Red Bull: si chiude la vicenda Horner, ricorso non accolto

Paolo D’Alessandro
08/08/2024

In questo periodo di vacanza per la Formula 1 in pista, si muove tutto il mondo che fa di contorno alle corse. Le squadre sono ora in vacanza, con chiusura forzata delle fabbriche ancora per una settimana, ma intanto arrivano ancora notizie. Come capitato di recente è sempre Red Bull a fare da protagonista, con una notizia che riporta indietro di molti mesi il mondo di Milton Keynes. Si chiude oggi ufficialmente – almeno per il momento – la vicenda relativa a Christian Horner. Poco fa è stata infatti comunicato come il ricorso presentato dalla dipendente non andrà avanti, ed il caso è stato quindi chiuso con le accuse verso il Team Principal che sono cadute.

L’indagine interna si è conclusa e Red Bull non commenterà oltre tale vicenda

Ad inizio anno, poco prima dell’apertura del mondiale, il paddock è stato scosso dalle accuse rivolte a Christian Horner da parte di una dipendente Red Bull. Non serve andare troppo a fondo della questione, su motivazioni ed accuse, ma il Team Principal è stato colpito da una vicenda che ha tenuto banco e che, a livello sportivo, ha scoperchiato un vaso di Pandora all’interno del team, portando in pubblico anche dei conflitti interni fin lì ben celati.

La questione è proseguita per diverso tempo con le accuse che erano state in prima battuta respinte al mittente e smentite da un indagine interna avviata, come normale che sia, dalla casa madre Red Bull tramite un avvocato esterno. Le indagini non avevano portano a conclusioni che reputavano Horner colpevole. La viceda sembrava finita fino a che l’anonima dipendente non ha fatto ricorso, avviando così una seconda indagine interna rivolgendo ad un secondo avvocato esterno alla stessa compagnia. Al termine di queste seconde indagini però, come comunicato oggi, il ricorso non è stato accolto e la questione è stata chiusa, con la dipendente che rimane comunque sospesa. Nel comunicato rilasciato dalla stessa azienda, si comunica che Red Bull non farà ulteriori commenti sulla vicenda anche per tutelare la privacy della parti coinvolte, ma continuerà il suo impegno per rendere l’ambiente di lavoro il più confortevole ai propri dipendenti.

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