Appena dodici mesi fa, quando la W13 ‘zeropods’ era stata portata in pista in Bahrain, Mercedes scoprì di essere in un incubo, quello del “porpoising”, divenuto realtà e che ha impedito all’ex team campione del mondo di poter disputare una stagione di vertice.
Con il passare della stagione, il saltellamento aerodinamico è stato in gran parte risolto e via via compreso sempre di più, se consideriamo che Mercedes è arrivata alle settimane finali sapendo come generarlo, come fermarlo e soprattutto come simularlo tramite i tanto sofisticati strumenti presenti in fabbrica. Dodici mesi dopo, seppur ci fossero tanti dubbi sulla W14, per lo più generate da voci incontrollate e comunque sempre smentite ufficialmente dalla squadra anglo tedesca nella giornata e in quelle successive al Demo e Filming Day di Silverstone, non ce lo si aspettava più.
Mercedes W14: il porpoising è solo un vecchio ricordo
“Non abbiamo sofferto di porpoising, il che è una buona notizia.” ha confermato durante la prima giornata Toto Wolff, TP del team anglo tedesco. Questo è considerato un buon punto di partenza per Mercedes poichè permette agli ingegneri di concentrarsi sull’estrarre maggiori prestazioni dalla W14, piuttosto che rincorrere i problemi. Ciò significa poter estrarre sin da subito tutte le prestazioni dall’attuale pacchetto per poi ottenere miglioramenti in termini di sviluppo per cercare di combattere con Red Bull e Ferrari.“Abbiamo passato la prima giornata a raccogliere dati, confrontandoli con quelli della passata stagione e quanto in uscita dagli strumenti in fabbrica.” ha continuato il manager austriaco. Un lavoro svolto da molte altre squadre ma ancor più importante per l’ex team campione del mondo per capire se la W14 ha una base ‘sana’, su cui lavorare per ottimizzarla.
Mezza giornata a testa, cosi anche per le restanti due giornate di test, con tanto lavoro sulle mescole Hard e Medium. Inizialmente run corti, da 4-5 giri l’uno, per poi allungarli progressivamente, arrivando sino a run da 20 giri con Hamilton, molto positivo sulla C1 (Hard). “Abbiamo completato il nostro programma e abbiamo raccolto molti dati. Dobbiamo continuare a spingere, concentrandoci su noi stessi. È difficile sapere a che punto siamo rispetto agli altri, ma nei prossimi giorni avremo un quadro più chiaro.” ha fatto sapere Lewis Hamilton.
Della stessa idea Andrew Shovlin: “Il quadro delle prestazioni non è mai chiaro dopo una sola giornata di test, quindi è difficile dire a che punto siamo“. Tuttavia, continua quel certo pessimismo/low profile che avvolge la squadra anglo tedesca sia ufficialmente che soprattutto ufficiosamente. Mercedes infatti non crede di essere a livello di Red Bull e Ferrari, anche se quest’ultma è apparsa anche ai tecnici del team anglo tedesco molto instabile nel pomeriggio di ieri (c’erano delle importanti motivazioni). “Ci vogliono sempre alcuni giorni per capire una nuova macchina, ma abbiamo delle idee su dove vogliamo migliorare il bilanciamento. È stato incoraggiante il fatto che la W14 abbia una piattaforma molto più calma e stabile rispetto alla W13.” – ha affermato sempre il Trackside Engineering Director del team, che poi ha proseguito – “Lavoreremo partendo dal presupposto che stiamo recuperando terreno rispetto a Red Bull e Ferrari. Per questo dobbiamo fare tutto il possibile per trovare prestazioni in vista della prima gara qui tra una settimana”.
Mercedes W14: l’efficienza aerodinamica è migliorata. L’ala posteriore è sempre ‘BIG’ ma per una miglior raccolta dati.
Uno dei problemi principali della W13 era l’elevata resistenza all’avanzamento che la limitava molto nei duelli, soprattutto contro la velocissima Red Bull RB18. Parte dell’elevato drag era certamente causato da altezze da terra forzatamente elevate, sopratutto nella prima parte della della stagione, per contrastare il forte porpoising. Risolto il porpoising, le restanti cause non erano risolvibili nel 2022 per una questione di budget cap. Per questo, la squadra anglo tedesca ha investito del tempo e soprattutto del budget per risolverli sulla W14.
A riguardo c’è della positività. Sulla W14 è rimasta la grande ala posteriore a doppio cucchiaio utilizzata spesso nella passata stagione, in questi test scelta per una miglior correlazione e raccolta dati ma che dovrebbe cambiare per il primo weekend stagionale. Un’ala da più alto carico, e maggior resistenza all’avanzamento, rispetto alle ali da medio carico di Ferrari e Red Bull. Soprattutto la Rossa risulta essere molto scarica rispetto alla passata stagione, tanto da fargli guadagnare ben 7 km/h in velocità di punta nel loro giro migliore rispetto alla qualifica 2022 mentre Red Bull e Mercedes hanno perso rispettivamente 2 e 1 km/h.
Non è quindi una sorpresa che, mappature a parte, la W14 vista in pista ieri pagasse ancora molti decimi di secondo dalla Red Bull di Max Verstappen sui tre dritti principali del tracciato di Manama. Migliore invece il comportamento della vettura in curva, soprattutto in quelle più lente, mentre più nervosa in quelle medio e veloci. Anche grazie alla specifica di ala da più alto carico, che ha dato subito una ottima confidenza a Russell e Hamilton, Mercedes è quella che ha sofferto meno l’importante cambiamento relativo agli pneumatici, con le anteriori che spingono molto di più della specifica 2022. Questo sta rendendo necessario alle varie squadre trovare un nuovo punto di equilibrio per non rendere il posteriore, che in queste prime ore di test sembra addirittura penalizzato, troppo leggero.
Autore: Piergiuseppe Donadoni