Il primo dei tre giorni di test in quel del Bahrain è alle spalle e – seppur sia sempre troppo presto per dei primi bilanci – ci da modo di parlare di alcuni spunti interessanti. Il primo, sicuramente il più importante, è lo svelo della nuova Red Rull RB19. Le scuderie, per questo primo giorno di lavoro, hanno optato tutte, tranne Red Bull, per un alternanza dei piloti tra mattino e pomeriggio. Al campione del mondo, Max Verstappen, è toccato invece portare al debutto la sua nuova vettura, per tutto il giorno.
Carlos Sainz, George Russell, Oscar Piastri, Pierre Gasly, Yuki Tsunoda. Nico Hulkenberg, Felipe Drugovich, Guanyu Zhou e Alexander Albon hanno tutti svolto la sessione mattutina dei test, dunque le prime quattro ore. Di conseguenza è toccato a Charles Leclerc, Lewis Hamilton, Lando Norris, Esteban Ocon, Nick De Vries, Kevin Magnussen, Fernando Alonso, Valtteri Bottas e Logan Sargeant percorrere le ultime 4 ore di giornata.
Red Bull: inizio solido e veloce. Ferrari e Mercedes studiano la SF-23 e la W14.
La sfida è quella attesa, un ‘triello’ sperato per accendere ancor di più il calore del tifo di tutto il mondo intorno alla Formula 1. La Red Bull inizierà questa stagione con i gradi di favorita per i due mondiali, ma Mercedes e Ferrari sono pronti a rispondere – non tanto nelle dichiarazioni, ma in pista. La giornata del team di Milton Keynes è stata molto ‘smooth’, come ammesso dallo stesso Helmut Marko ad alcuni colleghi presenti in circuito. Il consulente Red Bull ha infatti parlato di un programma di lavoro svolto in modo ottimale che ha concesso loro di focalizzarsi sin da subito anche sui dettagli. La notizia più importante è però certamente la conferma di una RB19 che già ha raggiunto il peso minimo (798kg) non portandosi quindi dietro handicap di questo tipo dalla stagione precedente, centrando uno dei loro target invernali.
Ad una prima occhiata possono intimorire sin da subito le prestazioni di Max Verstappen, risultato il più veloce nel giro secco, ma anche molto competitivo e costante nei vari long run provati durante la giornata completando ben 157 giri in solitaria. La coppia Ferrari in tutto il giorno ne ha fatti registrare 136, mentre Russell e Hamilton sono arrivati a 152. Lavori molto diversi però tra queste tre scuderie. Se in casa Red Bull si sono detti sin da subito molto soddisfatti delle risposte in pista, in casa Mercedes si sono concentrati sull’analizzare le prime indicazioni della W14 e indagare su possibili problemi, più o meno evidenti. In particolare il team di Toto Wolff ha cercato di comprendere se la W14 è una base sana su cui lavorare e se i macro problemi della W13 sono stati affrontanti – ed eliminati – come speravano. “La mattinata è stata produttiva. Stiamo raccogliendo dati per fare confronti e analisi, dopo quanto successo anno scorso. La vettura sembra ben bilanciata e non abbiamo porpoising. C’è solo un grosso doso alla fine del rettilineo (curva 1)” ha dichiarato lo stesso TP del team di Brackley.
Nessun movimento quindi per la W14, a differenza di una Ferrari SF-23 che è stata vista muoversi parecchio. Frederic Vasseur ha subito minimizzato la cosa riprendendo le parole del suo collega facendo riferimento agli “avvallamenti che ci sono in pista. Ma non è certo grave come l’anno scorso quando saltavamo come canguri. Ci sono dei bump prima di curva1 e curva 12, ma è un problema diverso (rispetto al porpoising)“. Il Team Principal fa quindi da ‘pompiere’ ad alcune preoccupazioni emerse guardando la SF-23 in pista, ma nel garage Ferrari il lavoro è stato tanto e proficuo. I tecnici hanno lavorato molto sul setup, concedendosi spesso delle soste ai box per lavorare in modo intenso sulle sospensioni anteriori e posteriore, regolando la vettura con diverse altezze da terra, così da studiarne al meglio il comportamento.
