La stagione della Haas è iniziata con un fine settimana in Bahrain in cui le prestazioni hanno evidenziato un quadro migliore rispetto alle aspettative della vigilia. Sia sul giro secco, che sul fronte gara il team a stelle e strisce ha disputato un weekend che lancia segnali incoraggianti anche nell’ottica della battaglia del midfield che si profila tirata, in cui spesso saranno i dettagli a fare la differenza. La Haas vola dunque verso l’Arabia Saudita con delle buone prospettive, figlie di ciò che si è visto di buono in un round tutt’altro che semplice come quello di Sakhir.
In Bahrain un weekend al di sopra delle aspettative
Sebbene in Bahrain sia mancata la concretizzazione, la Haas si prepara per il secondo appuntamento del 2024 dopo un fine settimana in cui sono stati lanciati dei segnali importanti alla concorrenza, anche alla luce di quelle che erano le prospettive con cui il team approcciava l’inizio di stagione. Sin dalle prove libere erano arrivati dei buoni segnali in termini di velocità pura, con la VF-24 in cima agli speed trap, risultando poi tra le più veloci in Qualifica, pagando un gap di circa 2km/h dalle più efficienti Red Bull e Williams, similmente a Ferrari.. Un dato che si è poi concretizzato in gara, quando la monoposto si è rivelata essere la più veloce sui rettilinei di Sakhir (335km/h per Hulkenberg, 333km/h per Magnussen). Un fattore che ha contribuito allo svolgimento di un Gran Premio in cui il ritmo è stato positivo. Con tutta probabilità infatti, senza l’incidente al via, Nico Hulkenberg avrebbe potuto aprire la sua stagione con i primi punti, anche alla luce di un ritmo gara simile a quello messo in pista dalle Aston Martin e da Guanyu Zhou.
Il tedesco aveva già dato prova di una buona competitività in qualifica, rivelandosi uno degli MVP del venerdì, strappando la qualificazione per il Q3. Il fatto che entrambe le monoposto abbiano avuto accesso al Q2 è un fattore che lascia ben sperare, a discapito di squadre come Sauber e la claudicante Alpine, protagoniste di una doppia esclusione nella prima fase della qualifica. La Haas si è ben comportata su un tracciato non semplice sul fronte dell’utilizzo delle gomme, dal momento che il circuito del Bahrain è quello con l’asfalto più rugoso del mondiale. Da questo punto di vista in Arabia Saudita i team affronteranno un tracciato molto meno aggressivo su questo fronte, dal momento che si correrà su un layout cittadino.
Le prospettive per il weekend in Arabia Saudita
Il circuito di Jeddah dal punto di vista della guida è affascinante da affrontare per il pilota, come ha affermato Nico Hulkenberg: “E’ un circuito cittadino ad altissima velocità, molto duro e impegnativo, ma mi piace lì. È un posto molto dinamico, soprattutto la pista, e ho dei bei ricordi delle due gare che ho corso finora. Spero di poter andare a punti questa volta”. Un entusiasmo evidenziato anche dal compagno di squadra Kevin Magnussen, che ha inquadrato nell’evoluzione della pista uno dei fattori da considerare nel corso del weekend di gara: “È fenomenale guidare a Jeddah. E’ una pista stradale che non viene utilizzata durante tutto l’anno, quindi c’è molta evoluzione della pista ed è una gara notturna con alcune sessioni durante il giorno, quindi cambia molto. Come accade in Bahrain o a Singapore.” Un round in cui dunque non mancheranno le insidie ma che sarà più gentile sul fronte della gestione degli pneumatici, il che potrebbe rivelarsi un punto a favore per chi in Bahrain ha risentito maggiormente di questa problematica. In Arabia Saudita la tyre allocation scelta da Pirelli prevede l’utilizzo delle mescole di fascia centrale della gamma, C2, C3 e C4, uno step più morbido rispetto alla prima gara.
La Haas approccia il secondo appuntamento del 2024 consapevole di trovarsi in una condizione migliore rispetto a quelle che erano le prospettive alla vigilia del mondiale. In sede di presentazione, il neo team principal Ayao Komatsu aveva inquadrato il suo team in fondo alla griglia, sottolineando come il lavoro sulla monoposto 2024 fosse cominciato in ritardo rispetto alla tabella di marcia. I meriti vanno al lavoro di preparazione del pre season che evidentemente sta dando i frutti sperati. Bisogna infatti ricordare come la Haas abbia già effettuato tutti i 400 km previsti per i filming day e che sia stata la squadra con il maggior chilometraggio percorso nei tre giorni di test.
Autore: Loris Preziosa