Alla vigilia del GP Singapore, reduce dalla vittoria nella gara di Baku, Oscar Piastri aveva sottolineato come uno degli aspetti in cui doveva ancora migliorare era la costanza di rendimento in qualifica. Non si può dire che l’australiano non conosca bene i suoi punti deboli, visto che nel weekend asiatico proprio il risultato del sabato ha fortemente condizionato quello della gara, dove comunque il pilota della McLaren è riuscito ad agguantare il podio.
Piastri: “Ho imparato molto da questo weekend”
Mentre Lando Norris ha dimostrato fin dalle prime sessioni di prove libere di avere il potenziale per vincere a Singapore, Piastri è apparso più in difficoltà, accusando costantemente tra i 6 e i 7 decimi di ritardo dal compagno di squadra. Un distacco importante, ridotto attorno al mezzo secondo in qualifica, non sufficiente per andare oltre la quinta posizione. E così, su una pista dove i sorpassi non sono semplici soprattutto nel corso del primo stint, l’australiano ha perso da subito le possibilità di impensierire quantomeno Max Verstappen, rimanendo bloccato dietro alla coppia della Mercedes.
Parlando del uso fine settimana a Singapore, Piastri ha spiegato: “L’obiettivo era salire sul podio. Perdere così tanto tempo dietro alla Mercedes nella prima parte ha significato che quello era sicuramente il massimo che avremmo potuto fare. Quindi me ne vado abbastanza felice, penso che la gara sia stata una buona limitazione dei danni. Durante il weekend, ho avuto parecchie difficoltà nelle prove e ho sentito di aver fatto un buon passo avanti nelle qualifiche. Non ho performato come avrei dovuto, ma sento di aver imparato molto anche durante il weekend. Quindi, anche se il risultato finale non è stato esattamente quello che speravo, penso che abbiamo fatto un buon lavoro nel massimizzare i punti, soprattutto per la squadra“.
Per scavalcare le Mercedes, Piastri ha allungato parecchio il primo stint, passando alle gomme Hard al giro 39. L’australiano è rientrato in pista ancora dietro a Lewis Hamilton e George Russell ma, senza più le monoposto a formare un trenino DRS, ha sfruttato il vantaggio dato dalla gomma più fresca e dalla superiorità della MCL38 sulla Mercedes per superare entrambi: “È stato difficile negli ultimi giri del primo stint, ma fino ad allora avevamo un buon vantaggio di ritmo sulla Mercedes. Lewis partiva con le Soft, ciò significava che non avrei mai provato a spingere per prenderlo all’inizio. Sapevo che la gara sarebbe arrivata da me molto più tardi ed è stato quello che abbiamo fatto. Sapevo che avevamo un buon vantaggio di ritmo e che più a lungo continuavamo più opportunità ci aprivamo, dato che maggiore era la differenza di gomme che avevamo. Se ci fosse stata una Safety Car, avremmo potuto capitalizzarla. Quindi penso che l’abbiamo eseguita molto bene“.
La fuga nel Mondiale Costruttori
Il primo e terzo posto delle due McLaren nel GP Singapore permette al team di Woking di scappare nella classifica del campionato Costruttori, dove ora può contare su un vantaggio di ben 41 punti sull’ex leader Red Bull. Se per il titolo Piloti tutti gli scenari sembrano ancora possibili, con Max Verstappen che sta riuscendo nell’impresa di limitare al massimo i danni, in questa graduatoria sembra difficile poter assistere a nuovi ribaltoni.
Piastri ha confermato l’ottimismo che si respira in casa McLaren, aggiungendo però che questo non significa abbassare la guardia: “Chiaramente nella classifica Costruttori l’inerzia è nella giusta direzione da molto tempo ormai. Abbiamo chiaramente una macchina veloce ed entrambi ottenuto parecchi punti in modo costante. Quindi sì, sento che stiamo facendo un buon lavoro come squadra, ma non puoi mai dare per scontato quanto velocemente le cose possano cambiare, quindi vedremo“.