In casa McLaren quella andata in scena in Azerbaijan è una qualifica dalla quale ci si aspettava di più. A negativizzare il bilancio è senz’altro l’esclusione di Lando Norris in Q1, ma anche il distacco rifilato da Charles Leclerc nei confronti di Oscar Piastri non è un dettaglio ininfluente, anche guardando all’equilibrio della vigilia. Il pilota australiano, che ha concluso a tre decimi dalla Ferrari in pole, ha commesso una sbavatura nel suo ultimo tentativo del Q3, ma si è comunque detto fiducioso in vista del GP e non ha dubbi su quale sia l’obiettivo per la domenica di Baku. Piastri ha relegato al correre in aria pulita una delle chiavi per puntare alla vittoria.
Piastri: “Nell’ultimo tentativo ho osato troppo, ma non avevo nulla da perdere”
“Ho osato avvicinandomi un po’ di più ai muri, ma nell’ultimo tentativo l’ho fatto un po’ troppo,” ha dichiarato Oscar Piastri al termine della sua qualifica a Baku. “Ho cercato di estrarre il massimo dalla macchina e questa pista ti premia quando prendi qualche rischio in più. Avevo molto meno da perdere nell’ultimo tentativo del Q3 e quindi ho cercato di sfruttare al massimo la vettura.” Dopo il suo primo tentativo, infatti, l’australiano si era già assicurato un buon giro, anche grazie alla confidenza che ha costruito con la MCL38 sul giro secco. Una sensazione che aveva espresso anche in mattinata nell’ultima sessione di libere. Nel tentativo decisivo, Piastri ha poi commesso una sbavatura in uscita di curva 15, dove è andato oltre il semplice ‘bacio ai muri’, che gli è costata sicuramente qualcosa in termini di chrono. Un’ulteriore neo che ha lamentato al termine della sessione è legato all’economia dell’intera qualifica. “Mi sono sentito bene in macchina ma non sono riuscito a sfruttare al meglio la prima parte delle qualifiche. Tutto sommato però sono contento del mio Q3.”
Sulla gara: “Spero di correre in aria pulita. Punterò alla vittoria”
Al tempo stesso bisogna riconoscere come il valore di Leclerc fra le strade di Baku sul giro secco sia stata la discriminante della quarta pole targata ‘Ferrari 16’ negli ultimi quattro anni. “Oggi era impossibile battere Charles. Dal canto mio è stato un giro un po’ pasticciato, ho toccato qualche volta i muri, ma non penso di aver perso tre decimi. Il secondo posto era il massimo possibile.” In gara sarà però tutta un’altra pagina da scrivere. L’equilibrio emerso dal passo gara del venerdì non individua una chiara favorita per il successo. Bisogna poi aggiungere anche il fattore imprevedibilità allo scenario delle previsioni, che in Azerbaijan può sempre avere un ruolo rilevante. “Penso che partendo dal secondo posto sarà possibile lottare per la vittoria,” ha affermato Piastri in merito agli obiettivi per la domenica.
Il pilota della McLaren numero 81 ha poi accennato al tema del correre in aria sporca, che nelle ultime gare ha inciso in più occasioni sul ritmo gara. “Seguire chi sta davanti è difficilissimo. L’abbiamo visto anche ieri che è piuttosto complicato una volta che ti trovi alle spalle di qualcuno. Quindi spero di essere in aria pulita e avere pista sgombra, sarebbe una cosa buona.” Una dichiarazione che preannuncia come la McLaren avrà nel mirino la prima posizione sin dal via. Proprio sulla partenza Oscar ha affermato: “la distanza da curva 1 è molto breve. Ma il rettilineo verso curva 3 è più lungo e potrei provarci lì.” Dal punto di vista dell’australiano significherebbe anche un’occasione importante sul fronte personale, vista la posizione di partenza arretrata del compagno. “La Ferrari non va piano ma il nostro passo è buono. Punterò alla vittoria,” ha concluso Piastri alludendo al duello con le Ferrari, fra le quali si troverà a sandwich in partenza.