Toto Wolff ha dichiarato che la Mercedes ha chiesto alla polizia britannica di indagare su un’e-mail “disturbante” inviata da un account anonimo e che parlava di un un sabotaggio sistematico nei confronti di Lewis Hamilton da parte del suo stesso team. Il messaggio è stato inviato il 10 giugno a una mailing list di media e addetti ai lavori della F1, simile a quella utilizzata per diffondere presunti messaggi di Christian Horner all’inizio dell’anno. Con l’argomento “una potenziale condanna a morte per Lewis”, l’autore ha affermato di essere un dipendente della Mercedes e ha scritto che la squadra ha deliberatamente reso la vita difficile a Hamilton per aiutare il suo compagno di squadra George Russell. L’insinuazione era che Wolff e la Mercedes stessero favorendo Russell ora che Hamilton è diretto alla Ferrari. È stato inviato anche un messaggio SMS ad alcuni rappresentanti dei media.
Wolff sulla mail: “Ne riceviamo molte. Non abbiamo interesse a sabotare Lewis”
Interrogato il venerdì di Barcellona sull’e-mail, Wolff ha chiarito che non è stata inviata da un dipendente Mercedes e che la questione è stata presa molto sul serio: “Non è stata inviata da un membro del team”, ha detto. “Quando riceviamo questo tipo di e-mail, e ne riceviamo a tonnellate, è sconvolgente, soprattutto quando qualcuno parla di morte e di tutte queste cose. Per questo motivo, ho dato istruzioni di procedere con tutte le forze. La polizia sta indagando. Stiamo cercando l’indirizzo IP, il telefono e tutto il resto, perché l’abuso online in questo modo deve finire. Le persone non possono nascondersi dietro i loro telefoni o i loro computer e abusare di squadre o piloti in questo modo”.
Ha anche chiarito che non ha senso che la Mercedes abbia ostacolato Hamilton in alcun modo. “Non so cosa pensino alcuni complottisti e dei pazzi là fuori”, ha detto. “Lewis ha fatto parte della squadra per 12 anni. Abbiamo un rapporto di amicizia, ci fidiamo l’uno dell’altro. Vogliamo chiudere questa storia in bellezza, vogliamo celebrare il nostro rapporto.“ Mercedes al momento si trova in quarta posizione con 124 punti segnati finora, rispetto ai 301 di Red Bull. “Se non credete a tutto questo, potete credere che vogliamo vincere il Campionato del Mondo Costruttori. E parte del Campionato del mondo costruttori consiste nel far vincere entrambe le vetture. Quindi, a tutti questi pazzi là fuori, andate da uno bravo”.
Esprimendosi sull’anonimato che i social media offrono, ha detto: “Prima di tutto, non sto leggendo nessun commento, non ho i social media e penso che sia importante proteggersi facendo così. L’ho già detto molte volte, ci saranno sempre persone che hanno il PC in camera da letto e scrivono a raffica.” Lo stakeholder della Mercedes ha proseguito: “Se la gente ha voglia di abusare, colpire e nascondersi dietro un account Instagram inventato, o qualsiasi altra cosa, per me venite e dite chi siete e accettiamo le critiche e discutiamo, ma non nascondetevi. E sembra esserci anche molta irrazionalità, perché vogliamo avere successo con il pilota più iconico che questo sport abbia mai visto”. Negli ultimi anni la Formula Uno è stata artefice di diverse campagne contro l’abuso sui social media, sempre più presente nella società di oggi.
Wolff: “C’è rispetto tra Lewis e Mercedes, questa volta è stato superato il limite”
Il Team Principal della scuderia di Brackley ha parlato del rapporto tra i sette volte campione del mondo e Mercedes: “Abbiamo avuto il privilegio di lavorare con Lewis, che è un pilota incredibile, una grande personalità che attraversa alti e bassi come qualsiasi altro sportivo, e rispetto totalmente le ragioni per cui è andato alla Ferrari. Non c’è rancore. Non c’è nessun rancore. L’interazione che abbiamo nel team è positiva, e quindi ogni commento dall’esterno su ciò che sta accadendo nel team è semplicemente sbagliato”.
Wolff ha chiarito che in questa occasione il mittente dell’e-mail ha esagerato. “C’è sempre un limite”, ha detto. “Voglio dire, se si inviano e-mail o si usano numeri di telefono per questi messaggi, per me lo scherzo finisce e lo perseguiremo, che sia un successo o meno. Ma ci sono dei limiti a certe cose e, ovviamente, l’abuso online non è qualcosa che accade solo a noi o alla squadra o alle persone, ma accade anche a Lewis e a George”. Appena poche settimane fa si è vista una forte critica nei confronti di Kelly Piquet, la fidanzata di Max Verstappen: “Abbiamo visto Max parlarne e Kelly [Piquet]. Persone che abusano di vigliacchi perché si nascondono. Quindi, qualsiasi cosa stia accadendo con i social media, con tutte le cose positive che offrono e con tutte le persone a cui è stata data una piattaforma, ma anche con gli aspetti negativi che ne derivano, non provo alcun sentimento nei confronti di chi abusa per le ragioni che ho appena detto“.