”.
Secondo Russell, l’assetto della sua W13 potrebbe sfavorirlo in gara
Il pilota britannico del team campione del mondo è chiaramente molto felice dopo la sua prima pole position in carriera, trovata dopo “il venerdì peggiore della stagione”. In casa Mercedes hanno lavorato fino a tarda notte per cercare la strada giusta. Sembrano averla trovata, anche se entrambi i piloti non sanno spiegarsi il come la W13 sia riuscita a fare un passo in avanti cosi grande. “Rispetto a ieri, la macchina era come il giorno e la notte” ha fatto sapere Lewis Hamilton. “Ma non sappiamo da dove proviene tutto questo ritmo. È come se fosse venuto fuori dal nulla dopo un venerdì molto negativo”, ha continuato il sette volte campione del mondo.
“Queste prestazioni dimostrano come ora capiamo maggiormente la W13. A volte è più costruttivo utilizzare un assetto disastroso durante il venerdì per capire cosa non funziona affatto su un determinato circuito“, ha provocatoriamente affermato il team principal Toto Wolff, “cosi da poter andare poi completamente nell’altra direzione, che è quello che abbiamo fatto oggi”, dice.
Tuttavia, in casa Mercedes non si vuole parlare ancora di vittoria anche perchè non c’è certezza di quale possa essere la strategia vincente domani. “I passi gara durante le PL2 di venerdì non sono stati molti buoni mentre quelli della Ferrari sembravano davvero eccezionale”, ha detto Russell che poi ha messo in evidenza che “alcuni cambiamenti di assetto che abbiamo fatto ieri sera potrebbe essere che hanno migliorato il nostro passo in qualifica ma forse potrebbero aver danneggiato il nostro ritmo di gara. Vedremo domani”. Quella vista quest’oggi in pista non sembrava nemmeno una W13, una vettura che ha sempre fatto una enorme fatica ad accendere gli pneumatici, soprattutto in condizioni di fresco, come in questo sabato di fine luglio, o di asfalto liscio.
Peccato per la squadra anglo tedesca, l’impossibilità di effettuare il secondo tentativo per Lewis Hamilton nel Q3 a causa di un problema al DRS, che non funzionava. Questo spiega il grande divario con Russell. “Chiaramente il lato positivo, la pole di George, supera chiaramente il sentimento negativo che ho per quanto accaduto a Lewis. Perché se a Lewis fosse funzionato il DRS, avrebbe potuto qualificarsi tra i primi tre o quattro” ha fatto sapere Toto Wolff nel post qualifica.