Il settimo appuntamento della stagione si corre a Montecarlo, sullo storico cittadino non permanente delle strade del Principato; dopo Imola, la pista per eccellenza dove il sorpasso è praticamente impossibile. Conterà enormemente quindi la qualifica per il GP di Monaco, dove per tutti i piloti sarà necessario trovare il giro perfetto nei 12 minuti del Q3. Dal punto di vista tecnico, nessuna vettura avrà importanti pacchetti di aggiornamenti, che lo scorso anno portò invece Mercedes sulla sua W14, mentre esordiranno tante ali posteriori da alto carico, dopo che nei primi appuntamenti si è corso su circuiti da più basso carico.
Monaco 2024: una edizione dove farà ancor di più la differenza il pilota?
Con i valori in campo molto ristretti, sia nel trio di testa che nel midfield, in questa edizione 2024 i piloti potrebbero risultare ancora più determinanti. Nessuna tra Red Bull, Ferrari e Mclaren ha un chiaro vantaggio tecnico in ingresso al fine settimana di Montecarlo, tenendo in considerazione soprattutto le caratteristiche tecniche del tracciato di Montecarlo. In casa Red Bull credono di poter subire i tanti avvallamenti che contraddistinguono il tracciato del Principato mentre sia la Ferrari SF-24 che, soprattutto, la Mclaren MCL38 non hanno nel lento i loro punti di forza quest’anno, seppur la vettura papaya abbia migliorato questo fattore tecnico con il pacchetto introdotto a Miami.
Tuttavia, Montecarlo è un circuito totalmente atipico che non necessita di alcun compromesso di assetto. Questo potrebbe favorire squadre come Mercedes, ma anche la stessa Mclaren e Ferrari. “In questo inizio di campionato siamo stati dapprima abbastanza competitivi alle basse velocità e facevamo fatica ad alte velocità, poi viceversa” – ha detto un George Russell, che poi è andato al punto – “Ma poiché a Monaco ci sono solo tratti lenti, questo potrebbe aiutarci perchè non dovremo trovare un compromesso“. Da qui nasce la fiducia mostrata da Lewis Hamilton, anche per via di una W15, che dal GP del Giappone ha trovato un miglior bilanciamento e con il pacchetto di Miami e Imola è riuscita ad aprire leggermente la finestra di funzionamento della W15, pur restando a molti decimi di distacco dal trio di testa.
Monaco e la solita gara noiosa: Sainz e Hamilton chiedono cambiamenti al circuito e al format
In tutte le edizioni del GP più glamour della stagione, partono le critiche per un layout totalmente inadatto alle F1 moderne. Daniel Ricciardo ha un’opinione abbastanza chiara al riguardo. “Vorrei che la domenica fosse un po’ più divertente? Sì” ha ammesso il pilota australiano. D’altronde le gare a Monaco di solito sono piuttosto noiose. “Ma non credo che qualche altro fine settimana potrà mai raggiungere quello di Montecarlo, come atmosfera e cosa comporta per noi piloti,” ha sottolineato l’australiano. Se Ricciardo non ha voluto dare una soluzione per rendere più spettacolare il giorno della gara, Sainz e Hamilton ne hanno parlato. “Per rendere un pò più emozionante la gara, bisognerebbe creare un punto di sorpasso, e c’è la possibilità dando un’occhio alla città e a come potrebbe cambiare il layout. Questo renderebbe Monaco una pista ancora migliore, quindi non sottovaluterei cambiamenti che tracciati come Imola, Monaco e questa tipolgia di circuiti possono apportare per il futuro” ha fatto sapere il pilota spagnolo dela Ferrari.
Un qualcosa che sembrerebbe ancora essere seriamente nella testa anche degli organizzatori dopo che, qualche anno fa, ci fu una prima valutazione grazie un progetto che avrebbe allungato la pista su un tratto di circa sei ettari creato a ridosso della zona del Portier, che avrebbe ospitato mille abitazioni , alcuni spazi pubblici, nonchè delle pista ciclabili. Tuttavia, Lewis Hamilton la pensa in un altro modo o, per lo meno, propone qualcosa di diverso. “Le auto stanno diventando più grandi e al giorno d’oggi non è possibile sorpassare senza correre il rischio enorme di incidente.” ha affermato il sette volte campione del mondo –“E’ una gara con una sola sosta, forse Pirelli dovrebbe portare gomme speciali progettate solo per questa gara in modo da avere più pit stop. Creerebbe più variabilità”. L’analisi di Hamilton non si limita però al solo fattore tecnico ma anche a quello più sportivo. “Indipendentemente dal fatto che ora ci siano anche i weekend Sprint, per questo particolare fine settimana dovrebbero inventare un nuovo format dedicato. Voi la domenica vi addormentate guardando la gara? Si. Quindi è chiaro che serva in qualche modo risolvere il problema.” ha concluso il pilota Mercedes.