Mercedes: promossa la nuova ala ma la coperta è sempre corta

Paolo D’Alessandro
12/07/2023

Il GP di Silverstone è la gara di casa per molti team. Questo arricchisce il weekend non solo di un significato maggiore a livello personale e di sentimenti, ma anche tecnico. Con le fabbriche di molti team a pochi chilometri, addirittura centinaia di metri dalla pista, è spesso abitudine vedere tanti aggiornamenti deliberati dai team. Dopo Monaco e l’introduzione del grande pacchetto di aggiornamenti, che ha segnato l’inizio di una diversa filosofia di sviluppo, Mercedes si è presa qualche weekend per studiare l’importante pacchetto prima di introdurre ulteriori novità.

La nuova ala anteriore ha funzionato come da previsioni, ma i rivali hanno superato Mercedes nel suo (ex) punto forte

A Silverstone non è mai stato previsto un importante pacchetto di novità, sia in termini cronometrici, che soprattutto in numero di nuovi pezzi, tuttavia, c’era una certa positività di poter andare sul veloce circuito inglese per provare a mettere più in difficoltà Red Bull. L’unico aggiornamento studiato dai tecnici diretti da James Allison per l’appuntamento inglese è un’ala anteriore completamente rivista. Come già abbiamo potuto analizzare, sono stati rivisti tutti i macrocomponenti, come il mainplane, l’endplate e i flap. La W14 ha sempre goduto di un anteriore piuttosto forte, soprattutto alle alte velocità e ancor di più dopo l’aggiornamento di Monaco. L’obiettivo di Mercedes con la nuova specifica di ala era quello di migliorare la vettura nelle curve a bassa velocità, tramite una diversa gestione dei flussi che vengono indirizzati verso il fondo, e quindi condizionando il comportamento generale della vettura.

La nuova ala anteriore Mercedes – Illustrazione di Rosario Giuliana

I riscontri di questo primo weekend sono stati positivi poiché la W14 ha migliorato il suo comportamento soprattutto nelle curve a bassa velocità. I tecnici del team anglo-tedesco hanno lavorato molto sul setup della W14 durante le libere del venerdì, con esperimenti pianificati per studiare a fondo la W14 e trovare la finestra migliore di utilizzo per estrarne il potenziale. Tuttavia, Mercedes non ha performato come si aspettava nel veloce, vedendo anche come gli avversari non siano stati fermi nel far progredire le proprie vetture, con cui hanno compiuto progressi importanti soprattutto in una caratteristica in cui la W14 conservava un vantaggio, ossia le curve veloci. Le ultime novità di McLaren, ma anche di casa Ferrari, hanno portato importanti progressi nel veloce, portando la MCL60 a sopravanzare la W14 e la SF-23 ad un livello simile. A Brackley sarà quindi posto il focus su questo fattore, ricercando altro carico per fronteggiare con i rivali. “Se guardiamo dov’era l’Aston Martin a inizio dell’anno, dietro Red Bull tre decimi davanti a noi, siamo dello sviluppo che abbiamo fatto, anche perché sta andando nella giusta direzione.” ha fatto sapere Andrew Shovlin. “È abbastanza? No, abbiamo bisogno di più, basta vedere dov’era Mclaren a Silverstone“.

Il 2024 è alle porte, ci saranno ancora novità sulla W14 ma presto Mercedes dirotterà tutte le proprie attenzioni al progetto della W15

Gli sviluppi in questa stagione si stanno rivelando sostanziosi, con diversi team che sono arrivati addirittura a cambiare filosofia in corsa, Mercedes e Ferrari su tutti, ma anche Mclaren, con tutti i limiti presenti e impossibili da tenere in conto a causa del budget cap. Telaio e sospensioni posteriori sono infatti non aggiornabili a stagione in corso, mentre saranno certamente sul tavolo dei progettisti, soprattutto dei due team sopra citati, come importanti e cruciali novità per la prossima stagione. Tra i team che avrebbero voluto osare di più, ad esempio, c’è Ferrari, spesso tacciata di essere poco coraggiosa, ma non in fatto di aggiornamenti, almeno in questa stagione. In Austria l’introduzione del fondo e di una nuova ala nonostante il format con la Sprint Race e una sola ora di prove libere, e la decisione di osare e cambiare in Spagna senza paura la propria filosofia aerodinamica, così come aveva fatto Mercedes.

Mercedes

Lo scopo di questi ultimi sviluppi non è solamente quello di migliorare il 2023, ma gettare velocemente le basi del 2024 con convinzione. Mercedes infatti, non si attendeva un cruciale passo in avanti con tutti gli aggiornamenti portati in pista sinora, compresa la nuova ala anteriore, tuttavia puntava a migliorare il comportamento della vettura e perseguire nella sua strada, cercando risposte per il futuro con l’obiettivo di ambire a lottare per il mondiale l’anno prossimo. Risposte positive seppur la coperta rimanga comunque ancora corta, perché mentre Mercedes migliora nel lento, perde il vantaggio sui diretti competitors nel veloce, mantenendo gli importanti problemi relativi ad un posteriore molto ‘leggero’ e una eccessiva resistenza all’avanzamento, che penalizza la W14 in rettilineo. Tuttavia, spingere molto sugli sviluppi in questo 2023 rimane complicato per i limiti di spesa e tecnici, telaio e sospensioni.

Ulteriori update arriveranno sulla W14 nelle prossime gare, soprattutto a Spa, frutto di un lavoro effettuato nelle scorse settimane, pensato per comprendere e migliorare la vettura anglo tedesca passo dopo passo, gara dopo gara. Tuttavia, in fabbrica si sta avvicinando il momento in qui l’attenzione sarà rivolta esclusivamente alla W15. I gruppi di lavoro in fabbrica nelle ultime settimane si stavano dividendo la forza lavoro e soprattutto le risorse a disposizione, come le ore di galleria del vento e al CFD, sui due progetti, ma presto arriverà lo ‘switch’ con focus totalmente sulla prossima stagione, lasciando in dote a questa gli ultimi (pochi) aggiornamenti già studiati, che vedremo debuttare nel corso della seconda parte di stagione, dove il budget cap sarà sempre più un fattore condizionante per tutte le squadre.

Autori: Piergiuseppe Donadoni & Paolo D’Alessandro

 

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