Promosse a pieni voti le gomme prototipo che Pirelli introdurrà a Silverstone.
Nella giornata di ieri e stamattina tutti i team hanno avuto modo di provare le nuove Pirelli a mescola C4 con differente costruzione posteriore. Raccolta dati importante che ha visto la bellezza di 470 giri totalizzati, in media l’equivalente di 23 giri a vettura. Nonostante le diffuse e legittime preoccupazioni a priori, le gomme si sono comportate molto bene. Naturalmente è solo un primo assaggio ma abbastanza confortante, su una pista dove i dati raccolti in due weekend sono molti.
Sulla carta il cambio di struttura con una spalla che tenderà a flettere meno sembra poter essere ben compensato da un lato dal materiale utilizzato per la produzione, simile a quello delle prossime 18 pollici che vedremo sulle vetture 2022, dall’altro anche dall’abbassamento delle pressioni minime.
Ovviamente Silverstone darà risposte più chiare ma aver percorso 2.030 km senza particolari lamentele dei piloti è indubbiamente un segnale che Pirelli ritiene molto positivo.
SODDIFATTI I TEAM
Christian Horner (Red Bull):
“Penso prima di tutto, merito a Pirelli che ha reagito rapidamente dopo l’Azerbaigian e ha portato qui pneumatici prototipo. La risposta iniziale dei piloti è stata piuttosto benigna e non sembrava molto diversa da quella che avevano avuto in precedenza, quindi si spera che sia una cosa positiva. Quello che odieremmo in questo periodo dell’anno sarebbe una variabile da introdurre che favorisse una squadra o l’altra. Da quello che abbiamo potuto vedere e nel breve periodo di corsa che abbiamo fatto, non c’era nulla di spiacevole“.
Helmut Marko (Red Bull):
“Non abbiamo riscontrato alcun problema. Il nuovo pneumatico prototipo Pirelli sembrava a posto”
Laurent Mekies (Ferrari):
“Pirelli ha fatto un lavoro impressionante portando in pista una gomma nuova che si è subito adattata a tutte le squadre, avremo più margine per Silverstone”
Marcin Budkowski (Alpine):
“Non c’è niente di veramente spiacevole in loro (le gomme). Quello che ci sembra di vedere è un po’ meno grip posteriore rispetto alla costruzione standard equivalente. È un po’ difficile da valutare perché li abbiamo fatti correre per prima cosa al mattino su una pista un po’ verde, quindi potrebbe essere stata influenzata dall’evoluzione della pista. Fernando [Alonso] li ha guidati per alcuni giri anche nelle FP2 e non c’era nulla di sorprendente lì. Quindi sembra che ci saranno piccoli cambiamenti al comportamento e all’equilibrio della vettura, ma non sembra fare molta differenza”.
Dichiarazioni che rendono merito al lavoro Pirelli, storicamente team e piloti sono stati molto critici in fatto di qualunque cambiamento sugli pneumatici, perché incide in maniera robusta sul bilanciamento. Per il momento non è stato questo il caso.
Autore: Giuliano Duchessa