Red Bull si sta riorganizzando o Jos aveva ragione?

Giuliano Duchessa
08/08/2024

La prima metà della stagione 2024 ha smentito le attese e non è stata un domino Red Bull. Verstappen è comodamente in testa al mondiale piloti mentre quello costruttori é tutt’altro che chiuso. Red Bull comanda con una media punti/evento di 29.14 contro quella irripetibile di 39.09 dello scorso anno. Dieci punti in meno ad evento che sono stati mangiati dalla concorrenza.

Da questo punto di vista ciò che é accaduto nel 2023 non si sta ripetendo. Merito degli altri top team, i quali alternandosi al successo hanno impedito qualunque allungo, sia di classifica che tecnico. La McLaren é andata al riposo estivo con il pacchetto migliore, ciononostante Mercedes ha vinto delle gare pesanti e la Ferrari ha fatto una buona prima parte di stagione finché il pacchetto Barcellona non ha limitato l’auto e rallentato lo sviluppo. Nelle prime 14 gare hanno vinto 7 piloti, solo Pérez non ha potuto avere prestazioni all’altezza, demerito suo ma anche di una vettura diventata col tempo sempre più difficile da far funzionare.

L’ultima vittoria di Verstappen risale a più di un mese mezzo fa, l’olandese ha comunque vinto più gare di tutti ma la scena sportiva dei mesi in cui dominava era inquinata dalla lotta di potere sullo sfondo, legata alla leadership di Christian Horner.

Sembra una stagione fa, ma le conseguenze delle turbolenze ora stanno venendo a galla?

I noti commenti di Jos Verstappen erano un chiaro avvertimento all’azienda austro-tailandese: “La squadra rischia di essere divisa. Non può andare avanti così. Esploderà. Fa la parte della vittima, quando è lui stesso a causare i problemi“. Una bordata che non lasciava alcun dubbio sul pensiero dei Verstappen. Tuttavia Horner ha potuto reggere adeguatamente la pressione anche dopo la pubblicazione brutale di contenuti privati.

La concorrenza subito dopo si é velocemente avvicinata proprio in coincidenza dell’addio di Adrian Newey alla Red Bull. Helmut Marko é stato costretto a un patto di non belligeranza per il bene del team, capendo bene che Verstappen poteva anche continuare a vincere ma non più a dominare.

Cosa pensa realmente Max Verstappen dopo i pezzi da novanta in uscita?

Dopo Spa é arrivato il secondo annuncio che riguarda la perdita di un altro big del team. Jonathan Wheatley in servizio da 18 anni uscirà dal team per unirsi al nuovo progetto Audi passando per Sauber l’anno prossimo. Proprio il direttore sportivo era il nome più gettonato per la successione al ruolo di TP nel caso di un passo indietro di Horner. Newey e Wheatley sono stati due dei pilastri di quei cicli vincenti delle Red Bull di Vettel e Verstappen. Proprio tra coloro che non si sentivamo più in sintonia con le dinamiche interne sono usciti. Non è chiaro se questo sarà l’ultimo nome degno di nota che lascerà Milton Keynes nel breve termine ma non dovrebbero sorprendere altri cambiamenti.

La RB20 sta soffrendo gli avversari più di quanto stimato dagli esperti, era plausibile con la stabilità regolamentare tuttavia alcune decisioni tecniche al momento non hanno pagato, agevolando il recupero, gli avversari diretti hanno recuperato 1 decimo al mese poiché gli aggiornamenti prodotti non hanno funzionato perfettamente. Di recente l’ex pilota Benetton è riapparso nel paddock di F1 dopo un periodo di assenza in cui era impegnato in altri contesti, alcuni si stanno chiedendo se le parole di Jos al tempo fossero dettate solo dall’impulsività o da un profondo, ragionato malcontento circa la conduzione futura. Il team campione del mondo ha tutte le risorse per eseguire un ricambio tecnico sportivo, Waché che ha da tempo preso la piena responsabilità ne é l’esempio. Ma la sensazione attuale é che una certa solidità dettata da vecchie certezze possa essere stata intaccata in un periodo di grosse sfide verso il 2026 quando bisognerà presentarsi con una propria power unit all’altezza dei costruttori storici.

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