Durante la giornata di lavoro c’è stato anche un problema con l’ala posteriore, in particolare con il meccanismo di funzionamento dell’ala mobile. I meccanici sono intervenuti con la sostituzione di questo elemento, scegliendo poi un’ala posteriore nuova della stessa specifica (da medio carico) confermando quindi per tutta la giornata la stessa configurazione aerodinamica che da ulteriori conferme di come, almeno per ora, si sentano convinti delle risposte date dalla Ferrari SF-23 riguardo il carico prodotto da fondo e corpovettura. A riguardo anche delle soluzioni introdotte dalla Ferrari, come la S-Duct, Vasseur ha risposto ad una domanda in modo deciso “Siamo in contatto giornaliero con la FIA, come tutti i team, e non c’è nessun problema”
Lampo Aston Martin, problemi per McLaren. Alpine (al momento) indietro.
Un breve riepilogo anche per quello che concerne tutte le altre scuderie. Fernando Alonso ha cercato – ma non ottenuto – il tempo nel finale della sessione, però è riuscito comunque a portare in seconda posizione a meno di 1 decimo da Max Verstappen, frapponendosi così tra la Red Bull e le due Ferrari alle sue spalle. Lo spagnolo ha avuto qualche problema con il fondo, dopo un passaggio sul cordolo, che ha richiesto l’intervento della squadra che poi lo ha rimesso in pista per il proseguo del lavoro. Scongiurato quindi una perdita eccessiva di tempo ai box, come invece avvenuto in mattinata a Felipe Drugovich che, dopo pochi minuti dall’inizio dei test, si è fermato in pista per quello che poi si è rivelato essere un problema di natura elettronica, risolto anche lì dalla squadra. Il terzo pilota del team di Silverstone sta girando per sostituire Lance Stroll il quale, con una frattura al polso procuratosi durante la pausa invernale, non è presente ai test ed è ancora a rischio per la prima gara stagione dove, nel caso, sarebbe sostituti molto probabilmente dal brasiliano (Stoffel Vandoorne, altro pilota riserva AM è ora impegnato con la Formula E e non può essere presente ai test).
Il connubio Bahrain-test non porta molta fortuna a McLaren che non è riuscita a girare moltissimo in questa giornata, specialmente al pomeriggio con Lando Norris. L’inglese dopo 2 ore aveva compiuto meno di 1′ giri, riuscendo a trovare poi un po’ più di continuità nella seconda parte della sessione pomeridiana. Il problema era ancora, come anno scorso, alla zona dei freni anteriori, dove i meccanici di Woking hanno dovuto mettere mano per assicurare al team la possibilità di girare. Rimane attardata in classifica l’Alpine che non ha espresso fin qui nessun tipo di caratteristica esaltante. E’ però solamente il primo giorno di test, con Gasly impegnato anche nell’amalgama con il nuovo team e la nuova macchina e quindi nessun giudizio, e nessun allarme interno al team.
Ritorno in forma per Nico Hulkenberg con la sua Haas, sostituito poi al pomeriggio da Kevin Magnussen che chiude la classifica senza però mai aver cercato il tempo cronometrico nel suo lavoro. Alfa Romeo non è partita sorprendendo nei cronometrici come nel 2022, ma per loro fortuna non lo ha fatto nemmeno con l’affidabilità deficitaria, riuscendo a girare con costanza sia con Zhou che con Bottas. Al netto di eventuali gestioni aggressive di PU, buon debutto della Williams che è in Top 10 con entrambi i piloti, mentre l’AlphaTauri vede De Vries stare davanti a Tsunoda in questo primo giorno di test, che poco vale per la classifica.
Giri completati dai team:
Red Bull: 157 Mercedes: 152 Williams: 149 Alfa Romeo: 138 Ferrari: 136 Alpha Tauri: 131 Alpine: 113 Haas: 108 Aston Martin: 100 McLaren: 92
Classifica suddivisa per Power Unit
Mercedes: 493 Ferrari: 382 Red Bull: 288 Alpine: 113
Autore: Paolo D’Alessandro