Perez ‘doma’ Verstappen, Ferrari conferma i progressi in attesa degli sviluppi

Paolo D’Alessandro
30/04/2023

Il Gran Premio dell’Azerbaijan ‘certifica’ il dominio della Red Bull con un 1-2 che ha visto Sergio Perez battere Max Verstappen, non aiutato dalla scelta del team di fermarlo poco prima di una (prevedibile) Safety Car, confermandosi dopo la Sprint Race di ieri. Il messicano comunque ha mostrato un ottimo ritmo tutto il wekend. Charles Leclerc conquista la terza posizione e riporta la Ferrari sul podio, il primo di questo 2023, con una perfomance che certifica i miglioramenti della SF-23, ma il gap dalla RB19 rimane ampio. Entusiasmante la lotta a distanza con Fernando Alonso, soprattutto sui giri veloci. Carlos Sainz limita i danni in un weekend negativo nel feeling per lui, rimanendo davanti a Lewis Hamilton. All’ultimo la Mercedes si prende il giro veloce con George Russell, utilizzando però un pit stop ritardato e un set di Soft nuove.

Main Race

Una novità per la gara è la partenza dalla pit lane da parte di Nico Hulkenberg dopo che la Haas ha deciso di apportare delle modifiche al setup della sua vettura. Il tedesco si unisce quindi a Esteban Ocon, che come ieri partirà dalla corsia box in seguito a dei cambiamenti decisi da Alpine dopo la Sprint Shootout.

Scelta della mescola iniziale che vede quasi l’intera griglia utilizzare la mescola Media nuova. Gli unici a differenziare la propria strategia sono id ue piloti che partono dalla Pit Laen, Nico Hulkenberg e Esteban Ocon, e Nick De Vries che parte diciotttesimo, ultimo in griglia, optando per la Hard nuova.

PARTENZA

Partenza pulita nelle prime file, mentre nelle retrovie c’è un contatto a curva 2 che coinvolge una McLaren, un Alfa Romeo e una Williams. Alexander Albon tocca la McLaren di Oscar Piastri, che allarga e costring Bottas ad alzare il piede, toccato dietro da una Haas. senza però gravi conseguenze.

Max Verstappen supera Charles Leclerc al quarto giro, al primo dove è possibile l’utilizzo del DRS, senza troppi problemi. Carlos Sainz rimane in quarta posizione, ma Lewis Hamilton è molto vicino a lui potendo utilizzare l’ala mobile, così come le due Aston Martin alle spalle della Mercedes W14. Sergio Perez supera la Ferrari SF-23 numero 16 all’inizio del sesto giro. Pierre Gasly è il primo pilota a fare il pit stop, molto anticipato, passando alla gomma Hard. Lo seguirà nel giro seguente Valtteri Bottas. Terza vettura a fare il pit stop è Alexander Albon al giro 8.

Lewis Hamilton non riesce a portare il sorpasso alla Ferrari di Carlos Sainz ed inizia a patire con le proprie gomme, come previsto da Fernando Alonso che gli ritorna subito sotto. Mercede reagisce e al giro 10, prima del sorpasso, richiama il proprio campione ai box per montare gomma Hard e tentare l’undercut (in contemporanea con Lando Norris anche lui in difficoltà con la sua McLaren). Hamilton rientra nel traffico ed in più Nyck De Vries, poco davanti a lui, tocca il muro alla fine del primo settore rompendo la sospensione anteriore sinistra, causando la bandiera gialla. Red Bull sbaglia la chiamata con Max Verstappen richiamando mentre c’è bandiera, non attendendo la Safety Car che uscirà appena dopo che l’olandese ha effettuato il suo pit, perdendo così posizione da Sergio Perez e Charles Leclerc. Questo sarà un passaggio cruciale in chiave vittoria del Gran Premio. Dietro reagiscono gli altri team e rientrano ai box, in ordine, Sergio Perez, Charles Leclerc, Carlos Sainz, Fernando Alonso, Lance Stroll e George Russell. Doppio pit stop per la Ferrari gestito al meglio, con Sainz che rallenta per poter assicurare al proprio team un lavoro pulito.

La classifica viene così riscritta dopo 10 giri: Perez, Leclerc, Verstappen, Sainz, Alonso, Russell, Stroll, Ocon, Hulkenberg e Hamilton con i piloti della Haas e della Alpine che rimangono in pista con il loro set di Hard originale.

