Autore: Piergiuseppe Donadoni
Dopo la piovosa prima sessione di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna, nella seconda sessione le squadre hanno potuto girare costantemente. Carlos Sainz (Ferrari) l’ha conclusa con il miglior tempo in 1:28.942 minuti davanti a Lewis Hamilton (+0.163), Lando Norris (+0.176) e Max Verstappen (+0.207). Solo quinto Charles Leclerc (+0,462), dopo non essersi trovato a suo agio con gli pneumatici più morbidi. Alle sua spalle Fernando Alonso (+0,753), seguito dai deludenti Sergio Perez e George Russell a oltre 8 decimi di distacco da Carlos Sainz.
Ferrari F1-75: aggiornamenti per aumentare l’efficienza aerodinamica
La Scuderia di Maranello si è presentata a Silverstone senza un grande pacchetto di novità ma con tre piccoli aggiornementi mirati. Non c’è da sorprendersi, la F1-75 ha dimostrato di essere competitiva e almeno al livello, se non migliore, della Red Bull RB18 negli ultimi quattro appuntamenti, quelli successivi agli aggiornamenti introdotti in Spagna, quindi a Maranello non credono ci sia cosi fretta di spingere negli sviluppi. Con questa nuova generazione di vetture, che hanno ancora tanto da mostrare e soprattutto farsi conoscere, bisogna stare molto attenti a non rompere l’equilibrio tecnico trovato. Ferrari sta seguendo una linea di sviluppo che può sembrare conservativa, introducendo due-tre aggiornamenti in un unico GP per poi cercare di estrarne il massimo potenziale del nuovo pacchetto grazie alla maggior comprensione in pista.
Gli aggiornamenti portati in pista della Ferrari a Silverstone hanno riguardato tre macro aree della vettura: le pance, gli specchietti retrovisori e il cofano motore. Novità che hanno un unico obiettivo ossia migliorare l’efficienza aerodinamica della F1-75, che poi è quello su cui si sono e si stanno concentrando a Maranello da molte settimane a questa parte. Prima attraverso lo studio di una nuova configurazione di alettoni posteriori, ora tramite un cofano motore maggiormente chiuso al posteriore e penetrante aerodinamicamente, oltre ad un ingresso pance un pò più arrotondato e meno aggressivo nello spostamento della scia degli pneumatici anteriori verso l’esterno. Aggrappandosi cosi al deviatore ad inizio fondo più alto e avanzato introdotto nel Gp di Spagna. Aggiornamenti che non hanno nulla di adattamento alla pista bensì sono legati solamente allo sviluppo della F1-75.
Confermato l’utilizzo dell’ala posteriore da medio basso carico della nuova generazione di ali posteriori, che era stata anticipata sulla F1-75 di Charles Leclerc in Canada. Utilizzata anche sulla rossa di Carlos Sainz, la nuova ala permetterà alle F1-75 di difendersi meglio, soprattutto a DRS aperto, rispetto alla molto veloce RedBull RB18. Anche su quest’ala si è data più importanza nella generazione del carico aerodinamico all’ala mobile e meno al profilo principale, con conseguenze positive in quelle fasi dove l’ala mobile potrà aprirsi.
Red Bull RB18: il nuovo fondo solo per Verstappen
Dopo l’annuncio post Canada GP di Mattia Binotto di un importante pacchetto di aggiornamenti da parte di RedBull a Silverstone, che sembrava più un voler mettere ulteriormente in evidenza alla Fia l’impossibilità che la squadra anglo austriaca potesse portare ancora importanti aggiornamenti, sono bastati Christian Horner e Max Verstappen a smorzare gli entusiasmi dei tifosi del team di Milton Keynes. «Qui a Silverstone avremo alcuni aggiornamenti ma non molti» ha spiegato il campione del mondo. Due precisamente: al cofano motore e al fondo. Il primo è un importante aggiornamento visivo ma, come ha affermato anche il TP della squadra anglo austriaca, poco impattante dal punto di vista prestazionale. “L’aggiornamento al cofano motore è più grande di quanto sembri perché è molto visivo” le sue parole.
