Red Bull: ecco la causa del ritiro di Verstappen

Piergiuseppe Donadoni
25/03/2024

Al giro 5 del Gran Premio d’Australia ecco arrivare il colpo di scena: Max Verstappen rallenta e si è fa sfilare da tutte vetture alle sue spalle, accusando un importante problema al freno posteriore destro che lo porta al ritiro. La sua Red Bull RB20 ha preso successivamente fuoco in quella zona, con le fiamme visibili che fuoriuscivano dal cerchio ed al suo rientro in pitlane è stato subito evidente che non c’era possibilità di fare altro se non spegnere l’incendio, dopo una piccola esplosione, e rimettere dentro al box la monoposto con il numero 1, lasciando Melbourne con uno zero colmo di delusione e frustrazione per il risultato.

Il problema di Verstappen non è legato ai componenti Brembo

Le prime analisi, effettuate direttamente in pista, hanno escluso un problema all’impianto frenante quest’anno fornito interamente dalla Brembo, come succede da svariati anni per la Ferrari. La causa è invece legata alla componente idraulica della monoposto. È infatti molto probabile che non abbia funzionato qualcosa nella linea idraulica posteriore destra della macchina, dove è rimasta una certa pressione residua. Max Verstappen ha lamentato da subito una vettura con un posteriore leggero, la conseguenza della pinza rimasta bloccata, che applicava una certa resistenza sul disco freno della ruota posteriore destra. Questo ha causato un forte attrito che ha causato dapprima il surriscaldamento e poi l’incendio che ha distrutto tutto il corner.

“Il problema era presente già dalla partenza e questo ha causato subito dei problemi a Max con la temperatura che continuava ad aumentare. Adesso analizzeremo tutti i pezzi per capire dove è nato il problema” ha precisato il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, una volta conclusa la gara. Un problema all’impianto frenante era successo anche alla Ferrari in Bahrain, dove i freni erano stati la causa di una prestazione sottotono della SF-24 di Leclerc. Tuttavia, come nel caso del ritiro del pilota olandese tre volte campione del mondo, il problema non è
dipeso direttamente dai componenti dell’impianto frenante, bensì quest’ultimi sono stati coinvolti in dinamiche di setup della macchina che ne hanno penalizzato le performance e l’integrità.

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