La Safety Car rientra al giro 13 e così la gara riprende ad inizio gara al giro 14.

Russell molto aggressivo in ripartenza ed a curva 1 rischia il contatto sul muro di destra a curva 1. Fernando Alonso sorprende Carlos Sainz a curva 5, con Sainz che allarga per evitare il contatto in un sorpasso molto ‘ottimista’. Dietro Lewis Hamilton supera, senza DRS, George Russell e ritorna velocemente in settima posizione. Un errore di Lance Stroll in uscita dall’ultima curva al giro 18 lo rende vulnerabile all’attacco di Lewis Hamilton che lo supera sul rettilineo di partenza, salendo in sesta posizione, salendo alle spalle di Carlos Sainz che è a circa 1.5 da Fernando Alonso.

Sergio Perez & Max Verstappen, AzerbaijanGP, Baku

I due piloti Red Bull rimangono davanti con un gap di 1 secondo al giro più veloce del terzo, Charles Leclerc, lottando tra di loro con un intervallo di 1 secondo/1 secondo e mezzo. Il monegasco della Ferrari deve anche guardare alla propria gestione gomme con Alonso lontano 2.5. Carlos Sainz dietro invece deve guardare le spalle da Lewis Hamilton rientrato in zona DRS. George Russell, in ottava, non riesce a superare Lance Stroll in settima nonostante l’utilizzo del DRS, chiedendo alla sua squadra nel corso del 23imo giro di considerare il piano B, arrivando ad ‘arrendersi’.

Dopo il 30imo giro Alonso arriva nella scia di Leclerc arrivando a quasi zona di utilizzo DRS, ma il monegasco tornerà ad allungare dopo che il team gli darà l’OK per poter spingere. Max Verstappen si lamenta di alcuni problemi tra engine break e differenziale e le immagini mostrano l’olandese avere dei problemi in uscita di curva con la sua RB19 che scivola con il posteriore, come successo anche in Qualifica.

Secondo pit stop per Valtteri Bottas nel corso del giro 35, ripartendo dall’ultima posizione, mentre due giri dopo il suo compagno di squadra, Guanyu Zhou sarà richiamato ai box per il ritiro della vettura in un weekend molto difficile per l’Alfa Romeo.

Nel corso del giro 40 Lewis Hamilton arriva a mezzo secondo da Carlos Sainz ma non riuscirà mai a trovare lo spunto giusto per tentare il sorpasso grazie alla PU Ferrari e l’efficienza della SF-23, armi che lo spagnolo usa molto bene per difendersi. Dietro invece il 7 volte campione del mondo prova a chiedere aiuto al team con la richiesta di ‘più potenza’, non riuscendo a mettere il muso della sua W14 vicino alla SF-23 numero 55.

Sorprendentemente davanti Charles Leclerc e Fernando Alonso si stanno mettendo sui tempi delle due Red Bull riuscendo anche a conquistare, più di una volta, il giro veloce in gara nell’ultima parte della gara. Tutti i primi quattro riusciranno a scendere sotto il passo dell’1.45.

All’ultimo giro Max Verstappen pensa di prendersi il giro veloce in 1.44.232, ma George Russell e Mercedes con un pitstop al penultimo giro, montando gomma Soft e fanno segnare un tempo di 1.43.370 prendendosi un punto extra in questo Gran Premio.

Da segnalare il pericoloso rientro ai box di Esteban Ocon, all’ultimo giro, dovendo ancora eseguire il suo pit stop obbligatorio. La corsia Box si stava già riempiendo di fotografi e altra gente e il francese è stato abile a frenare ed evitare problemi gravi al suo rientro.

Sergio Perez vince la gara di Baku con Max Verstappen che si ‘accontenta’ della seconda posizione. Volata finale tra Charles Leclerc che riesce a mantenere il podio su Fernando Alonso che ha tentato di riavvicinarsi proprio all’ultimo giro. Carlos Sainz a sua volta tiene la quinta posizione su Lewis Hamilton. Lance Stroll chiuderà settimo, George Russell ottavo e chiudono la top 10 Lando Norris e Yuki Tsunoda.

Autore: Paolo D’Alessandro

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