Autore: Paolo D’Alessandro
Le Qualifiche di oggi non ci hanno solamente regalato una battaglia tra Red Bull, Mercedes e Ferrari, in cui a spuntarla è stata Mercedes, ma è stato l’ennesimo capitolo del duello McLaren-Alpine. George Russell ha conquistato la sua prima pole position ed ha mostrato una W13 pimpante in queste condizioni, che si è accesa con il fresco e con un asfalto scivoloso, finendo per beffare le due Ferrari. Alle loro spalle però c’è anche Lando Norris che può ritenersi soddisfatto avendo inflitto un distacco di più di 2 decimi alle Alpine. dopo il quasi mezzo secondo proprio dell’inglese a Lando al Paul Ricard.
McLaren vince la lotta in Qualifica con Alpine e punta a confermarsi in gara
Dopo il Paul Ricard – con le novità a fondo e bodywork – la MCL36 si conferma una vettura molto competitiva in Qualifica, ma adesso servirà evitare il degrado patito all’ultima gara per concretizzare così quanto fatto di buono questo Sabato. La prestazione di Lando Norris, arrivato a soli 4 decimi dalla Pole Position, a 2 decimi da Leclerc, ha sorpreso anche i tecnici del suo stesso team. In McLaren erano positivi dopo la giornata di ieri, consapevoli però che Ferrari e Red Bull avrebbero incrementato il loro vantaggio in Qualifica – e si aspettano lo stesso per domani in gara. Invece anche oggi la McLaren si è confermata.
In casa Alpine invece le cose sembravano andare per il verso giusto fino alla Q3. La vettura francese sembra riuscire ad accendere bene le gomme, anche quelle Intermedie usate in mattinata, nonostante il fresco ed ha impressionato in particolar modo con Fernando Alonso, rimasto quasi sempre nelle prossimità dei migliori. La Q3 invece si è chiusa con lo spagnolo in sesta posizione, addirittura alle spalle di un Esteban Ocon che nei suoi confronti sembrava disperso. “Il circuito mi piace molto ed oggi sono felice del giro fatto in Q3, l’unica brutta notizia è che Lando è davanti a noi, ma era troppo veloce” ha commentato a fine giornata il pilota francese.
L’Alpine anche qui ha continuato il proprio sviluppo sul fondo in particolare, continuando la ricerca per una soluzione che conferisca alla vettura di Enstone più carico efficiente, senza però innescare il porpoising che in parte ancora limita le loro prestazioni. Una nuova evoluzione è attesa dopo la sosta.
Alfa Romeo fa un passo avanti, Haas in fase di studio, male AlphaTauri e Aston Martin.
Si confermano i problemi in qualifica per la Aston Martin, che ancora una volta aveva mostrato un ottimo potenziale per poi non riuscire minimamente a concretizzare quanto la macchina aveva fatto vedere. La nuova ala posteriore innovativa ha funzionato ed è stata confermata, ma certamente Sebastian Vettel sperava in qualcosa di meglio del diciottesimo posto, così come Lance Stroll che però è riuscito quanto meno a salire fino alla quattordicesima piazza. Il loro problema principale rimane quello di sfruttare al meglio la gomma nuova e questo li costringerà ad un’altra partenza da centro classifica in giù.
Non va meglio all’AlphaTauri, che non sta riuscendo a trovare nuovamente il passo del Venerdì di Francia, rimanendo un po’ in crisi con le prestazioni. Tsunoda ha chiuso alla sedicesima posizione e Gasly alla diciottesima. Anche per loro vale il discorso di un processo di apprendimento da portare a compimento, ma è indubbio che qualcosa sembra sia andato storto in queste due uscite dopo aver portare gli aggiornamenti, almeno per il momento. La Haas può e deve quindi vedere al team di Faenza come un esempio e lavorare con calma con Kevin Magnussen, in attesa che anche Mick Schumacher possa disporre degli aggiornamenti a SPA, dopo la sosta. La gara sarà importante per questi due team per raccogliere quanti più dati possibili per presentarsi in una forma diversa dopo la sosta.
Fa un progresso invece l’Alfa Romeo, che qui ha portato un nuovo fondo, ed ha lavorato per ritrovare la prestazione persa nel tempo. Valtteri Bottas è riuscito a tornare in Q3, mentre Zhou è stato eliminato in Q2 ma si è detto fiducioso per il passo mostrato dalla macchina nell’arco del weekend. La C42 si è ben comportata lungo la pista, non spiccando e non peccando in nessuna sezione della pista. Una prova importante per Alfa Romeo arriverà in gara dove, prima di questo vuoto di prestazione, la macchina si esprimeva al meglio con un’ottima gestione delle gomme e un passo gara che andava in crescendo sul finale.
In un circuito così complesso e complicato, duro per piloti e anche per ingegneri, reso ancor più difficile da questo meteo in costante evoluzione, sarà una prova per tutti, ma sarà anche una lotteria e questo per gli spettatori sarà sintomo di spettacolo, per i tecnici forse sarà solo fonte di ulteriori preoccupazioni.