È una novità che segue l’introduzione di una nuova specifica di beam wing, più scarica rispetto alla specifica a due piani sovrapposti utilizzata ad inizio stagione. RedBull ha cosi compensato il minor contributo della beam wing, rivisitando i flussi passanti al di sotto dell’ala posteriore. Da qui la soluzione in stile Alpha Tauri e Alpine, con una parte superiore del cofano molto più piatta che serve per portare più aria al di sotto dell’ala posteriore ed incrementarne la sua efficienza.
Tuttavia, la novità sulla RB18 che maggiormente ha sorpreso è un nuovo fondo, modificato nella zona davanti alle ruote posteriori. Lo ha utilizzato solo Max Verstappen ed è una nuova specifica che ha sorpreso perchè riprende, quasi con un copia incolla, quanto portato in pista dalla Ferrari in Spagna, ossia un foro con una piccola aletta posizionata nella parte bassa del fondo.
Ferrari: c’è da trovare della prestazione sulla Soft, cambiando setup
Aggiornamenti a parte, una battaglia da non sottovalutare soprattutto al primo anno di una nuovissima generazione di auto, la lotta che conta è poi quella con il cronometro. I verdetti che ha dato nelle seconde libere son questi: Sainz davanti a tutti poi Hamilton, Norris e Verstappen. Sembrerebbe un ottimo avvio per Ferrari, tuttavia, sono emersi dei problemi di setup che andranno certamente risolti per le prossime due importanti giornate.
Dopo un avvio molto competitivo sul compound di mezzo, la Media (C2), soprattutto Charles Leclerc non è riuscito a migliorarsi sulla mescola più morbida ed anche Carlos Sainz lo ha fatto meno di quanto quella gomma può offrire. La colpa? Del setup. Ferrari quest’oggi non l’aveva ottimizzato per far rendere al meglio il compound C3 (Soft).
Man mano si scende di gradazione del compound, quindi si passa da una mescola maggiormente dura ad una morbida, più il posteriore prende forza. E’ quanto successo quest’oggi alle squadre passando dalla Medium alla Soft, con Ferrari che è stata ‘sorpresa’ dal fatto che la soft attaccasse cosi tanto sul posteriore. Sta poi al setup compensare l’anteriore, un qualcosa che non si è visto sulla F1-75 tant’è che entrambe hanno sofferto di sottosterzo fino a centro curva con il compound più morbido.
Silverstone è un circuito prettamente front limited e senza il giusto setup per proteggere l’anteriore, ci sono curve come Stowe, Copse, Maggots, Beckttes ma anche la stessa Clubs che tendono a ‘uccidere’ le anteriori. “Oggi è stata una giornata difficile. Nelle FP2 abbiamo avuto un bel po’ di problemi. Con le soft non mi sentivo a mio agio come con le medium” ha fatto sapere Leclerc a fine giornata. Proprio il monegasco è il pilota che ne sofferto di più del duo Ferrari e c’è una motivazione tecnica. Leclerc, come Max Verstappen, è un pilota che predilige un anteriore preciso. Senza un anteriore forte, il monegasco non riesce a performare come vorrebbe e a far una importante differenza nei confronti di Sainz.
Con un sottosterzo cosi pesante, le anteriori su entrambe le Ferrari sono terminate prima di terminare il giro buono. Non è un caso che, rispetto ad Hamilton, Sainz ha percorso curva 3 e curva 7 a 10 km/h in più, per poi pagare 3 km/h a curva 13 e 15 dal sette volte campione del mondo. Sainz nelle esse di Maggots, Becketts e Chapel ha perso la bellezza di 3 decimi nei confronti della W13.
Una problematica che ha inciso anche sul passo gara, dove Ferrari ha manifestato del graining sull’anteriore sinistra, più accentuato rispetto ai suoi competitors, proprio per via dello scivolamento dell’asse anteriore. Non a caso i tempi fatti segnare da Carlos Sainz si sono alzati maggiormente rispetto allo simulazione sulle Medie di Charles Leclerc. Monegasco che comunque la vede in maniera positiva. “Sono fiducioso che domani saremo competitivi. Si tratterà solo di mettere tutto insieme”. Anche a Silverstone il potenziale della F1-75 è alto.